Masters of the Air – 1×01/02 Part One & Part Two


Masters of the Air - 1x01/02 Part One & Part TwoIl 2024 televisivo si apre con una delle serie più attese della stagione, il kolossal Masters of the Air, che debutta su AppleTV+ con due episodi. Co-creata da John Orloff e John Shiban, e basata sul libro di Donald L. Miller Masters of the Air: America’s Bomber Boys Who Fought the Air War Against Nazi Germany, la serie, come è facile intuire dal titolo, ci catapulta tra le fila dei piloti di B-17 durante la Seconda Guerra Mondiale sul fronte europeo – nello specifico un’unità della Eighth Air Force chiamata 100th Bomb Group.

Masters of the Air si può vedere come il terzo capitolo della trilogia apertasi nel 2001 con Band of Brothers e proseguita nel 2010 con The Pacific, due classici del piccolo schermo e figli di quella rete che ha sempre messo al centro la qualità, cioè HBO. Entrambe volute da Steven Spielberg e Tom Hanks – che ricoprono nuovamente il ruolo di produttori esecutivi -, le due serie hanno segnato profondamente il mondo della TV, quando prodotti di questo tipo e con budget stratosferici erano davvero rari. In Masters of the Air, oltre ai ritorni di Spielberg e Hanks, c’è anche quello di John Orloff – qui, come detto prima, co-autore -, che fu uno degli autori principali di Band of Brothers, in cui scrisse quelli che sono i due episodi forse più iconici, cioè “Days of Days”, ambientata durante il D-Day, e “Why We Fight”, quando la Easy Company scopre un campo di concentramento nei pressi di Landsberg.

Masters of the Air - 1x01/02 Part One & Part TwoStupisce che Masters of the Air arrivi su AppleTV+ e non sulla rete che ci ha portato Band of Brothers e The Pacific. Inizialmente, in verità, HBO sarebbe dovuta essere la casa di questa nuova serie ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, tant’è che erano stati proprio loro a spingere la produzione a svilupparla, ma dopo vari cambi di potere, i costi elevati, e tutti i motivi che solitamente contraddistinguono lo stop di una produzione, Masters of the Air si è dovuta spostare su altri fronti, e su suggerimento di Spielberg, hanno chiesto una mano al servizio di streaming di Cupertino. Masters of the Air deve ovviamente molto alle due serie che lo hanno preceduto; da questo punto vista, può sembrare davvero un prodotto di un altro tempo, nel bene o nel male, ma per chi ha amato Band of Brothers e The Pacific, troverà anche in questo caso pane per i suoi denti.

Con un budget di circa 250 milioni di dollari, la ricostruzione storica, almeno nei suoi aspetti più pratici e non digitali, è davvero impressionante, e anche se ci troviamo in un periodo della TV in cui produzioni di queste dimensioni non stupiscono più, è innegabile che in queste due prime puntate – dirette, tra l’altro, da Cary Joji Fukunaga – il fronte visivo mostri tutte le sue qualità. Dove lo spettatore potrebbe storcere un po’ il naso è l’utilizzo massiccio e inevitabile della CGI nelle sequenze aeree, dove non sempre il risultato è ottimale, soprattutto se messo a confronto con produzioni cinematografiche recenti come Dunkirk e, principalmente – anche se con ambientazione moderna -, Top Gun: Maverick dove le parti aeree girate con veri aerei sono davvero impressionanti.

Bisogna però puntualizzare la diversa tipologia di combattimento avvenuta con i B-17 che, trattandosi di bombardieri e dispiegati a decine nei cieli europei, hanno richiesto inevitabilmente scelte produttive diverse. Avendo a che fare con questo tipo di aerei, chiamati “fortezze volanti”, il punto di vista si sposta spesso e volentieri al loro interno, dando – giustamente – grande importanza alla brutalità di queste battaglie e a quanto angosciante fosse combattere all’interno di velivoli che nonostante le loro dimensioni erano pur sempre sospesi in aria e senza una reale protezione dai colpi nemici. Sia Band of Brothers che The Pacific avevano fatto scuola sulla messa in scena degli scontri, prendendo tanto in prestito dal capolavoro di Steven Spielberg Salvate il Soldato Ryan, e quindi a parte alcune piccole sbavature di CGI, era quasi dato per scontato che Masters of the Air non avrebbe fallito, e così è stato.

Masters of the Air - 1x01/02 Part One & Part TwoSarebbe però molto riduttivo dire che questo sia l’unico ingrediente necessario per la riuscita di un prodotto sulla Seconda Guerra Mondiale; la grandezza delle due serie HBO sta infatti nella forza e nello sviluppo dei suoi personaggi e nel mondo in cui racconta le loro vite e i loro traumi – soprattutto nel caso di The Pacific. Da questo punto di vista, almeno al netto dei primi due episodi, Masters of the Air forse non è al pari delle serie che lo hanno preceduto, ma è ovviamente troppo presto per dare un giudizio completo, anche perché la storia è appena agli inizi. Aiuta però sicuramente avere nei ruoli principali degli attori come Austin Butler – che a quanto pare ha avuto bisogno di un coach per liberarsi della parlata alla ElvisCallum Turner, e Barry Keoghan, interpreti sicuramente con curriculum di tutto rispetto (Butler e Keoghan hanno anche nomination agli Oscar alle loro spalle) in grado di dare spessore alle loro controparti realmente esistite.

In conclusione, queste prime due puntate di Masters of the Air sono un ottimo biglietto da visita per la serie, anche se il peso e l’ombra di Band of Brothers e The Pacific la mettono nella posizione difficile di doversi sempre confrontare con questi due mostri sacri. Se si rivelerà un successo e se, soprattutto, riuscirà a potersi definire una degna erede delle due produzioni HBO in grado di mantenere quantomeno una posizione di tutto rispetto nel panorama televisivo è ancora presto per dirlo, ma gli ingredienti per una prodotto di grande qualità ci sono tutti.

Voto 1×01: 7 ½
Voto 1×02: 8-

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