1993 – 1×01/02 Episodio 1 & Episodio 2 5


1993 - 1x01/02 Episodio 1 & Episodio 2Mani Pulite continua e comincia l’irrefrenabile ascesa di Silvio Berlusconi verso la politica italiana, tra soubrette che fanno di tutto per emergere e l’AIDS che comincia a diventare sempre meno una malattia “inesistente”: navighiamo in queste acque oscure guidati dal nostro Virgilio personale, Leonardo Notte.

Cosa importa se muoio? Ho speso bene i miei soldi, ho fatto bene baldoria, ho accarezzato molte donne. Andiamo a dormire.

Archiviato quindi il 1992, miccia di numerosi eventi esplosivi che faranno da innesco ad altrettanti fatti che segneranno per sempre il nostro Paese, in questo 1993 prende da subito forma il profilo e la parlata inconfondibile di Silvio Berlusconi, da subito protagonista di questa stagione.
È interessante il parallelo che ha il futuro Presidente del Consiglio con il vero e proprio protagonista della serie, Notte: non solo perché ormai quest’ultimo è diventato stretto collaboratore del Cavaliere, ma l’inserimento dei comunisti – vero e proprio spauracchio di Silvio – come collegamento tra i due crea un contrasto ben riuscito che apre le porte al passato di Leonardo.
Sapevamo già dei trascorsi giovanili del bolognese, ma la scelta di inserirne il vero e proprio racconto ora che Notte è definitivamente uno dei fautori di Forza Italia crea quel cortocircuito giusto per farci interessare ai flashback in bianco e nero, di un tempo passato, slegato dai colori sgargianti degli anni ’90 e delle tv commerciali del “Berlusca”. Il passato di Leonardo riesplode in faccia al suo protagonista, soprattutto dopo essersi ricordato di un episodio del suo passato mai del tutto chiarito, che sembra aver determinato in modo decisivo la sua vita e tutte le scelte che lo hanno portato fino a questo particolare momento del nostro Paese. Scelta di scrittura condivisibile, ma sono i tempi con cui succede a stonare un po’, troppo frettolosi per essere credibili: un episodio che ha covato sotto la cenere per sedici anni riesplode improvvisamente, portando Notte a fare delle cose che sembra non facesse da tempo – come andare a trovare il padre, abbandonato alla sua malattia.

Mi piaci perché sotto sotto sei un figlio di puttana.

1993 - 1x01/02 Episodio 1 & Episodio 2La frase che dice la nuova fidanzata di Notte – una splendida Laura Chiatti, ma ci torneremo tra poco – è, in quel momento in cui viene pronunciata, volutamente sexy e apparentemente senza altro obiettivo che accendere la passione dei due dopo cena. Ma è una frase che può essere applicata benissimo come sottotitolo alla serie, e a un periodo che ha posto le basi (marce) di quello attuale.
Tutti i personaggi coinvolti stanno man mano perdendo qualsiasi umanità avessero all’inizio delle proprie avventure lavorative o personali. Ognuno di loro è consapevole in fondo di essere sporco, di tradire la fiducia delle persone che più stanno loro vicine e di essere solo degli arrivisti senza scrupoli. Ne è l’imago  l’Onorevole Bosco, incensato da tutti dopo aver mostrato un cappio in Parlamento: chiamato dalle trasmissioni più in voga dell’epoca e assurto a simbolo di un movimento che ha sempre fatto della caciara il suo tratto distintivo, soprattutto nei primissimi tempi in cui era diventato un movimento politico di levatura nazionale.
Non può inoltre mancare in questa dimensione Veronica Castello, simbolo vivente dell’ascesa delle tv commerciali e delle soubrette pronte a tutto pur di avere i famosi quindici minuti di celebrità. La Leone è perfetta a interpretare la discesa sempre più profonda di una ragazza che compie sempre 27 anni, che non vuole arrendersi all’idea che prima o poi tutto finirà; come una sorta di ritratto di Dorian Grey, l’ex soubrette ormai sugli “anta” beve da sola, in un angolo sul divano grigio. L’arrivismo, il voler a tutti i costi un posto nelle trasmissioni di maggior successo (non basta il Bagaglino, c’è bisogno di Maurizio Costanzo – anche qui, la TV commerciale che spacca in due il mondo televisivo italiano dell’epoca), portano la Castello a inventarsi storie di vita crudeli e devastanti pur di farsi notare.
Tutto questo innesca anche il piano di Pietro Bosco, che arriva con un escamotage alla Vigilanza RAI restando quindi a Roma – definita poco prima “città marcia”, ma evidentemente è quello che piace – e avvicinandosi a quella donna che è diventata ormai un’ossessione.

C’è sempre qualcuna più giovane e più figa di te.

1993 - 1x01/02 Episodio 1 & Episodio 2Da questo primo doppio episodio si evince ancora meglio come il ricatto e il doppio gioco siano elementi fondamentali se si vuole sopravvivere, se si vuole arrivare ai propri obiettivi. Le regole (specie quelle morali) non esistono più: se non lo faccio io lo farò qualcun altro, è questo il ragionamento.
Leonardo Notte è allora la figura che forse incarna più degli altri queste contraddizioni, questa rinuncia a quello che si è davvero, ai propri valori, alle proprie convinzioni, al passato che ci ha formato, pur di avere successo. L’ipocrisia permea qualsiasi scena che vediamo, sembra non esserci salvezza per nessuno, neppure per la giovanissima figlia di Notte che tenta di emulare l’inarrivabile Veronica tirando coca – “sono lì solo per far risaltare quelle più belle di me”.
La morale sembra essere quella che tutti conosciamo ma che fatichiamo ad ammettere: più non guardi in faccia a nessuno, più hai successo. E così succede che i buoni siano i perdenti, o anche peggio, quelli che stanno per morire: Luca Pastore ha l’AIDS, contratto per cause del tutto non imputabili a lui – sfortunato e pure sbeffeggiato dal destino. Anche lui comunque deve ricorrere al ricatto, all’escamotage del do ut des per avviare la sua vendetta, unico motivo che sembra tenerlo ancora in vita.

1993 comincia quindi in modo veloce, dritta al punto, portando tutti i personaggi già ad un livello superiore, e presto probabilmente saranno messi di fronte alle conseguenze.
Al netto di questo, continuano ad esserci alcuni problemi che non inficiano la godibilità della visione, ma che in taluni momenti stonano con la seppur buonissima scrittura del prodotto: la recitazione e la fretta alcune volte troppo smodata di arrivare a una svolta per un personaggio lasciano un po’ dubbiosi, soprattutto come già detto per quanto riguarda lo sviluppo di Notte. Buonissimo il Berlusconi di Paolo Pierobon: in alcuni momenti davvero identico, in altri molto meno, ma data la grandissima complessità del personaggio non era certo di facile interpretazione. Anche la scelta della Chiatti come nuova fidanzata “normale” di Notte stona un po’: non tanto per la bravura dell’attrice – che fa il suo, rendendo Arianna veramente una donna semplice – ma quanto per la sua impressionante bellezza che nulla ha da invidiare alle altre protagoniste (“sono tutte così le tue ex?”).

Nonostante questi piccoli nei, la serie è cominciata in modo interessante e godibile, mescolando come al solito molto bene la fiction a fatti realmente accaduti, immergendo lo spettatore in modo diretto in situazioni che hanno cambiato per sempre la storia di questo strano e assurdo Bel Paese.

Voto: 7

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Informazioni su Ste Porta

Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.


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5 commenti su “1993 – 1×01/02 Episodio 1 & Episodio 2

  • Son of The Bishop

    Concordo complessivamente con la recensione, ma il giudizio finale mi è sembrato davvero troppo troppo severo: c’è stato un salto qualitativo molto importante a mio giudizio da 1992, la fattura è eccezionale sotto tutti i punti di vista, e la visione è molto più scorrevole.
    Vedendo i votoni che sono fioccati nei confronti di Gomorra penso che questo inizio meriti almeno un 8(per me sarebbe da 8,5 pieno).
    Pierobon è un attore eccezionale, forse, nonostante non abbia mai avuto parti importantissime sul piccolo(tranne De Silva) e sul grande schermo, uno dei migliori italiani; però nonostante abbia mostrato le sue qualità nel ruolo di Berlusconi continuo a non vedercelo molto bene.

     
    • Travolta

      Interpretare Berlusconi non e’ di certo semplice e Pierobon tutto sommato e’ ampiamente sufficiente,Accorsi e’ sempre monotono e monocorde ed a me non piace,brava invece la Chiatti ed anche Gerardi l’ho trovato superiore a 1992 nell’interpretare Di Pietro,Miriam Leone in Veronica Castello e’ bellissima ,brava perfettamente ritagliata nel ruolo,bravo Caprino mentre Diele continua a non piacermi ,pochi attimi di Tea Falco che ahime’ non sembra per nulla meglio dello scorso anno.
      Due puntate che comunque sono volate piacevolmente via . 7 o 7,5 ci stanno.

       
  • Michele

    Sono d’accordo col giudizio e complimenti per la recensione!

    La seconda stagione è cominciata bene, in maniera superiore alla prima. È meglio aver limitato la Falco, che, purtroppo, non è una brava attrice. Accorsi non convince nemmeno. Per il resto, però, direi buona recitazione e storia interessante.

    L’altro grande aspetto onnipresente per me, guardando questa serie, è un incredibile senso di rimpianto. Da una parte si sente l’odore di novità, dall’altra però sale il magone pensando all’occasione sprecata, a quello che avrebbe potuto essere, ma non è stato a seguito di Mani Pulite…