Fringe – 4×22 Brave New World Parte II 15


Fringe - 4x22 Brave New World Parte IISiamo arrivati alla fine della quarta stagione di Fringe, un’annata molto controversa che ha lasciato spesso più basiti che colpiti, più dubbiosi che esaltati. Possiamo dire di essere soddisfatti delle scelte intraprese e del modo in cui sono state raccontate? 

La risposta non è immediata e l’analisi di questo ultimo episodio va di pari passo con il giudizio dell’intera stagione.
Partiamo col dire che questa Brave New World parte II non ha nulla a che spartire con gli altri tre season finale: non c’è la stessa attesa di vedere la nuova stagione, non ci sono colpi di scena imprevedibili, non stiamo qui a strapparci i capelli all’idea di dover aspettare qualche mese per la 5×01. D’accordo, non tutti i finali di stagione devono avere super-cliffhanger, ma qui la situazione è diametralmente opposta: non c’è stata la minima tensione, nemmeno uno straccio di tachicardia davanti all’ultimo episodio. Perché?

Quello che personalmente considero il grande errore di questa stagione di Fringe è stato quello di aver avuto delle ottime idee, ma di averle raccontate nel modo peggiore possibile: l’esempio più lampante è sicuramente il concetto di “entanglement quantistico” che ha permesso a Peter e a Olivia di ritrovarsi e che è stato raccontato da September in modo riduttivo e deludente.
Questo season finale è sorprendentemente coerente col resto della stagione: delle buone idee, delle discrete spiegazioni vengono sommerse dal “lo sappiamo già” causato dalla visione di “Letters of Transit”, puntata bellissima ma che al contempo ha rovinato tutto ciò che abbiamo visto in questo doppio finale. Le idee possono essere buone, ma se non c’è coinvolgimento, se non c’è empatia, lo sbadiglio è dietro l’angolo.

Walter/Belly: We deserve this

Lo scontro tra i due, complici due bravissimi John Noble e Leonard Nimoy, rappresenta forse la parte più coinvolgente dell’intera puntata. Scopriamo finalmente perché William Bell ha tolto a Walter parti del suo cervello e questo ci permette di analizzare il celeberrimo “God Complex” che ha da sempre caratterizzato il lavoro dei due vecchi amici.
Fringe - 4x22 Brave New World Parte IIWalter rappresenta l’umanità più comune: segnato dalla duplice morte del figlio, perde la testa e se la prende con chi ha permesso tutto questo, con un Dio cattivo, che crea l’uomo e lo mette nelle condizioni di giocare alle sue regole, senza accordo preventivo, senza garanzie. Ovviamente non c’è partita contro qualcuno di così potente e l’unico modo che Walter concepisce per rifarsi di tutto questo è diventare il creatore delle regole. E’ umano, Walter, e proprio per questo il complesso di Dio lo schiaccia: capisce che tutto questo non ha senso e decide di farsi togliere da Belly le parti del cervello responsabili di questo piano perverso.

Fringe - 4x22 Brave New World Parte IIWilliam, invece, rappresenta la follia più cieca. Vuole giocare con le sue regole solo per dimostrare di poterlo fare (tanto più che non progetta di sopravvivere nel suo nuovo universo) e cerca di avvalorare la sua tesi con un sillogismo che ha dell’incredibile: se Dio può tutto, e se Dio ci ha fatti a sua immagine e somiglianza, allora anche noi siamo come lui, quindi siamo legittimati a comportarci esattamente nello stesso modo. William aspira al nirvana: lo scioglimento, l’estinzione, la liberazione dal dolore.
Il parallelo regge: William e Walter sono le due facce della stessa medaglia. Allora perché, se tutto quadra, la motivazione di Belly non regge minimamente? Perché rendere così credibile Walter e così ridicolo William, che avrebbe pensato a tutto questo a seguito di un tumore non curabile? Non è un po’ troppo poco a confronto con le motivazioni di Walter? L’attenzione al dettaglio manca e, quando Fringe sembra ad un passo dalla perfezione, cade su una buccia di banana: l’effetto generale lascia la sensazione di incompiuto, irrisolto e non soddisfacente, pur partendo da premesse ottime.

Olivia: Lucky me

Fringe - 4x22 Brave New World Parte IIAlcune eventi di tutta la sua vicenda vanno significativamente a posto: capiamo finalmente perché sia stata drogata di Cortexiphan sin dall’inizio, perché nella puntata precedente sia stata sottoposta a stress fortissimi (salvare Jessica, giocare wireless combattere per Peter), a cosa sia servito il “test energetico” di Jones nella puntata “The End of All Things”, a cosa si riferisse September quando parlava di “morte su tutti i fronti”. Eppure non possiamo che chiederci a cosa sia servito tutto questo: sì, la scena in cui Walter spara è sorprendente (anche se io avrei puntato tutto su un tentativo di suicidio), ma dopo aver visto il futuro del 2036 chi avrebbe potuto credere alla sua morte? Chi ha condiviso la sofferenza di Peter, sapendo benissimo che prima di vedere Olivia morta bisogna almeno aspettare la nascita di Etta? Sì, certo, vediamo la pallottola che presumibilmente la figlia porterà al collo, e dobbiamo ancora scoprire cosa combinerà Bell alla stessa Olivia, ma non è, anche qui, un po’ troppo poco? E poi: dobbiamo pensare che fosse davvero questo Walter “l’uomo con la X sulla maglietta” che abbiamo visto in Lysergic Acid Diethylamide? Mi sembra un po’ forzato, senza contare che siamo in un’altra timeline. Quindi o è lui (e mi pare strano) o non lo è: riusciremo mai ad avere una risposta a riguardo?

Osservatori: I must investigate the future and find out what I meant

Fringe - 4x22 Brave New World Parte IIPartiamo da September: la scoperta di come sia stato ferito è soddisfacente, anche se apre ad una serie di domande tra il serio e lo stupito (come ha fatto a finire in casa di Jessica? Come ha fatto la rossa a portarlo fin lì? Che diavolo di potere hanno queste rune se possono essere grattate via come se niente fosse?). Alla fine avviserà Walter che “They are coming” (il che si ricollega a ciò che Future-Walter dirà nel 2036, cioè che September ha cercato di aiutarli), ma definirlo “cliffhanger” è davvero troppo.

Fringe - 4x22 Brave New World Parte IIQuello che, invece, varrà la pena di conoscere sarà il legame tra Belly e gli Osservatori: sembra infatti che William abbia avuto modo di viaggiare nel futuro (conosce une tecnologia molto avanzata, tra la pistola super-rapida e le rune anti-osservatori, senza contare il suo rivolgersi a Little Bishop con un “Young Peter” che fa davvero riflettere). Non sappiamo molto, ma si possono fare alcuni ragionamenti. Ho trovato molto interessante la soddisfazione con cui Jessica, rivolgendosi a September, parla di “futuro che non aveva previsto”: in effetti ciò che caratterizza i nostri amici pelatoni è proprio il poter osservare tutti i futuri possibili e scoprire, in base agli eventi, quale di questi avrà la possibilità di avverarsi. Sembra non esserci predestinazione (tanto più che, come raccontava Walter in Letters Of Transit, gli osservatori avrebbero preso il pianeta nel tentativo di impedirne la distruzione nel 2609), cosa che non coincide affatto con il pensiero di Belly, che parla di “divine intervention” e di “providence”. Possiamo presumere che Belly tornerà in futuro? E se sì, come conviveranno la sua visione e quella degli Osservatori, ormai a capo di tutto? Ci sarà questo alla base del suo odio per loro e del suo essere ambrato insieme alla Fringe Division?

Problemi di forma

Questo season finale, tra spunti interessanti e risoluzioni discutibili, avrebbe sicuramente avuto più successo senza la precedente Letters of Transit, forse la migliore della stagione e paradossalmente la responsabile del fallimento di questa. Molte domande ci sarebbero state comunque, ma se non altro tutto il resto avrebbe avuto un impatto migliore e forse ora starei parlando del finale in termini più positivi. Tuttavia l’intera stagione ha presentato, come dicevo all’inizio, una serie di buone idee espresse male: di più, c’è stato anche un aumento esponenziale delle sottotrame, tanto da farci chiedere quale sia stato il vero punto di questa stagione. Si era partiti dal problema “Peter” che non solo non è stato davvero risolto, ma viene trattato quasi come un caso chiuso dalla stessa Nina, che in questa puntata parla di timeline originale come se niente fosse: ma allora qual è stato il risultato? Semplicemente il tentativo degli Osservatori di spingere Peter al sacrificio e farlo sparire dalla timeline (evitando così la nascita di Henrietta)? Il ritorno di Bell fa parte di questo mezzo reset? E soprattutto, il cattivo-cattivissimo-Jones che alla fine si scopre marionetta e muore in modo quasi ridicolo?
La sensazione è che ci sia stata parecchia confusione nel decidere quale strada intraprendere e che, nel dubbio, se ne siano aperte un po’ troppe. Io personalmente rimango convinta delle potenzialità della serie, ma sembra che tutte le volte ci sia una sorta di spinta all’autodistruzione che affossa ora le idee (Bellivia dell’anno scorso, per dirne una), ora il modo di esprimerle. La speranza è che nella quinta e ultima stagione si decida definitivamente cosa fare e si porti avanti una “resa dei conti”, con la consapevolezza che abbiamo davanti uno studente bravo ma che si impegna quando vuole. Peccato.

Voto puntata: 5 ½

Voto stagione:
Contenuti: 6 ½ Forma: 4/5

Note:

– La parola formata dai Glifi è PURGE: solo uno, tra l’altro, dei mille riferimenti di questa puntata a Lost. “It worked”, “They are coming”, Adam & Eve. Un po’ di fantasia, su.
L’interrogatorio post-mortem di Jessica è una di quelle cose che Fringe sa fare meglio: essere inquietante, disturbante e anche un filo nauseante (passi per la voce, ma gli occhi ballerini? How creepy is that!)
– Olivia avrebbe esaurito le scorte di Cortexiphan: perché fare riferimento a questo dettaglio? Per mettere le mani avanti sulla questione Henrietta – che tra l’altro è stata comunque salvata dal Cortexiphan, visto che l’operazione di Walter si è svolta con Olivia già incinta – o su quello che succederà tra lei e Bell?
– Il Colonnello Broyles è diventato Generale e ci sarà una nuova divisione scientifica con a capo Nina Sharp.
– E il “scena più ciccia che ricorderemo per tutta la vita”-Award va a… no, non a Olivia che dice a Peter che è incinta: ci ha messo un’eternità, in cui noi sbadigliavamo e ci limavamo le unghie perché lo sapevamo già. Ovviamente non può che andare a loro.
Lo vogliamo dare un Emmy a John Noble? Eh?

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Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.


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15 commenti su “Fringe – 4×22 Brave New World Parte II

  • alessala

    Parto con una domanda: tu hai una tua personale teoria sulla questione Peter? Cosa può essere successo secondo te? Mi interessa davvero sentire il tuo punto di vista 🙂
    Su William Bell: non ho capito molto bene la tua spiegazione, ma mi sembra che dai “per scontato” che le sue decisioni si sarebbero verificate in ogni caso, anche nella “scorsa timeline”. Un punto importante che viene sottolineato dallo stesso dialogo con Walter, e che mi ha finalmente dato una ragione per dire “allora senza Peter le cose sono andate davvero diversamente”, è quel “tuo figlio era morto DUE volte”. Nella scorsa timeline, Belly era decisamente buono (anche se ambiguo), in questa lui è diverso perché ha come “assorbito” la rabbia di Walter verso Dio. Senza la morte di Peter, quindi, questo non sarebbe mai avvenuto, Walter avrebbe avuto suo figlio e non avrebbe sclerato contro il mondo. Invece, con la morte del piccolo Bishop, Walter ha cambiato la sua visione del mondo, permettendo la nascita delle folli idee di Bell (al contrario, Walter ha avuto la saggezza di fermarsi prima). Questo è stato l’elemento che, ripeto, mi ha fatto capire finalmente cosa è cambiato con l’assenza di Peter.
    Per il resto, sono completamente d’accordo con te. E’ un vero peccato vedere tanto potenziale sprecato. Soprattutto sapendo che con molta probabilità non avremo mai delle risposte ai “buchi” lasciati in questa stagione (macchina e Peter in primis). “Letter of Transit” è stato un grande episodio e, paradossalmente, come hai detto tu egregiamente, il decreto della condanna. Perché da quel momento gli autori ci hanno detto: “stiamo andando in questa direzione”. MAI FARE UNA COSA DI QUESTO GENERE! Intanto perché mi levi tutta la suspance possibile nella costruzione della trama, dato che sappiamo già come andranno le cose. E poi, in generale, perché è come se avessero legato il futuro della serie a qualcosa di già preimpostato che ha costretto le scelte del finale di questa quarta stagione. Certo, a meno che non si verifichi un time paradox per cui le cose cambieranno, ma a quel punto sarebbe la puntata 19 a diventare inutile (e sarebbe una scelta scandalosa).
    Di certo con 13 puntate non si aggiustano i problemi. Peccato, un vero peccato.

     
  • CarloS

    @ Alessala: non credo che Bell abbia “assorbito” la rabbia di Peter. Anche nella precedente timeline Bell aveva asportato parti del cervello di Walter: presumo che l’abbia fatto per le stesse ragioni, cioè “limitare” il complesso di onnipotenza di Walter. Anche se quest’ultimo aveva perso il figlio solo una volta, e non due.
    Quel che intendo dire è che le azioni di Bell non sono poi così diverse dalla precedente timeline, mentre invece avrebbero dovuto esserlo, per dare più credibilità al personaggio.

     
    • alessala

      Secondo me invece sì. Come ho scritto nel commento che troverai più sotto, la prima volta le parti asportare da Bell contenevano informazioni relative ad un caso Fringe che poi avrebbe influito sulla trama generale (ma non chiedermi i particolari perché hanno esportato anche a me una parte di cervello…devo andarmi a recuperare qualche puntata) 🙂 Qua invece si è trattato di una richiesta di Walter legata alla sua “pericolosità”. Le teorie di Walter sull’onnipotenza hanno influenzato Bell, che le ha riprese quando la sua disperazione legata al cancro è diventata insopportabile (anche nella scorsa timeline aveva il cancro, ma non era diventato così matto). Io penso che la mancanza di Peter, o meglio, la sua doppia morte, qui si sia fatta sentire eccome.

       
  • dezzie86

    D’accordo sulla recensione e sul voto. Finale senza sapore, “rovinato” dalla splendida 3×19. Ma se “Letter of Transit” fosse stata mandata in onda come ultima puntata, non sarebbe stato meglio? Tanto Etta s’era capito fin da subito che era la figlia di Olivia e Peter… ma facendo così molte cose sarebbe rimaste in sospeso fino all’ultimo. Poi gli ultimi trenta secondi si vede lontano un miglio che sono stati appiccicati dopo il rinnovo.

     
  • xfaith84 L'autore dell'articolo

    @alessala:
    vado con ordine! dunque, quello che penso di Peter: penso tu intenda tutta la vicenda “come ha fatto a tornare qui” etc etc e quello che penso lo trovi nella mia recensione della 4×01 (l’idea non è cambiata e pare pure sensata!) e nei commenti di letters of transit. Per farla brevissima, credo che tutti i motivi che hanno portato Peter a sacrificarsi e a sparire siano stati spiegati benissimo da aragorn nella 4×19, alla luce delle nuove informazioni che abbiamo (Etta). Poi. Gli osservatori avrebbero spinto Peter (ma su questo ammetto un po’ di confusione) a sacrificarsi e per questo lui è scomparso dalla sua timeline, rimanendo “incastrato” nella precedente. Come vedrai nei link che ho messo nella rece della 4×01, se immagini i due sistemi (giallo e viola) come sovrapposti, è facile capire come grazie all’entanglement quantistico sia stato possibile per Peter passare all’altra timeline e come sia stato poi possibile per Olivia – strafatta di cortexiphan XD – reperire vita/esperienze/etc della Olivia dell’altra timeline.

    Su Bell: ammetto di non essermi dilungata molto su questo punto, ma c’era davvero troppo di cui parlare. No, non do per scontato che avrebbe fatto la stessa cosa, è evidente che Bell sia ora una persona diversa. Però questo introduce la questione di cui parlava CarloS, e cioè: per quale motivo allora avrebbe dovuto prelevare pezzi di cervello a Walter, se questi avesse perso solo UNA volta suo figlio e non avesse quindi avuto la necessità di affermarsi come Dio Creatore?

    Purtroppo qui si entra nel campo delle speculazioni, perché Fringe non ci dà assolutamente alcuna informazione: sappiamo che nel sistema senza Peter molte cose sono cambiate, ma non sappiamo in che termini, né qualitativi né quantitativi. Per intenderci, Walter viene sempre operato da Belly, ma le circostanze possono essere ora uguali, ora diverse. Finché non ci viene detto dove sta la differenza e dove al somiglianza, come possiamo saperlo?
    La diversità può essere nella scomparsa di Belly in un caso (con tutte le conseguenze che conosciamo dell’altra timeline) e la non scomparsa in questo: rimanendo a suo modo un corpo, gli viene il tumore e comincia tutto quel trip di pensieri che lo porta a riesumare l’idea di Walter.

    Le varianti sono troppe e Fringe non ci aiuta a capire quale prevalga sulle altre. Peccato.

     
  • alessala

    @ xfaith: nella “prima” timeline. è stato Walter a chiedere di estrarre le parti del cervello per nascondere alcuni particolari di cui non ricordo bene l’importanza, che riguardavano penso la conoscenza di un caso Fringe che sarebbe poi stato importante per la trama orizzontale (c’entrava Thomas Jerome Newton, credo, ma forse in sbaglio, eh!).
    Nella “seconda” timeline, la questione diventa più grande, e come dici molto bene tu, ancora più complessa, perché si tratta di asportare parti del cervello che Walter riteneva pericolose. La modalità però è stata la stessa, cioè che Walter ha chiesto a Bell di asportare. E’ diversa la motivazione. E soprattutto, mi sembra che la prima volta ci fosse stato spiegato chiaramente il motivo, mentre stavolta rimane tutto “sfumato”. Voglio dire: cosa ha esportato, le motivazioni che gli hanno fatto credere di poter “diventare Dio”? Cioè, un conto è estrapolare una parte che contiene delle informazioni come è successo nella timeline precedente, un conto è capire cosa questa volta abbiano fatto (a livello “pratico”, cosa estrai? Ricordi? Se sì, quali?).
    Bell è cambiato, e sicuramente l’assenza di Peter ha influito. Ma rimane tutto, come dici tu stessa, e anche CarloS, vago, come se appunto avessero fretta di rincorrere il finale.
    Alla fine purtroppo penso che sia accaduto esattamente quello che abbiamo temuto l’anno scorso: cioè che il finale della terza stagione è stata una mossa per lasciare lì lo spettatore, ma nemmeno loro sapevano bene come rimettere a posto le cose.

    Le spiegazioni che tu hai dato nei tuoi passati interventi sono tutte buone, e rinnovo i miei complimenti. Ma un conto sono le speculazioni su eventuali interpretazioni (v. Lost) e un conto sono spiegazioni su fenomeni “scientifici” (diciamo così) che fanno parte della struttura narrativa e che DEVONO a mio parere essere spiegati se non si vuole perdere il filo del discorso (e io durante questa stagione l’ho perso spesso).
    Hanno fatto un bel po’ di caos. Capisco che hanno avuto ancora una volta il problema del rinnovo, ma allora non mi andare ad incasinare così le cose! Cioè, mi viene il sospetto che abbiamo inseguito il sensazionalismo perché in mancanza di idee che potessero proseguire la bella “tradizione” di Fringe.

    Per Peter: non mi ha sorpreso tanto il motivo del suo ritorno (tanto era scontato e banale), quanto le dinamiche che hanno portato alla sua sparizione. Le “motivazioni” le abbiamo avute (doveva sparire per evitare “l’errore” del piccolo Henry…ma a quel punto bastava che non incontrasse Bellivia, no?). Non abbiamo avuto la spiegazione “logica” (es. stupido, perché è sparito nell’esatto momento in cui stava parlando con i due Walter? In base a quale teoria?).
    E poi, per favore….SPIEGATEMI COME HA FUNZIONATO LA MACCHINA SENZA DI LUI! Perché alla fine, quando devono “staccare” i due universi, hanno bisogno di collegare la macchina a Peter? Solo lui lo può fare, ok…ma allora come hanno fatto ad unirli??????

    Una spiegazione che mi sono dato è questa: cambiando il futuro alla fine della terza stagione (futuro che automaticamente non si verificherà), Peter ha modificato la versione futura della nuova timeline, così che in questo nuovo futuro Walter costruirà la macchina in modo diverso e poi la rispedirà indietro. Questo spiegherebbe per quale motivo devono fare delle modifiche perché Peter possa utilizzarla (evidentemente non era prevista, nella nuova timeline, che lui vi potesse entrare), ma non spiega perché debba essere proprio lui a separare gli universi se lui non li ha mai uniti.
    SCUSATE IL PAPIRONE!!! 🙂

     
  • alessala

    Ah un’altra domanda (forse ingenua perché ho dei problemi di memoria proprio come Walter!!!): come mai il dr. Bishop teme tanto che Peter possa sparire nel momento in cui separerà gli universi (4×20)?
    SCUSATE NUOVAMENTE l’intromissione 🙂

     
  • moonacre

    eccomi a immergermi nella mischia
    allora, la prima volta che belly estrae le parti del cervello a walter è (oltre al fatto che a walter non piaceva l’uomo che stava diventando) per rimuovere i ricordi che contengono le informazioni su come si fa per passare da un universo all’altro tramite le vibrazioni a triangolo con scambio ecquo di massa (teletrasporto), modalità che aveva usato la prima volta in forma di portale generato dalle vibrazioni, ma che poi aveva rielaborato fino a farlo diventare come l’abbiamo visto fare da newton(non mi ricordo come si scrive) con il ponte per far passare il segretario, e in seguito con bolivia. quella a vibrazione – che può essere a portale (come la prima volta) o a teletrasporto a triangolo con scambio di massa equa come nei passaggi successivi – è una modalità ben diversa dal portale ricavato con l’anfilicite di Jones che funziona solo su macchie deboli, e di cui walternativo non avrebbe potuto conoscere l’esistenza, invece era certo che walter ci fosse riuscito per portargli via peter.

    nella nuova timeline sono le parti del cervello che contengono i ricodri e le informazioni su come si fa per creare un altro universo; walter voleva rimuoverli perchè lo spaventava la possibilità che un giorno avrebbe potuto metterle in pratica.. la doppia morte di peter lo ha appunto portato ad elaborare delle teorie su come distruggere e ricreare l’universo, idee che prima aveva solo sfiorato.

    ora arriviamo alle scompaginazioni
    allora sappiamo che i due universi nella realtà gialla non sono andati d’accordo: sappiamo dell’esistenza dei mutaforma biometrici, sappiamo che le olive si sono scambiate di piatto (XD). perciò supponiamo che dopo che olivia da piccola è apparsa a walternativo egli abbia avuto l’illuminazione, che abbia studiato l’altro universo e che abbia mandato i mutaforma, ma come li ha creati? sappiamo che nella realtà viola è stato aiutato da belly, e nella gialla anche? dovremmo saperne di più sul passato di Bell per scoprirlo, ma supponiamo che sia andata allo stesso modo. allora, tramite i mutaforma wolternativo scopre che di là non c’è nessun peter. ma ora il suo principale obbiettivo è salvare il suo mondo. allora come si scambiano le Olivie se non c’è stata nessuna missione di salvataggio nell’altra dimensione? se walternativo non sapeva come passare da un universo all’altro senza danni collaterali (le informazioni sono ancora nel cervello di walter o comunque al sicuro non nelle teste di sconosciuti (come nel viola) ma in una sospensione criogenica alla massive dynamic (come si vede in letters of transit)) come ha fatto a scambiarle e poi riportarle ogniuna al suo posto? tralasciando il fatto che non si sa come la divisione fringe sia venuta a conoscenza di un altro universo – dato che non ha mai interagito con David Robert Jones e che Walter senza peter a ricordarglielo non avrà mai parlato di altre dimensioni – ci troviamo ancora una volta di fronte a un dilemma: come ha fatto la macchina a funzionare? dando per scontato (anche se per quel poco che ne sappiamo, scontato non è) che anche qui walternativo tenti di distruggere l’universo blu, si ipotizza che la macchina verrà modificata in futuro (e quindi si tratta di una nuova macchina). ma a questo punto era inutile renderla funzionante solo a peter la seconta volta. a parer mio non avrebbe senso, penso piuttosto che sia un paradosso(/lacuna di sceneggiatura). quando peter scompare poco dopo essere sceso dalla macchina viene cancellato dal tempo che viene modificato e le memorie vengono riscritte in quel preciso istante, ma quando peter, scompare olivia si trova ancora sulla scaletta per salire sulla macchina, che ci faceva lì se lassù non c’era nessuno? perciò insisto nell’affermare che al momento del cambio di realtà gli eventi non cambiano, cambiano le memorie che diventano annebbiate in questo passaggio, e nei precedenti che hanno portato alla immediata creazione del ponte. in questo modo in futuro i personaggi ripensando agli avvenimenti, hanno l’illusione che abbiano senso. in sostanza sarebbe la stessa identica macchina.

    scusate lo sproloquio e spero di aver scritto in modo comprensible

    per rispondere ad alessala, è semplicemente una supposizione di wolter, dato che la macchina gli aveva ridato il figlio teme che spegnendola essa se lo riprenda, ma non ci sono motivazioni particolari.

     
    • alessala

      Fammi capire…cioè, ho capito, ma voglio la conferma 🙂 : tu sostieni che si sia verificato un paradosso nella memoria dei personaggi quindi? Ma è impossibile, gli avvenimenti come la caduta di Peter nel lago sono avvenuti…no, devo essermi perso qualche passaggio, scusami 🙂

       
  • CarloS


    alessala:

    Secondo me invece sì. Come ho scritto nel commento che troverai più sotto, la prima volta le parti asportare da Bell contenevano informazioni relative ad un caso Fringe che poi avrebbe influito sulla trama generale

    E’ vero, hai ragione tu, le motivazioni erano diverse. Non ricordavo questo particolare. ^^;;

     
  • moonacre

    io dico che ci sono dei buchi in cui gli avvenimenti non sono mutati, e coincido paradossalmente con quelli della realtà viola, questo affinche la macchina venga attivata, poichè senza peter non sarebbe potuto avvenire in nessun caso. in questi punti è stata alterata la memoria delle persone che non ricordano quello che è realmente successo, ma hanno l’illusione di sapere cosa sia accaduto, anche se ciò che ricordano non ha senso. mi rendo conto è una teoria difficile da seguire, ma mi è stata suggerita da varie sfumature dell’evoluzione degli avvenimenti della stagione 4.

    per quanto riguarda le parti del cervello rimosse, le motivazioni sono quelle che ho detto io: walter si è voluto far togliere le informazioni su come ha creato un passaggio sicuro tra un universo e l’altro (ho rivisto da poco l’episodio)

     
    • alessala

      mmm…credo invece di capire…o almeno, potrei fare un esempio…cioè tipo se chiedessimo a Walter “raccontami come sono stati uniti gli universi”, lui non riuscirebbe a rispondere, anche se fino a qualche momento prima era convinto di saperlo? E’ così secondo te? 🙂
      Sì, per la rimozione delle parti del cervello concordo 🙂

       
    • alessala

      ok perfetto…è una cosa che avevo pensato anche io, ma mi sembrava troppo “assurda”. Ma a sto punto tutto è impossibile…o meglio, possimpibile 🙂