The X-Files – 10×05 Babylon


The X-Files – 10x05 BabylonSiamo arrivati ad un passo dal finale, ed è ancora difficile confrontarsi con la reale portata di questo revival, che si pone come diretto sequel di uno dei più grandi classici della science fiction. L’operazione nostalgia spesso fagocita ogni valutazione obiettiva, soprattutto alla luce di alcune intenzioni autoriali non del tutto chiare; o forse, semplicemente, non del tutto riuscite.

L’intera stagione mostra chiari intenti di sovvertimento ironico della mitologia fondante dello show: alcuni notevoli, come nel caso di “Mulder and Scully Meet the Were-Monster”, altri decisamente meno, come ad esempio quest’ultimo “Babylon”. L’intento ironico della costruzione narrativa è voluto e più volte rimarcato, ma nella realizzazione scenica spesso il tutto si perde in dialoghi esplicativi che, per quanto dichiaratamente sarcastici, non riescono a costruire un discorso straniante come nel terzo episodio. In “Mulder and Scully Meet the Were-Monster” l’ironia è integrata alla struttura della messa in scena, riuscendo così a riprendere e riformulare secondo una prospettiva deformante molti dei temi cardine dello show. Qui, invece, quest’intento si sfalda in un eccesso di dialoghi tendenti a un basso didascalismo che smorza le buone potenzialità dei frammenti riusciti dell’episodio, come il Magical Mystery tour di Mulder.
The X-Files è tornato e si prende gioco del tempo trascorso intessendo un dialogo con la modernità dell’epoca odierna, come se volesse dimostrare la veridicità della frase pronunciata in quest’episodio dall’agente Einstein: You think anyone takes the X-Files seriously? Purtroppo, in questi cinque episodi, l’operazione non riesce quasi mai del tutto, lasciando troppo spesso l’impressione di una narrazione smorzata, poco coesa tra intento e realizzazione.

Nobody but the FBI’s Most Unwanted. I’ve been waiting 23 years to say that.

The X-Files – 10x05 BabylonIl topos tipico dello show, che in questo episodio ci viene presentato secondo una prospettiva ironica e deformante, è quell’armonia data dall’unione degli opposti che ha caratterizzato sin dagli esordi il rapporto tra Mulder e Scully: l’istinto e la razionalità, la scienza e la percezione sensoriale, la ‘volontà di credere’ e lo scetticismo che nasce dall’osservazione del tangibile. Qui la sovversione del topos avviene grazie a un espediente per molti versi interessante, che tuttavia, ancora una volta, si realizza in modo poco convincente: i vari cliché che caratterizzano i due protagonisti vengono rappresentati attraverso un gioco di specchi che coinvolge una nuova coppia di agenti uguali per formazione e indole a Mulder e Scully. Einstein e Miller sono una sorta di parodia di Fox e Dana, sono come ‘attori’ che ‘rappresentano’ il sentimento dominante di entrambi i protagonisti con una marcata volontà estremizzante e per certi versi macchiettistica. In un gioco di mutua riflessione i due giovani si riflettono sui colleghi più esperti, che a loro volta si ritrovano ancora più vicini.

The X-Files – 10x05 BabylonLa realtà si scontra con la sua rappresentazione: è come se The X-Files ci ponesse di fronte alla raffigurazione esterna della propria realtà in un modo che mentre rovescia i suoi fondamenti allo stesso tempo li afferma e li fortifica. Nel giro di pochi minuti, come se ci trovassimo davanti ad una commedia degli errori di stampo classico, ci passano di fronte tutti quei passaggi che hanno contribuito a solidificare nel tempo il rapporto tra i due agenti. In questa operazione è impossibile non ritrovare il vecchio che si specchia nel nuovo e viceversa, usando il confronto generazionale per ribadire che ieri come oggi la via migliore da battere sia la conquista della conciliazione delle spinte contrarie. Questa è anche la metafora, un po’ forzata e malamente approfondita, su cui poggia l’intero episodio: in un’epoca in cui i sentimenti opposti si scontrano, si rincorrono e si mescolano, forse la risoluzione dei conflitti si può ritrovare nell’equilibrio tra le opposizioni, nel ritrovamento di una lingua comune, nello sviluppo di una capacità di ascolto.

This is all part of a plot by the United Nations to get these people into the US, so that they can form terrorist cells.

The X-Files – 10x05 BabylonLa tematica su cui ruota l’episodio si lega a una sottile, e a tratti impercepibile, riflessione sull’epoca moderna che tende a rovesciare gli stilemi della rappresentazione usuale di un argomento delicato e controverso come la minaccia terroristica. Ma soprattutto rovescia completamente l’orizzonte d’attesa dello spettatore rispetto allo scenario che ci si sarebbe immaginati dal connubio The X-Files vs terrorismo di matrice islamica, ovvero la rappresentazione stratificata di un complottismo capace di trascendere il reale o uno sviluppo di intuizioni geniali sulla matrice dell’odio. Invece qui siamo in presenza di un intreccio narrativo che si fa volutamente ambiguo: ogni volta che si è sul punto di innescare un racconto più articolato, la minaccia rivela la sua vaga inconsistenza – i due agenti della Sicurezza nazionale, l’ospedale a rischio attacco, l’infermiera le cui azioni lasciano supporre che sia un’infiltrata mandata a uccidere il ‘soldato’ superstite, quando invece è soltanto una cittadina risentita dal caos dell’immigrazione nazionale.

The X-Files – 10x05 BabylonQuest’articolazione del racconto, anziché sminuire e appiattire il tema, cerca – anche se in maniera non completamente riuscita – di rappresentare l’argomento attraverso il potere delle sue controversie; perché la minaccia che incombe sull’età contemporanea post 11 settembre non è fatta solo di terrore, ma anche di finto allarmismo, di luoghi comuni buttati lì senza eccessiva convinzione, di paure sedimentate nell’ignoranza di chi vaneggia un’appartenenza alla propria terra come possesso esclusivo. Con una costruzione che manca di esplicita sovversione di prospettiva, The X-Files prova a metterci di fronte al mescolarsi continuo e costante di odio e amore, senza dare per scontato che l’odio sia solo una prerogativa dei carnefici. Purtroppo questo intento tragicamente ironico, al pari degli altri, si esplicita solo attraverso il dialogo conclusivo tra Mulder e Scully, che arriva come ‘spiegone’ finale per inquadrare una rappresentazione sì ambigua, ma non abbastanza straniante e parodica da riuscire a funzionare senza una chiusa esplicativa.

It’s the power of suggestion.

The X-Files – 10x05 BabylonLa necessità di mettere a fine episodio un dialogo che racchiuda il senso della puntata vanifica un altro elemento ricco di molteplici potenzialità narrative, che per certi versi completa la riflessione sull’epoca contemporanea. “Babylon” si conclude allo stesso modo in cui inizia, ovvero con l’esperienza delle ‘trombe di Dio’, come per sottolineare una macabra corrispondenza tra il passato primigenio dell’uomo e un presente che si configura come una moderna Apocalisse. L’ira di Dio, oggi come allora nell’antica Babilonia, risuona allo stesso modo e con la stessa violenza, ipotizzando che il potere della suggestione – di una cellula terroristica, così come di una semplice credenza secolare – possa essere in grado di divenire il più grande pericolo degli uomini; questo perché, come ci spiega Mulder – e soprattutto come sperimenta su se stesso, e come alla fine comprende Einstein –, le parole e le idee degli uomini hanno il potere di spingere le persone a compiere i gesti più folli.

Per quanto ricco di numerose potenzialità, “Babylon” è un episodio che non può considerarsi pienamente riuscito: le buone intuizioni si perdono in una narrazione poco coesa e non abbastanza coraggiosa per affermarsi come dichiaratamente ironica – sempre che questa sia la reale intenzione autoriale –, lasciando spesso supporre che il risultato a cui abbiamo assistito possa anche essere una conseguenza involontaria di una totale confusione di intenti. Manca solo un episodio alla conclusione, e l’unica cosa che si può affermare con certezza è la riuscita dell’effetto nostalgia – intravedere The Lone Gunmen attraverso il filtro distorto di un Mulder sotto funghetti magici è stato uno dei momenti più alti dell’episodio – che ha comunque tenuto i fedelissimi fan dello show ancorati appassionatamente alla visione.

Voto: 6+

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