Uncoupled – 1×01/02/03 Chapter 1, 2 & 3 2


Uncoupled - 1x01/02/03 Chapter 1, 2 & 3L’amore dura per sempre? Nell’arco degli ultimi cinquant’anni si è presa sempre maggior consapevolezza del fatto che i rapporti possono finire molto più spesso di quanto possano durare e ad oggi non stupisce più sentir parlare di separazioni o divorzi anche dopo decenni di unione. Questo, però, non vuol dire che la cosa faccia meno male, anzi; spesso, quando si è in coppia e si crede fortemente nella stabilità del proprio rapporto, si guarda alle statistiche più recenti con cognizione di causa ma anche con un’intima convinzione: quei numeri di separazioni non riguardano me, non riguarderanno noi. È da questo presupposto che inizia Uncoupled, nuova romantic-dramedy Netflix di Darren Star e Jeffrey Richman, uscita con i suoi otto episodi da mezz’ora l’uno il 29 luglio 2022. Ad attrarre il pubblico, un nome che è una garanzia: Neil Patrick Harris

La serie inizia con il protagonista Michael Lawson (Neil Patrick Harris, appunto, che ben conosciamo come storico Barney Stinson di How I Met Your Mother, comparso più recentemente nel capolavoro di Russell T. Davies It’s a Sin e annunciato, sempre da Davies, per la prossima stagione di Doctor Who) alle prese con la preparazione della festa a sorpresa per il cinquantesimo compleanno di Colin McKenna (Tuc Watkins), suo compagno da 17 anni. Le prime immagini del pilot parlano chiaro: è una coppia ricca newyorkese, vivono a Manhattan in una casa da sogno e appaiono come quelle coppie stabili che però hanno ancora desiderio l’uno per l’altro, che si cercano e si prendono in giro con divertimento e intimità.
La sorpresa alla fine arriva, ma non si tratta solo di quella preparata da Michael: Colin, infatti, giunge a quella che crede sia una cena a due e gli annuncia di essersene andato via di casa.

Uncoupled - 1x01/02/03 Chapter 1, 2 & 3Quello che segue (senza spoiler!) nei primi tre episodi rappresenta il percorso iniziale di Michael in questa nuova fase della sua vita: a una prima, comprensibile, incredulità (dovuta anche alla totale assenza di motivazioni da parte di Colin), segue il tentativo di reinserirsi nella vita da single a Manhattan – una New York benestante, la cui scena LGBTQ+ dopo vent’anni è ben diversa da quella che ricordava il protagonista.
La sua vicenda affettiva si mescola con quella lavorativa: Michael è infatti un agente immobiliare di altissimo livello, lavora con Suzanne (Tisha Campbell), una delle sue più care amiche, e si ritroverà come cliente una donna in una situazione simile alla sua. Claire Lewis (una sempre eccellente Marcia Gay Harden), proprietaria di un immobile che vuole vendere al più presto, sta infatti andando incontro a un divorzio dopo un matrimonio durato decenni e sarà proprio il confronto tra queste due situazioni – un uomo gay quasi cinquantenne e una donna etero over 60, entrambi lasciati dai rispettivi partner – a costituire uno dei punti di forza di Uncoupled.
Intorno a Michael si muove un mondo di amicizie, lavorative e non, che lo spingono a ributtarsi in pista, più che altro per evitare che una crisi forse passeggera come quella di Colin possa gettare il protagonista in un turbine depressivo. Ma come si torna “sulla scena dei single” quando in vent’anni è cambiato tutto? Come funziona Grindr? Come ci si conosce negli anni ’20 del duemila?
L’approccio di Michael è curioso ma distaccato, non privo di un certo giudizio verso il mondo dei millenial, spaesato ma anche disposto a mettersi in gioco pur di non stare a casa la sera a sentire quel vuoto che improvvisamente ha preso il posto di quello che credeva il suo compagno di vita.

Uncoupled sceglie un’angolazione ben precisa per raccontare questa crisi, che non è certo un’idea nuova, anzi: è piena di cliché ma forse non è un caso, come vedremo. Michael appartiene a un mondo ricco, patinato, una New York che ci fa pensare subito a Sex & The City; del resto, la serie arriva dalla mente di Darren Star, autore di SaTC ma anche di altri show che non hanno esattamente un universo variegato al centro del racconto (Beverly Hills 90210, Melrose Place, Emily in Paris). È facile pensare che l’approccio non potesse essere che questo, vista la mente autrice della storia: eppure l’assenza di una spiccata intersezionalità in questo caso potrebbe addirittura tornarci utile per osservare in modo più analitico solo alcune parti del discorso.

Uncoupled - 1x01/02/03 Chapter 1, 2 & 3Partiamo dunque dai cliché: la coppia che scoppia all’improvviso, il ritorno alla vita da single, gli amici che prendono le parti dell’uno o dell’altro, insomma, non siamo certo dalle parti delle novità narrative. Eppure lo siamo se pensiamo che il protagonista è un uomo gay più che quarantenne e che la sua spalla di riferimento è una donna sessantenne tutt’altro che disposta a sottomettersi alle scelte del marito o a una società che la vede già come un argomento del passato. Il tema dell’ageism, della discriminazione delle persone basata sull’età, è qualcosa che come ben sappiamo colpisce il mondo delle donne con una percentuale altissima rispetto a quella degli uomini; eppure spesso non ci rendiamo conto di quanto il nostro punto di riferimento sull’ageismo sia un universo cis-eteronormato, che non tiene in considerazione donne e uomini trans, donne lesbiche e uomini gay e così via. Decidere di prendere quei cliché visti e rivisti per mostrarceli finalmente da altre prospettive è già un cambiamento, e non di poco conto: se a questo fossero stati aggiunti altri livelli di oppressione – difficoltà economiche, razzismo, abilismo –, il discorso sarebbe stato di sicuro più approfondito e socialmente più corretto, ma forse si sarebbe persa l’importanza del discorso sull’età, sul reinserirsi in un mondo che si muove troppo in fretta e che in vent’anni (in questi ultimi vent’anni in particolare) è cambiato al punto da non riuscire più a riconoscerlo e soprattutto a ritrovarcisi.

Non abbiamo bisogno che ogni serie ci racconti tutto: abbiamo bisogno che il mondo della serialità rappresenti più fasce di persone possibili nel suo insieme. Quindi ben venga una serie che decide di portare avanti delle innovazioni su alcuni livelli tenendone fermi altri – anche perché a Darren Star riesce bene questo, e allora forse è meglio fermarsi a ciò che si sa fare, senza per forza rincorrere tutti i temi più in voga pur di spuntare delle caselle.
Uncoupled - 1x01/02/03 Chapter 1, 2 & 3È una serie in cui tutti si riconosceranno? No, ma nessuno se ne è mai preoccupato quando davanti alla camera da presa c’erano solo storie di uomini etero, girate da uomini e con personaggi femminili spessi come la carta velina perché la loro caratterizzazione era ritenuta poco importante. Forse a qualcuno questo mondo patinato in cui le bollette non sono certo una preoccupazione potrà anche dare fastidio, ma non possiamo raccontarci che questa parte di umanità non esista. A differenza di altre serie, però, Uncoupled ha dei punti solidi su cui sta puntando le sue carte: mostrarci dinamiche note ma da un paio di prospettive se non inedite (Cucumber, Banana, Tofu, del già citato Russell T. Davies, è di sette anni fa) quantomeno non comuni è più di quanto abbiano fatto altre serie – tra cui alcune dello stesso Star.

Sarà Uncoupled lo show che cambierà le sorti del racconto LGBTQ+ nella serialità? Molto probabilmente no, ma nessuna serie dovrebbe presentarsi con questo peso. Lo show è pensato bene, con momenti comici che alternano sapientemente quelli più dolorosi; Neil Patrick Harris è perfettamente in character e l’atmosfera che lo circonda, seppur di alto livello, non risulta per questo finta o poco credibile. È una serie che si presenta con un obiettivo preciso: staremo a vedere se riuscirà nei prossimi cinque episodi – e in una non ancora annunciata seconda stagione – a tener fede alle sue promesse.

Voti:
1×01: 7½
1×02: 7½
1×03: 7

 

Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.


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2 commenti su “Uncoupled – 1×01/02/03 Chapter 1, 2 & 3

  • Annalisa M.

    Ho deciso di dargli un’occhiata proprio grazie a questa recensione e non me ne sono affatto pentita. È proprio la serie perfetta da guardare nel weekend – e la lunghezza degli episodi è giustissima, cosa che ho enormemente apprezzato -, la storia è abbastanza lineare ma super godibile. Per me il vero punto di forza è la chimica tra Tisha Campbell e Neil Patrick-Harris, li ho trovati straordinari ed ogni loro scena era piacevolissima!

     
    • Federica Barbera L'autore dell'articolo

      Sono contenta che ti abbia convinta la recensione! Sì, il rapporto tra Michael e Suzanne è molto bello, ma diciamo molto “classico” nella dinamica (benché supportato, cone giustamente sottolinei, dalla chimica tra i due).
      Entrambi comunque con l’andare della serie hanno modo di dimostrare non solo molto di più del loro rapporto, ma anche la loro amicizia con Claire e devo dire che riserva ancora più sorprese!