The Killing – 2×07 Keylela 3


The Killing - 2x07 KeylelaLa ricerca di risposte si fa labirinto. Corridoi, porte, indizi, figure misteriose che appaiono e scompaiono. Leggenda dice che Keylela alla fine si era spinta troppo oltre, così come ora i nostri protagonisti. Ed ecco che d’improvviso la ricerca si trasforma in fuga disperata, difficile per alcuni, ormai forse impossibile per altri.

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“Anything can happen on this land, detective. You’ve been warned.”

The Killing - 2x07 KeylelaUna domanda sorge spontanea alla fine di questo episodio: cosa diavolo è successo a Veena Sud, la showrunner di The Killing? Ha cambiato team di sceneggiatori? Si è fatta un corso accelerato di scrittura durante l’inverno? Il modo puntuale e perfetto con cui quest’anno sta gestendo misteri, indizi, rivelazioni e colpi di scena, niente ha a che vedere con il modo confusionario, frammentario e a tratti sconclusionato con cui invece l’abbiamo vista condurre spesso il materiale narrativo l’anno scorso. Questo Keylela è un ulteriore tassello in una stagione che sta sorprendendo per il modo con cui vengono portati avanti storia e personaggi, costruendo un progressivo crescendo che già al giro di boa del settimo episodio assesta i suoi buoni e drammatici colpi.

The Killing - 2x07 KeylelaCerto, è vero che, al di là dell’indagine, i punti di forza di The Killing sono stati sempre le atmosfere di angoscia e di disperazione, tra l’altro sempre ben veicolate dalla colonna sonora in perfetto “David Lynch style” (Twin Peaks docet) e da una fotografia cupa e opprimente, ma il senso di ansia e di soffocamento che lentamente cresce per tutto questo episodio davvero non l’abbiamo mai visto in questa serie. La ricerca di risposte, che qui si fa labirintica, tra le strade piovose di Seattle, i boschi selvaggi e senza sentieri della riserva (tra totem e strane tombe), i corridoi e le porte del casinò, finisce per intrappolare e mettere all’angolo i personaggi, anche i meno coinvolti (al momento): Terry e la sua solitudine senza uscita, Stan alle prese con i disperati tentativi di mantenere l’attenzione dei media su Rosie, Linden in fuga con il figlio (ma quanto durerà?), Holder incastrato in un luogo selvaggio e senza legge.

The Killing - 2x07 KeylelaIn tutto questo, c’è solo Rosie a dare respiro a questo senso di oppressione, con le sue farfalle e quell’aspirazione alla libertà che la caratterizzava, anche lei a quanto pare soffocata da quell’ambiente pieno di bugie, disperazione e risentimento. Ecco, un ulteriore pregio di questa stagione è proprio Rosie, la vittima di tutto. In passato le informazioni su di lei e la sua vita fungevano semplicemente da indizi per i sospettati, procurando un sostanziale disinteresse per le sorti della ragazza e lasciando che il fascino della serie si fermasse al gioco alla Cluedo del “chi è stato, con quale arma e in quale luogo“. Ciò che in realtà sta venendo a galla in questa stagione non solo aiuta il plot dell’indagine in sé, ma serve anche a dare un’immagine sempre più a tutto tondo di Rosie stessa, rendendo così anche lei “personaggio”, parte integrante della storia verso cui provare persino empatia.

The Killing - 2x07 KeylelaRosie in questo episodio diventa la Keylela della leggenda narrata da Roberta, il capo della riserva indiana. Capiamo che la ragazza è stata uccisa non per motivi personali, ma perché ha visto qualcosa che non doveva vedere, è stata testimone di un fatto o ha scoperto nella riserva qualcosa che doveva rimanere sepolta. Quanto oltre si era spinta la ragazza? L’insistenza sulle tombe del cimitero potrebbe portarci effettivamente a un nuovo cadavere. Che sia di un poliziotto (spiegherebbe il collegamento con il tenente che vuole affossare le indagini)? O, ipotesi azzardata, Rosie ha trovato lì il corpo del suo vero padre? O, ancora peggio, nella riserva c’è qualcosa (o qualcuno) collegato al precedente caso (per quanto ne sappiamo, ancora irrisolto) cui ha lavorato Linden? Sta di fatto che, qualunque cosa Rosie abbia visto lì, è il “movente” che l’ha condotta alla morte.

Nell’episodio ritroviamo però ancora una volta Sterling, l’amica della ragazza, questa volta impegnata in un “intimo” dialogo con Stan: il ritirarla fuori ogni tanto è casuale o lei (e Jasper) hanno ancora molto da raccontare? Il suo dire che Rosie le sembrava felice (e noi sappiamo che non lo era) era sincero o la ragazza sta consapevolmente mentendo?

The Killing - 2x07 KeylelaVeniamo però al punto focale di questo episodio, cioè Holder: il brusco colpo di scena del finale lascia incerta la sorte del nostro co-protagonista. Nel caso in cui sia morto, si sarebbe rivelata una mossa sì coraggiosa della Sud (accusata spesso proprio del contrario), ma potenzialmente suicida (visti gli ascolti già non brillanti). Inutile dire che Holder è uno dei personaggi più amati (se non il più amato) dell’intero cast e la sua dipartita taglierebbe anche a metà il bel percorso di avvicinamento tra lui e Linden, che anche in questo episodio ha fatto dei piccoli passi avanti. La scena “familiare” di inizio puntata contribuisce a costruire un rapporto di sincero affetto che lentamente si sta delineando tra i due, con una Linden che tra l’altro regala uno dei suoi pochi sorrisi (talmente rari da poter essere inseriti tra i colpi di scena della serie). Holder costituisce il perfetto contrappunto per la nostra protagonista, non solo per il modo più scorretto di compiere le indagini (ne abbiamo un altro esempio in questo episodio), ma anche come sfogo per lei, che un’altra volta si tira indietro al momento di parlare dei suoi problemi, ma è chiaro come lentamente si stia aprendo a qualcuno di cui ha deciso di fidarsi.

Ripartire da zero nella costruzione di un nuovo percorso di “apertura al prossimo” per una persona così fredda e chiusa come Linden potrebbe richiedere troppo tempo e si rischierebbe un’involuzione del personaggio. Del resto già Linden è la figura di anti-eroe per eccellenza: come ci dimostra qui, sa quali sono le sue debolezze, conosce i propri demoni, sa di aver commesso errori, eppure proprio non le riesce di rimediare, anzi, continua imperterrita a ripeterli. Certo, questo dona di fatto una tenerezza e una compassione di fondo al personaggio, che Mireille Enos è brava a comunicare, anche in quei deboli sorrisi così raramente mostrati. La sua profonda umanità emerge benissimo nelle scene finali tra lei e il figlio, strazianti per certi versi anche solo in quel “I’m sorry” più volte ripetuto in macchina.

The Killing - 2x07 KeylelaCompito di questa seconda parte di stagione sarà non solo chiudere la storyline dell’omicidio di Rosie (il cui assassino, ci è stato detto, verrà svelato entro il season finale), ma anche porre le basi per il prosieguo della serie. Certo, gli ascolti per ora non stanno premiando The Killing, il cui futuro è quantomai incerto. I ratings sembravano aver arginato l’atteso drastico calo dovuto al discusso finale della prima stagione, che ha attirato tanto (ed eccessivo) odio nei confronti della serie, ma adesso la moria di spettatori inizia a farsi pesante: forse è colpa anche dell’inizio della stagione estiva cinematografica americana, che la domenica ormai attira molte persone (soprattutto giovani) nel buio delle sale, o anche della concorrenza spietata del finale di serie di Desperate Housewives e di un fenomeno in costante crescita come Game of Thrones. Sarebbe davvero un peccato, vista le potenzialità che ahimé solo ora la serie sta davvero esprimendo. Per molti è troppo tardi. Noi non possiamo che dire: ripensateci.

Voto: 8+

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3 commenti su “The Killing – 2×07 Keylela

  • dezzie86

    Altra ottima puntata, Holder lo vedo messo male, anche se non penso gli succeda qualcosa di veramente grave.
    Il coinvolgimento degli indiani è interessante, ma davvero ancora non riesco a capacitarmi di cosa possa essere stata testimone Rosie di così sconvolgente.

     
  • Aragorn86 L'autore dell'articolo

    Speriamo per Holder… io già mi immaginavo l’improbabile love story Linden/Holder… 😀 😀 😀
    Comunque non so come funzionano le cose in America e che grado di indipendenza hanno le riserve indiane, ma se davvero hanno una sorta di loro giurisdizione indipendente, potrebbero allora essere in combutta con qualcuno (sindaco uscente? Il tenente della polizia? I polacchi?) e aver utilizzato il loro territorio per nascondere e occultare qualcosa. A me l’insistenza, anche della regia, su quelle tombe che Linden trova nella riserva non me la racconta giusta.

     
  • xfaith84

    comunque è una giurisdizione un po’ troppo indipendente così, no? che se ne freghino così altamente mi fa pensare che siano in combutta con qualcuno ai piani alti della polizia… va bene che vivono in una riserva, ma non per questo possono picchiare a sangue (o far fuori? no eh) chiunque vogliano!