Banshee – 3×08/09 All The Wisdom I Got Left & Even God Doesn’t… 3


Banshee - 3x08/09 All The Wisdom I Got Left & Even God Doesn't...In tre stagioni, Banshee è passato da semplice chicca per appassionati ad uno dei più apprezzati show in circolazione: un’esperienza visiva emozionante sorretta da una storia solida, dei personaggi disegnati magistralmente e soprattutto una regia sempre più ispirata, con una voglia di sperimentare e rischiare che ha pochi eguali nel panorama televisivo.


Alla base di tutto c’è il plot: assurdo, esagerato, praticamente un comic book “dal vero” in cui il pulp si mischia al western, al noir, all’action, con una quantità industriale di sesso e sangue; il tutto ambientato in una cittadina con un tasso di mortalità così alto, che ormai supera quello di Ciudad Juarez. Una premessa eccessiva che ad ogni puntata si spinge oltre, superando con successo le leggi della fisica e della plausibilità.
Ma il segreto di Banshee è, per assurdo, la sua misura: al momento giusto, affiorano momenti di inaspettato realismo, di approfondimento e di sobrietà nell’affrontare drammi e sentimenti; e comunque protagonista e comprimari sono così ben caratterizzati e immersi nell’atmosfera che è impossibile fermarsi troppo a riflettere sulla verosimiglianza del tutto.

Banshee - 3x08/09 All The Wisdom I Got Left & Even God Doesn't...Un tutto che funziona per la sua capacità di eccedere con grazia, regalandoci una visione del mondo istintiva e sanguigna, in cui nessuno è al sicuro e tutto è imprevedibile, irrazionale, immorale; l’unica costante è la forza ‒ fisica, di volontà, di motivazione ‒ che è il vero propulsore di ogni evento raccontato.
Lo show abbraccia con convinzione questa calcolata follia e la esprime anche in termini di stile: fotografia e montaggio sono grafici, esteticamente ipercaratterizzati e costantemente al servizio degli episodi (in particolar modo delle scene action, sempre centrali e sempre impeccabilmente coreografate); e in questo senso la terza stagione sta esprimendo al massimo le sue potenzialità, perché davvero ogni puntata offre un’esperienza visiva intensa e un’estetica sempre più innovativa, che mischia senza paura riferimenti culturali che spaziano dai videogame alla letteratura, passando per il cinema e il fumetto. Negli ultimi due episodi, come del resto nell’arco della stagione nel suo complesso, Banshee sta ancora evolvendo e lo fa come è nel suo stile: ben al di sopra di qualsiasi limite di velocità.

You can’t kill me, you’re just a man and no man can kill me.

Banshee - 3x08/09 All The Wisdom I Got Left & Even God Doesn't...Per “All The Wisdom I Got Left”, Banshee cambia scenario e si trasferisce in Louisiana. Teoricamente, si tratta di un’ambientazione nuova che consente di tirare il fiato a due puntate dalla fine; in pratica, la scusa per realizzare un vero e proprio esercizio di stile, che ancora una volta ridefinisce visivamente la serie.
Lucas e Brock rintracciano Chayton e la conclusione da quel punto in poi è scontata, quel che conta è lo svolgimento: dall’inizio alla fine, con leggerezza e grandissimo mestiere, l’episodio ci travolge di citazioni e canoni della pop culture in cui i redneck si mischiano alle atmosfere di New Orleans e scenari in stile Joe Lansdale incontrano l’estetica dei videogame.
Se infatti nello scorso episodio la rapina evocava il punto di vista tipico degli sparatutto, l’inseguimento finale tra Hood e Chayton è immerso in un’atmosfera da arcade che si delinea netta, fin nei minimi particolari ‒ la musica, i dettagli d’ambiente, i cambi repentini di scenario, perfino il rumore dei passi.

You will never understand purity or true purpose. I am a warrior.

Banshee - 3x08/09 All The Wisdom I Got Left & Even God Doesn't...L’aspettativa generata dallo scontro tra il protagonista e l’apparentemente indistruttibile gigante native american viene così conclusa in una una sola, magnifica puntata, a conferma di uno stile che non va mai tanto per il sottile; in Banshee, quando il personaggio vuole e deve fare una cosa, semplicemente la fa, e Hood è la perfetta personificazione di questa filosofia.
Quel suo “Hey” prima del colpo di grazia sferrato al suo nemico è la perfetta summa dell’action hero, i cui tormenti interiori (che ci hanno accompagnato fin dalla morte di Sjobhan) trovano un’eucarestia nel vero e proprio sacrificio umano perpetrato ai danni di un villain che ci ha regalato le battute più pompose e badass della stagione, oltre ad alcuni tra i migliori combattimenti mai visti nella storia della TV.

“So why’d you give it back?” “I didn’t give it all back.”

Banshee - 3x08/09 All The Wisdom I Got Left & Even God Doesn't...In questo ottavo episodio, prevedibilmente, il plot principale fagocita gli altri mentre le derive di tutti i comprimari (in primis la famiglia Proctor) convergono in una vertigine verso il finale corale che tutti ci aspettiamo.
Se nella guerra dichiarata a casa Proctor si inseriscono i brevi flashback dell’incontro tra Kai e Burton ‒ disturbante, violento, ma anche un po’ commovente, in perfetto stile Banshee ‒ è però il duetto Sugar/Job a regalare il momento più divertente e tenero; il rispetto sospettoso e l’affetto imbarazzato tra i due non sono più solo una scusa per creare spazi più comedy, ma offrono l’occasione per approfondire ed esplorare il passato di Sugar (ovviamente, violento tanto quanto il presente) e un Job impagabile che mette al tappeto un pugile professionista indossando mocassini e una camicia di pizzo.

There’s only two things left for you to do, Kai. And that’s apologize, and die.

Banshee - 3x08/09 All The Wisdom I Got Left & Even God Doesn't...Nel successivo “Even God Doesn’t Know What to Make of You”, il processo di convergenza arriva al suo punto di rottura che prelude al consueto bagno di sangue di fine stagione.
Nel complesso, un episodio che, almeno in parte, ha la funzione di filler perché davvero eccessivamente pieno di eventi: la verità è che c’era troppo da raccontare in vista del season finale e lo show lo fa nel miglior modo possibile, creando spazi individuali in cui ciascun personaggio sperimenta la sua personale, irripetibile versione della sconfitta.
Abbiamo innanzitutto la redenzione di Kai, che si conclude in un’orgia di violenza (prevista, ma persino più eccessiva di quanto si sarebbe potuto immaginare) e che chiude la storyline probabilmente più ovvia della stagione. Se il dolore di Kai per l’essere stato escluso dalla sua comunità lo rendeva in qualche modo vulnerabile e più umano, con questo episodio la serie gli toglie di dosso qualsiasi aura da “peccatore redimibile”, elevandolo di nuovo al rango che gli spetta, quello di cattivo granitico e senza scrupoli né remore morali.

“Is it crazy to think we could start over?” “When it comes to crazy I think we set a pretty high bar.”

Banshee - 3x08/09 All The Wisdom I Got Left & Even God Doesn't...Per gli altri protagonisti di Banshee, gli archi sviluppati in questa terza stagione si uniscono, lasciando come sempre Hood parzialmente fuori dai giochi, pronto a riprendere il suo ruolo di tormentato raddrizzatore di torti e angelo della vendetta, allo stesso tempo innalzando Stowe a nemesi totale e implacabile.
Quello di Carrie è lo sviluppo più interessante e forse il migliore esempio di una delle caratteristiche più divertenti della serie: nel momento in cui le persone “normali” riescono a fare a patti con il passato nascosto di questi criminali, immediatamente viene a galla qualcosa di peggio; nella fattispecie, sapere che la moglie è stata arrestata da un intero plotone dell’esercito, potrebbe costituire un ottimo motivo per Mr. Hopewell di dubitare della seconda chance che ha appena regalato al loro matrimonio.
Al tempo stesso, finalmente, Carrie ha l’occasione di ripagare Hood per i 15 anni di sofferenze subiti per salvarle la pelle, resistendo all’interrogatorio e alle torture per salvaguardare il suo anonimato.

By the time I get done with my thing, you’ll be a goddamned ghost.

Banshee - 3x08/09 All The Wisdom I Got Left & Even God Doesn't...In uno show che glorifica la forza, basta un momento di debolezza e tutto precipita; così per Job lo scontro con Hood, socio e amico di sempre, è sufficiente per abbassare la guardia abbastanza da farsi catturare. Il flashback della puntata amplifica la dimensione sentimentale di questo allontanamento, e pur non offrendo molto più valore al plot della puntata ci fa intuire un legame con lo sceriffo che, seppure meno approfondito, non è meno forte e motivato di quello tra lui e Carrie.
Resta da capire quanto istinto di sopravvivenza tutti loro ‒ Job, Carrie, Sugar, Hood ‒ abbiano ancora dentro di sé per combattere l’ennesimo nemico e sfuggire dall’ennesima situazione senza uscita.

In attesa della conclusione di una terza stagione brillante e ricca di sorprese positive, questi due episodi ci hanno mostrato ‒ uno con decisamente migliori risultati dell’altro, ma entrambi mai al di sotto della qualità altissima di questa annata ‒ come sia possibile gestire la quantità enorme di storyline messa in campo con maestria, leggerezza e alta classe.
E questa è una lezione che tanti altri show dovrebbero imparare a memoria, religiosamente.

Voto 3×08: 9
Voto 3×09: 7

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Informazioni su Eugenia Fattori

Bolognese di nascita - ma non chiedete l'età a una signora - è fanatica di scrittura e di cinema fin dalla culla, quindi era destino che scoprisse le serie tv e cercasse di unire le sue due grandi passioni. Inspiegabilmente (dato che tende a non portare mai scarpe e a non ricordarsi neanche le tabelline) è finita a lavorare nella moda e nei social media, ma Seriangolo è dove si sente davvero a casa.


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3 commenti su “Banshee – 3×08/09 All The Wisdom I Got Left & Even God Doesn’t…

  • Artax

    Bella Recensione, concordo su tutto!
    Banshee è una droga..ne vuoi sempre di più!
    Questa è la stagione che preferisco, pensare che sospettavo un fisiologico calo, e invece si sono evoluti di puntata in puntata..

     
  • Eugenia Fattori L'autore dell'articolo

    Grazie Artax, dovessi solo fare un’appunto, la trattazione di Kay mi è piaciuta meno…c’è da dire che nella seconda stagione era stato perfetto quindi non si poteva fare di meglio quest’anno

     
  • Michele

    Ottima recensione!
    Sto aspettando anche io il finale e non vedo l’ora…
    Sull’episodio 9, sono d’accordo che c’e’ troppa carne al fuoco: che senso ha far arrestare Deba per droga e la scena del deputy nazista che va dai vecchi amici?