La nuova serie Prime Video The Horror of Dolores Roach presenta nei suoi 8 episodi la storia della criminale Dolores Roach; basato sull’omonimo podcast disponibile su Spotify, a sua volta tratto dallo spettacolo teatrale “Empanada Loca”, lo show è ambientato a Washington Heights, quartiere a nord di Manhattan che fa da sfondo alle vicende, e si inquadra come prodotto horror-drama, con qualche punta di comedy.
Il pilot, “They Called Me Magic Hands”, apre con la scena di una rappresentazione teatrale incentrata sulla figura di Dolores (Justina Machado, One Day at a Time), che viene interpretata a teatro dall’attrice Flora Frias. La donna ha ben presto l’opportunità di conoscere la protagonista della sua pièce: l’incontro tra le due donne è inaspettato quanto teso e ben presto l’imprevedibile Dolores inizia a raccontare la sua vera storia.
Da qui veniamo catapultati indietro, e ripercorriamo il passato della protagonista, il momento dell’arresto – per spaccio e aggressione – e poi velocemente avanti fino al suo rilascio 16 anni dopo. Così Dolores torna nel suo quartiere, che però non è più “il suo”: si ritrova infatti persa in un mondo che non conosce, dove tutto quello che trova intorno a sé è diverso. Solo una cosa non è cambiata: Empanada Loca, un locale a lei molto caro, che rappresenta un punto di ripartenza, anche grazie all’unico volto amico rimasto, Luis.
Partiamo così per un viaggio nel mondo di Dolores, tra le difficoltà del passato e del presente: uscendo dal carcere non conosce più nessuno della sua vecchia realtà, è sola e spaesata, senza punti di riferimento temporali, spaziali o personali. La sensazione di smarrimento è palpabile e Justina Machado è molto brava a far percepire questo aspetto; la protagonista si dedica infatti alla ricerca di cose e persone che non esistono più da tempo, e agli occhi di tutti appare fuori contesto. Per lei è come se il tempo si fosse fermato, niente è come l’aveva lasciato anni prima e non sa come poter affrontare la nuova realtà, dove tutto è andato avanti senza di lei. Ed è proprio così che si ritrova, inevitabilmente, nei guai.
Il pilot apre alla storia di Dolores Roach destando una buona dose di curiosità verso la figura della protagonista, e introduce in modo importante anche Luis, che con ogni probabilità sarà molto presente nello show. Le note di contesto vengono fornite, limitatamente a quanto è possibile, in questi primi 30 minuti: il primo episodio si focalizza su Dolores e ne fornisce un background parziale, grazie a cui si identificano i tratti più importanti della donna, in particolare il desiderio di rivalsa per gli anni rubati, votati a difendere chi non si è fatto scrupoli a sparire.
La personalità della protagonista viene a galla, anche grazie alle capacità dell’attrice che la interpreta, che con una buona dose di espressività fa spiccare la sua rabbia verso il mondo, il senso di ingiustizia che la abita e la profonda disperazione che la attraversa. Si auspica che ci sarà modo di approfondire lo sviluppo del personaggio di Dolores da prima del carcere al rilascio, e ancora dopo il ritorno in libertà. In particolare speriamo possa essere mostrata nei successivi episodi la vita in prigione, una parte di vissuto significativa – anche solo in termini di durata – che al momento manca ma che sicuramente sarebbe importante per ricostruire al 100% il background della donna e il suo cambiamento nel corso degli anni trascorsi lì, entrando così più a fondo nel personaggio. È comunque chiaro che nel presente la volontà della protagonista sia quella di far emergere la sua prospettiva sulla storia, quella non romanzata, che è il motivo che la spinge a uscire allo scoperto e presentarsi da Flora.
Prendendo in considerazione lo show nella sua globalità, possiamo fare un apprezzamento sulla capacità di imprimere il carattere horror-drama, che viene ben evidenziato sin da questo primo episodio. Anche se la narrazione della storia nel suo complesso non ha ancora avuto modo di emergere – infatti per il pilot si rileva in primo piano la funzione introduttiva alla vicenda e una spiccata focalizzazione sulla protagonista – si ritrovano comunque decise note horror e addirittura scene splatter inaspettate.
Diversi elementi contribuiscono alle connotazioni orrorifiche di The Horror of Dolores Roach, dalla colonna sonora ai dialoghi intensi, ma anche e soprattutto grazie alle atmosfere cupe e alcuni passaggi carichi di pathos. La chiusura del primo episodio ci riporta all’iniziale confronto tra le due donne, Flora e Dolores: come evolverà il rapporto tra loro è uno dei principali interrogativi che ci si pone dopo la visione di questa prima puntata. Tuttavia, il punto interrogativo più interessante è quello legato alla figura di Dolores e alla sua reale natura: è davvero la spietata criminale che la società ritiene? Certo, non viene presentata come la persona più buona al mondo, ma nemmeno appare come un mostro senza scrupoli, capace di compiere atroci omicidi e persino atti di cannibalismo.
Dove si colloca la verità? Lo vedremo certamente nel corso dei successivi sette episodi, che speriamo non siano limitati dalla breve durata degli atti di questo show, che si propone come coinvolgente e inaspettato sin dai primissimi minuti.
Voto: 7½
