Breaking Bad 4×09 “Bug” 2


Breaking Bad 4x09 “Bug”Avete sentito mai parlare de “Il Settimo Sigillo”? E’ un film che vi consiglio caldamente di procurarvi perché rappresenta una delle pietre miliari della storia del cinema e fonte d’ispirazione per altre moltissime opere più recenti. Questo capolavoro, scritto e diretto dal regista Igmar Bergman, narra la storia di un cavaliere, Antonius Block, che dopo aver ricevuto la visita della Morte, venuto a prenderlo perché è arrivata la sua ora, decide di sfidarla ad una partita a scacchi. La partita si sviluppa in più fasi durante il film, ed è spunto per riflessioni filosofiche sulla vita, Dio e l’esistenza. Non vi anticipo come va a finire, ma vi posso assicurare che, se al posto di Antonius Block ci fosse stato il nostro Walter White, il film avrebbe mostrato i titoli di coda dopo neanche 10 minuti.

E’ ormai palese da qualche episodio la completa impotenza e incapacità di Walter di poter affrontare la situazione sempre più oppressiva e desolante in cui si trova. Il suo scontro a distanza, dall’alta tensione psicologica, con Gus prende una piega sempre peggiore. I tentativi di ribellione da parte di Walter, dalla morte di Gale in poi, si sono sempre dimostrati futili e non hanno minimamente intaccato la posizione predominante di “Mister Pollos”.

La maggior parte delle volte abbiamo visto White sempre più in difficoltà e per questo, invece di dedicarsi alla realizzazione di un piano solido, ha preferito adottare un atteggiamento di aperta sfida nei confronti di Gus, attuando una serie di comportamenti pomposi da spaccone che venivano facilmente smontati dagli uomini di Fring e che avevano come unico risultato un’ennesima umiliazione per il professore. In questo episodio tocca a Mike ridicolizzare l’ennesimo gesto di sfida, quasi puerile, di Walter (“And if you ever plan on calling the cops on one of my guys again, you go ahead and get two barrels”).

Con il passare degli episodi ci appare sempre più evidente quanto quel controllo che Walter dichiarava di avere sulla sua vita, nella sala d’attesa all’inizio del precedente episodio, sia solo una mera illusione. La realtà è che la tenaglia che schiaccia la sua esistenza si sta stringendo sempre di più, e questo non solo perché Gustavo Fring è un “giocatore” da anni nel giro e che, quindi, sa benissimo come muoversi, ma soprattutto perché Walter continua a fare una fesseria dopo l’altra.
La frase, pronunciata da Walter nella 4×06, “I’m the Danger” assume a distanza di qualche episodio una connotazione ironicamente diversa: Walter è il pericolo ma per se stesso.

L’abilità di Walter di riuscire ad inanellare una serie di autogol dietro l’altro rappresenta quasi la costante di questa stagione: iniziando da quando, pieno di vino, spinge Hank a continuare le indagini, passando per le operaie salvadoregne che ha fatto espatriare solo per avere il gusto di sfidare Gus, fino ad arrivare a quando, mostrando per un istante la sua vera natura criminale, è riuscito con una sola frase (“I am the one who knocks”) ad affossare il rapporto appena ricostruito con Skyler.

Ma gli errori più grossi Walter li ha commessi con Jesse.

Breaking Bad 4x09 “Bug”Pedina potenzialmente decisiva nella partita contro Gus, Pinkman era il solo rimastogli ancora leale: il ragazzo era arrivato addirittura ad uccidere un innocente per salvare la vita al suo mentore.
Walter, nonostante ciò, ha continuato a trattarlo come uno stupido, sminuendo le sue capacità e accorrendo da lui solo quando era utile ai suoi scopi.

Benché il rapporto fra i due andasse sgretolandosi da tempo, Jesse non perdeva occasione per coprirgli le spalle quando ce ne era bisogno, anche in questo episodio: prima in maniera velata e sagace con Mike e poi con decisione nel confronto con Gus.
E’ comprensibile che alla notizia della cimice Jesse si senta profondamente tradito. A questo punto lo scontro fisico fra loro, in tutta la sua durezza, diventa inevitabile. Alla fine, quando i due si rialzano, si capisce dai loro sguardi che niente sarà più come prima (“Can you walk?” “Yeah” “You get the fuck out of here and never come back”). Siamo al punto di rottura.

Breaking Bad 4x09 “Bug”Se Walter piange, Gus non ride. La sua guerra fredda con il Cartello sta gradualmente salendo di temperatura e le cose non sembrano andar bene.
Gus, dopo l’ultimo attacco da parte dei messicani al suo centro di distribuzione, decide, in maniera inaspettata, di cedere subito alle richieste del Cartello.
Francamente questa “resa” da parte di Gus non mi convince: possibile che un uomo che non ha paura di camminare in mezzo alle pallottole, neanche fosse Terminator, si pieghi dopo così poco?

Dall’altro canto alle costole di Fring c’è un sempre più agguerrito Hank che, nonostante la sua menomazione, si sta avvicinando sempre più a grandi passi alla verità, sempre di più convinto che il proprietario di “Los Pollos Hermanos”, sebbene sulla carta risulti fin troppo pulito, puzzi di spacciatore.

Breaking Bad 4x09 “Bug”Il “premio Intraprendenza” in questo episodio non va, però, al Detective della Dea, bensì alla neo proprietaria dell’autolavaggio, Skyler. Mrs White è sempre più calata nella parte di “imprenditrice del crimine”, sempre attenta che tutti i conti tornino, e non si parla solo di scontrini falsi. Ecco che, per salvare la sua famiglia da una possibile indagine fiscale, decide di ricorrere a delle doti recitative tanto inaspettate quanto efficaci per interpretare il ruolo della segretaria sbadata. Così facendo riesce, per il momento, a tirare fuori dai guai Ted e se stessa.

A livello registico e tecnico “Bug” si conferma sugli standard qualitativi a cui Breaking Bad ci ha abituato in questi anni, anche se alcune scelte, a livello di sceneggiatura soprattutto, non mi convincono appieno.

La prima è la troppa facilità con cui Gus cede alle richieste del Cartello; è vero che ha perso qualche uomo e una guerra non è auspicabile, ma cedere una risorsa economica preziosa come la formula di Walter così facilmente mi sembra forse una scelta un po’ affrettata. Aggiungiamoci che la scena della telefonata dove Gus cede alle richieste è immediatamente successiva a quella dove fa Terminator e tutto sembra quadrare un po’ meno.
La seconda è la troppa superficialità con cui è liquidata la storia dell’indagine fiscale ai danni di Ted: da quando l’ignoranza della legge basta a farla franca, soprattutto con il terribile fisco americano, molto noto per non fare sconti a nessuno?

Una quarta stagione che, in verità, è stata sotto le attese finora, ma ciò non vuol dire che stia deludendo, anzi. Gli autori stanno mettendo su una stagione più attenta alla costruzione psicologica dei personaggi e all’evoluzione dei loro rapporti. In particolar modo ad un Walter sempre più in declino, fa da contraltare un Jesse che, invece, sta conoscendo una crescita sempre più incredibile, resa perfettamente da un Aaron Paul sempre più sugli scudi.
La trama avanza lenta ma inesorabile, senza che al momento ci siano brusche accelerate. Ogni passo è la diretta conseguenza del precedente, come sempre tutto è calcolato, metodico, accurato. Forse, in alcuni tratti gli autori si sono soffermati un po’ troppo su alcuni particolari che ormai sono abbondantemente chiari agli spettatori, ma per un giudizio definitivo su questo aspetto bisognerà aspettare il finale di stagione. Già dal prossimo episodio, il terzultimo, prevedo che il livello d’ansia e disagio salirà in maniera inverosimile.

Voto 7,5/8–

Note

  • Mi ha fatto riflettere la scena in cui Walter chiede una sigaretta a Jesse. Anche io, come xfaith nella scorsa recensione, sto iniziando seriamente a pensare che il test medico non abbia avuto un risultato positivo. 
  • In questa puntata c’è il ritorno di un breve flashforward nella scena iniziale. Questa tecnica era molto usata nelle prime due stagioni (in particolar modo la seconda).

[rps]

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Informazioni su Joy Black

Conosciuto anche in altre sfere del reale come Antonio Gardini Gallotti, secondo del suo nome, giudice losco del Fanta-GOT. Lost-dipendente in fase di riabilitazione, è poi finito per diventare Whovians irrecuperabile. Proprio seguendo le vicende dei sopravvissuti del volo Oceanic 815, è nata in lui la passione per le serie TV. Altri interessi: wrestling, cinema e fumetti.


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2 commenti su “Breaking Bad 4×09 “Bug”

  • Algol

    Come voi, quando Walter chiede una sigaretta a Jesse, ho pensato: “tanto non ha nulla da perdere ormai, è morto… ma non per mano di Gus, ma perché gli è tornato il cancro.”
    Leggo ora che anche tu e xfaith ipotizzate questo scenario… In effetti perchè mostrare la risonanza di Walter?

    Puntata che mi è piaciuta un po’ meno rispetto al solito, ma penso stiano solo preparando molto attentamente quello che spero sia un gran finale di stagione (ed una stagione prossima conclusiva) senza precedenti…

     
    • Joy Black L'autore dell'articolo

      Si, la frase che dice a Jesse poi non lascia molto spazio alle interpretazioni. Walter sta nascondendo qualcosa.

      Nella prossima puntata, secondo me, ci saranno i fuochi d’artificio.