Dexter: 6×01 – Those Kinds of Things 2

Bentornato, Dex. Una delle serie che mi sono mancate di più in assoluto è stata sicuramente questa. Non so perché mi sia piaciuta così tanto (anche la quinta stagione bistrattata da molti), fatto sta che aspettavo con impazienza questa 6×01, “Those Kinds of Things”. E’ senza dubbio un episodio preparatorio per quello che vedremo in futuro, ma sicuramente c’è tutta quell’atmosfera che ha caratterizzato Dexter per cinque anni.

Dexter sembra ferito e chiama un’ambulanza, ma in realtà è solo per uccidere i due infermieri che vendevano gli organi delle vittime. Mentre LaGuerta viene promossa e Masouka allena le nuove leve della scientifica, Dexter è alle prese con un ritrovo di ex-compagni di scuola e con la scelta dell’asilo migliore per Harrison. Un nuovo caso poi sconvolge Miami: un uomo viene trovato morto e con la pancia ripiena di serpi.

Il nostro caro Dexter
Partiamo dal personaggio interpretato da un sempre ottimo Micheal C. Hall. Molti hanno sottolineato come questa premiere potrebbe essere intesa come un Pilot 2.0, ossia un nuovo inizio per il nostro uomo con i capelli rossi. E in effetti, se ci fermiamo a ragionarci sopra un attimo, è proprio così: Dexter non ha più una compagna dopo molto tempo, ed è quindi relativamente libero di agire come nella prima stagione, dove non doveva rendere conto a nessuno. E infatti neanche in questo inizio di stagione lo fa: ce lo dice apertamente la nuova baby-sitter di Harrison (nonché sorella di Angel Batista) che Dexter alcune volte scompare dal proprio appartamento senza neanche avvertire.
Harrison, appunto: il figlioletto dà il via al tema di questa nuova stagione, e cioè la religione. Ammetto che non aspettavo altro che gli autori immettessero questo particolare nella vita del nostro protagonista. Sarà molto interessante vedere il Degenerato Dexter alle prese con i problemi morali e dell’anima. Sappiamo che i monologhi interiori del protagonista sono l’anima di questa serie e credo che con l’inserimento di problematiche religiose queste riflessioni dexteriane saranno ancora più acute e interessanti. Da sottolineare il dialogo che Dexter ha con la sorella Debra dopo il colloquio con la suora: “Davvero non credi a niente?” “Credo in alcuni principi per… non finire nei guai” “Suona così freddo e vuoto” “Davvero?”.
L’unico Dio nella vita di Dexter è stato suo padre Harry. Dexter non ha avuto bisogno di credere in nulla (non ha mai neanche avuto la curiosità di CHIEDERSI se valesse la pena credere in qualcosa) perché tutto quello di cui aveva bisogno lo trovava nel padre poliziotto.

Ed è anche per questo che trovo molto significativo il finale di episodio, dove Dex si convince e porta Harrison proprio in quell’asilo che ha per base l’insegnamento religioso. Il gesto di Dexter è quanto di più amorevole e altruista ci possa essere: dà ad Harrison la possibilità di scegliere. E questo dimostra che Dexter, ogni giorno che passa, diventa sempre più umano. Ha sicuramente ancora mille problemi da risolvere, ma credo che l’amore (perché lui non lo ammetterà mai, ma è di questo che si tratta) che prova per sua sorella Deb e per il figlioletto sia un’emozione vera.
Detto ciò, non fraintendetemi: a me affascina ancora il Depravato Dexter, quello che non sente niente per nessuno e che si fida solo di se stesso. E quindi spero che, ora della fine, gli autori non scadano nel ridicolo e non trasformino il nostro eroe in un padre di famiglia qualunque. E spero anche che il tema religioso (una patata bollente GIGANTESCA) venga trattato in modo che il tutto faccia da motore alle riflessioni di Dexter e che non sfoci nel solito buonismo che ci ha rotto i cosidetti.

Il capitolo della rimpatriata scolastica è stato divertente ed è stato particolarmente disturbante l’omicidio dell’ex compagno di classe. Dexter perde completamente la pazienza a causa del delirio religioso dell’uomo legato al tavolo e, prima di seguire il suo rituale, gli spacca la testa con un martello. Secondo me è un primo indizio di quello che vedremo di Dexter a contatto con una cosa che non capisce. E questo mi piace di brutto.

Miami Police Department
In realtà c’è ancora poco da dire su tutti gli altri protagonisti di Dexter. I due che hanno maggiormente spazio in questa premiere sono Vince Masouka e Maria LaGuerta. Il primo è alle prese con degli studenti che devono imparare il mestiere, tra cui il buon Vince dovrà scegliere il suo collaboratore. Ovviamente tutti avevamo già indicato nella biondina (faccia i complimenti alla mamma, signorina) la futura assistente, sottolineata anche dalla felice battuta di Debra che esterna il pensiero di tutti gli spettatori. Quindi ci sarà una nuova presenza in laboratorio? Sarà la nuova fiamma di Dexter?
Per quanto riguarda LaGuerta, scopriamo che viene promossa e che il suo ormai ex-marito Batista (c’era davvero bisogno di farli sposare?) prenderà il suo posto come Tenente.
Poi c’è la penultima scena che riguarda Debra e Quinn: c’è da dire che s’era capito un pezzo prima che il ragazzo le avrebbe chiesto la mano, ma è divertente notare come la loro relazione sia sempre complicata da questioni di lavoro, in questo caso un tentativo di rapina al bar. La regia si sofferma sui ragazzi che girano i video coi cellulari: che Deb stia per diventare una celebrità mediatica?

“Yes, it’s began”
Quindi finiamo con le due nemesi di Dexter di questa sesta stagione. Due personaggi oscuri, che molto probabilmente, visti i riferimenti biblici (Apocalisse 13: versetto 1), saranno la causa scatenante del tema a sfondo religioso. E proprio quel capitolo dell’Apocalisse parla di Satana, visto che il versetto 18 recita: “Qui è la sapienza. Chi ha intendimento conti il numero della bestia; poichè è numero d’uomo; e il suo numero è seicentosessantasei.”

Insomma, di carne al fuoco ce n’è, e il corpo trovato con quello strano simbolo cucito sulla pancia non promette niente di buono. Mi accingo a questa nuova stagione più curioso che mai, soprattutto per vedere come reagirà l’animo di Dexter l’Oscuro.
Ah, dimenticavo: it’s hammertime!

VOTO: 7 ½