The River – 1×08 Row, Row, Row Your Boat 7


The River - 1x08 Row, Row, Row Your BoatDopo trentotto giorni di ricerche, l’avventura della Magus nel cuore di tenebra dell’Amazzonia giunge al suo (definitivo?) epilogo. Il season finale chiude la vicenda “Emmett Cole” con colpi di scena a profusione, che non fanno comunque che confermare la pessima gestione narrativa di questi otto episodi.

Dopo aver reso omaggio con il precedente The Experiment al filone degli zombie, o meglio, al moderno genere degli “infetti” più feroci e veloci degli umani, in stile 28 giorni dopo o REC (che tra l’altro aveva lo stesso stile documentaristico della serie), The River si riallaccia per il suo finale di stagione alla tradizione delle possessioni e degli esorcismi. Ad essere chiamato in causa è infatti questa volta il più pericoloso dei mali dell’Amazzonia, il demone della Boiuna, il divoratore di barche (“boat eater”), invocato dall’equipaggio stesso per tentare di riportare in vita un Lincoln ucciso accidentalmente da Jonas (il cui obiettivo intenzionale era invece Emmett). Peccato che nel momento in cui il demone passa all’azione, la vicenda del tentato omicidio si concluda totalmente in secondo piano (Jonas viene ucciso dal Lincoln posseduto e la storia finisce lì), il che di nuovo lascia l’impressione di come certi spunti narrativi vengano costruiti ad hoc unicamente per giustificare o la presenza horror della settimana o un citazionismo fine a se stesso che non riesce ad amalgamarsi bene con il resto della storia (come invece quest’anno è riuscito a fare un prodotto simile nel genere come American Horror Story).

The River - 1x08 Row, Row, Row Your BoatTra l’altro, come accaduto anche nell’episodio della nave fantasma, le soluzioni adoperate per sciogliere l’intreccio non rendono giustizia alle buone premesse create all’inizio (i primi 15 minuti dell’episodio sono effettivamente molto buoni e l’omicidio di Lincoln funziona ottimamente come colpo di scena): a Jahel bastano i rumori della radio per comprendere che lo spirito del ragazzo aleggia per l’Amazzonia e che occorre invocare il demone per riportarlo nel suo corpo; Kurt sembra in possesso di chissà quali informazioni risolutive, che però poi si rivelano essere un banale “parla con tuo figlio e non con il demone”; alla fine per mandare via il tanto famigerato “Boat Eater” basta che il padre si penta per le sue colpe da genitore e convinca così Lincoln a lottare con più forza contro lo spirito. Il tutto viene quindi infine risolto con il propinarci l’ennesima patetica dinamica familiare strappalacrime presente ormai in ogni serie tv che porti, in modo più o meno rilevante, il nome di un sempre più smielato Steven Spielberg (vedasi sia Terra Nova che Falling Skies, con le loro trite e ritrite storie di rapporti complicati padre/figlio).

The River - 1x08 Row, Row, Row Your BoatAl di là del singolo episodio, è possibile comunque giudicare ora il prodotto nella sua globalità, visto che è giunto a conclusione forse definitiva: The River si è dimostrato un progetto con delle basi essenzialmente buone e idee narrative ricche di mistero e potenzialità. È essenzialmente la struttura episodica a non aver ben funzionato (le prime puntate perse tra scialbe “maledizioni della settimana”), nonché la gestione delle singole linee narrative, i personaggi inesistenti e la sciagurata idea di voler tentare l’originale strada (sul piccolo schermo) del finto documentario. Anche in questo episodio, infatti, vedere durante l’esorcismo il cameraman che, in un momento altamente drammatico, tra urla, demoni e Lena sbattuta sul soffitto, rimane fermo e tranquillo con la sua telecamera a riprendere l’accaduto quasi come non lo riguardasse, fa scemare tutta la tensione dell’evento. Non si può nemmeno tirare in ballo la sospensione dell’incredulità, perché a non essere credibili non sono tanto determinate scelte narrative, quanto i personaggi stessi, a cui quindi lo spettatore non potrà mai legarsi né con i quali potrà mai provare empatia.

The River - 1x08 Row, Row, Row Your BoatA prescindere da se avrà o meno una seconda stagione, l’esperimento di The River può dirsi per questo in gran parte fallito. Mal scritto, mal diretto, mal recitato, ma soprattutto con personaggi che puntata dopo puntata si sono evoluti ai limiti dell’odioso (i piagnistei di Lena, il fanatismo di Emmett, l’ossessività di Tess al grido di “O famiglia o Morte!”), sono stati tra i difetti principali di questa stagione, che non per altro ci regala un ultimo colpo di scena finale anche qui piuttosto confusionario. Non si capisce, innanzitutto, perché un demone così potente non faccia fuori l’intero equipaggio invece di dichiarare una guerra come se i protagonisti potessero rappresentare un serio pericolo per lui (a meno che i marchi di cui tanto si è parlato non rappresentino qualcosa). In secondo luogo, il finale cambiamento di conformazione del fiume che intrappola nella Boiuna tutti i protagonisti, oltre a rappresentare quasi una forzatura obbligatoria per giustificare la permanenza futura del gruppo sul fiume, ha ricordato lo stesso effetto che qualche anno fa ha avuto sul pubblico lo spostamento dell’Isola in Lost. Non è che si è andati un po’ troppo oltre? Salto dello squalo? Certo, ha poca importanza ora come ora, visto che The River avrà probabilmente ben poco su cui saltare.

Voto: 5 ½

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7 commenti su “The River – 1×08 Row, Row, Row Your Boat

  • dezzie86

    Sono d’accordo su tutto, tranne sulla recitazione che in questo episodio ho trovato convincente, soprattutto nell’attore che interpreta Lincoln.
    Finale veramente assurdo, pensavo che chiudessero il mistero ma praticamente ci siamo visti 8 puntate PER NIENTE. Perchè per Emmet la Fonte è così importante? Cosa sa e chi è precisamente Kurt? Per chi lavorava la sua fidanzata? Che cosa sono i marchi? Gli indigeni erano angeli? Che cos’ha veramente trovato Emmet? Come ci sono arrivati i filmati? BHO.

     
  • Ary

    Infatti sono tantissime le domande rimaste senza una risposta, probabilmente perchè durante la realizzazione davano per scontato che lo show sarebbe stato rinnovato. Suppongo che rimarremo senza sapere nulla, visto che al 99% non ci sarà la seconda stagione!

     
  • Gianna

    A me la serie non è dispiaciuta, anche se mi aspettavo di più. Quando è terminato l’episodio mi sono precipitata al computer per verificare che fosse l’ultima puntata! Un finale che apre la strada alla seconda stagione sicuramente. Troppi i dubbi rimasti insoluti (Kurt che pregava in latino, la figlia di EMilio, Il marchio sulla nuca di Kate) e la Boiuna che non permette loro di uscire dal fiume. Mi auguro un proseguimento.

     
  • Ale

    The river in queste 8 puntate è stato a mio parere un buon prodotto che non è riuscito a decollare. Parliamoci chiaro ,come serie è stata bruttina, con puntata al limite del trash,ma comunque si faceva guardare volentieri.Tra le tante serie trash e brutte che ci sono in giro questa era una spanna sopra. L’importante di queste serie e guardarle con la consapevolezza che è una cavolata, e in questo modo si riescono a vedere molto più volentieri. Io spero comunque nel rinnovo.
    Considerazione finale: certo questi americani non sono mai contenti! Le serie brutte non le guardano,le serie belle non le guardano(awake) si sono infognati con le solite cavolate da anni!!

     
  • elisa

    a me sinceramente the river è piaciuto,cosi come Lost che adoravo. hanno un difetto che più degli altri mi dà fastidio: il fatto che sembrano finiti in fretta. come se fino a un tot di puntate tutto ok,e poi improvvisamente avessero messo un’accozzaglia di roba tutta insieme per farlo finire in quelle 8 puntate. idem in Lost. le prime stagioni le adoravo,andavano “calme”,poi verso la fine si è velocizzato tutto e arrivata all’ultimo episodio mi son detta”…. e quindi???”. creano queste belle serie e poi la fanno finire alla cavolo,facendoti rimanere più con domande che con risposte.peccato.

     
  • Aragorn86 L'autore dell'articolo

    Sì, che le due serie abbiano subito una velocizzazione alla fine è innegabile, però secondo me va fatta anche una distinzione: in Lost la velocizzazione può non essere piaciuta, ma secondo me forse era necessaria dopo che si erano accorti che la “calma” delle prime tre stagioni stava portando ad un forte calo degli ascolti (poi anche io preferisco le prime tre comunque). 🙂
    In The River, invece, è stata dettata probabilmente dal mancato rinnovo della serie, che ha spinto a chiudere in fretta tutto quanto (lasciando comunque il finale aperto). Il problema è che almeno in Lost hanno accelerato perché comunque avevano tantissimo materiale da raccontare; The River, invece, nonostante l’ottima idea e le buone premesse, ne aveva molto poco secondo me e non gestito proprio alla perfezione. Un’occasione mancata, insomma.

     
  • alec

    HO visto la serie. Il primo episodio mi aveva colpito molto ma l’interesse è andato scemando via via che passavano le puntate.Inizialmente dicevo: ma come hanno fatto a chiudere una serie così bella e diversa dal solito. Ebbene; all’ultima puntata sono convinto che non hanno fatto bene MA PIU’ CHE BENE a chiudere sta roba…
    Mano a mano che si andava avanti i racconti e le cose assumevano un aspetto splatter e senza senso