True Blood – 5×02 Authority Always Wins 5


True Blood - 5x02 Authority Always WinsL’abbiamo sentita nominare più volte, questa Authority, ma all’atto pratico è sempre stata da noi identificata solo con una dei suoi protagonisti, Nan Flanagan, e sappiamo tutti com’è andata a finire. Era dunque inevitabile che questa stagione ci mostrasse davvero cosa si nasconde dietro questa istituzione e, diciamolo, non c’è nulla per cui rimanere delusi. 


Tuttavia, la puntata non si concentra solo sull’Authority: come da tradizione, True Blood ci mostra esattamente cosa stanno facendo tutti i personaggi, e guai a lasciarli a casa una puntata che sia una.
True Blood - 5x02 Authority Always WinsLa storyline legata ai licantropi vede coinvolti ovviamente Sam, Luna e Alcide ed è inutile dire che al momento si configura come la parte più noiosa di sempre. Passi per Alcide che non vuole diventare capobranco, ma la litigata della coppietta random? Per quanto mi scocci dirlo (non sapete quanto) Sam ha sacrificato se stesso per salvare compagna e figlia al seguito, magari si sarebbe meritato un trattamento diverso dal Fu*k You riservatogli da quella psicolabile di Luna. Del resto poco importa: la previsione di Sam è azzeccata e la piccola Emma si ritrova trasformata in un lupacchiotto con tanto di pigiama. Si potrebbe facilmente prevedere una lotta all’ultimo sangue tra Luna e la nonna, e forse persino un ritorno di Alcide nel branco per garantire un passaggio sicuro ad Emma, ma è chiaramente troppo presto per dirlo.

I will never forgive either of you

True Blood - 5x02 Authority Always WinsQuando dico che nella puntata non si risparmia il minutaggio a nessuno, ovviamente mi riferisco anche a lei: la frase sopra riportata è l’unica che esce dalla bocca di Tara in due puntate, perché per il resto non fa altro che dedicarsi all’attività preferita di Bon Temps, cioè distruggere casa Stackhouse. Il giudizio sulla sua parte non è univoco: da un lato è comprensibile che una che ha sempre odiato i vampiri (e ricordiamo che l’unico da cui fosse stata attratta si era rivelato quel grande psicopatico di Franklin Mott) non reagisca proprio bene nello scoprire di essere diventata una di loro – e qui trova giustificazione l’ottima scena in cui perde il controllo dopo essere saltata addosso a Lafayette perché capisce che il primo istinto l’ha portata ad attaccarlo; dall’altro… beh, parliamo di Tara. E parliamo anche del fatto che la protagonista della serie è stata relegata a farle da babysitter per l’intera puntata, quindi spero vivamente che la questione si concluda al più presto (dubito che ci ascolti, ma Lafayette! Siamo tutti con te!), o che Tara se ne faccia una ragione e che sfrutti questa occasione per diventare un personaggio con uno straccio di spessore.

I will always be a Christian first and a vampire second

Il Reverendo Newlin era un altro candidato a non prendere benissimo il fatto di essere stato trasformato in un vampiro, ma a quanto pare ha fatto pace con la questione abbastanza in fretta; è curioso infatti come non si crei alcun tipo di problema a dichiarare in tv la sua nuova natura, ma non riesca a fare lo stesso con la sua omosessualità (segno dei tempi, ahimé, che un cristiano possa dirsi vampiro ma che si senta ancora costretto a mentire sul suo orientamento sessuale). Ad ogni modo, tolto l’allegro ma abbastanza inutile siparietto con Jessica  (“Fang boner and… real boner”), per il momento non ha ancora granché da dire, se non forse l’essersi tirato dietro le ire dei fang-haters che prima lo vedevano come un punto di riferimento e ora come un traditore.

True Blood - 5x02 Authority Always WinsCon Tara e Newlin viene introdotto il tema dei detrattori di vampiri che finiscono col diventare tali e non è un caso che ci venga presentata una terza declinazione sul tema con il flashback di Pam.
Ora, chiariamo subito questo: qualunque cosa dia a Pam più minutaggio è sempre ben accetta, soprattutto se ce la mostra come tenutaria di un bordello intenta a nutrirsi di granchio e Campari (e soprattutto se ci mostra anche Eric che si lecca le dita con tutta quell’eleganza); ma non so se sia stata una buona scelta infilarla in una puntata già così densa di argomenti. Comunque, proprio perché è Pam e soprattutto perché con la frase “God damn them” ci fa capire subito da che parte stesse prima di incontrare il suo Maker, lo spazio dedicatole è cosa buona e giusta e anzi mi auguro che finalmente (tra i flashback e il suo ruolo di Creatrice di Tara) si prenda sempre più spazio, fino a cancellare Sam dalla trama.

Dato che le storyline in questa serie si moltiplicano come i licantropi nella Louisiana, dedicherò solo due parole a Jason/Hoyt e a Terry/Arlene, seppur per motivi diversi. Se i primi, infatti, sono ancora presi in uno stallo da “Bubba scusa”/ “Eh ma tu ti sei fatto la mia ragazza” (e va bene, è realistico, ma forse sarebbe anche ora di finirla qui), i secondi preannunciano degli svolgimenti potenzialmente interessanti, ma fino ad ora privi di grandi dettagli. Aspettiamo quindi prossimi sviluppi, sperando che si tratti di qualcosa di ben diverso dalla vicenda “Baby Not Yours” dell’anno scorso.

The first. The Last. The Eternal.

Arriviamo finalmente alla parte migliore dell’episodio. Come sostenevo già a più riprese l’anno scorso, quando True Blood la butta in politica fa sempre la scelta giusta; in questo caso, poi, l’introduzione di una tematica religiosa con tanto di riferimenti e paralleli al nostro vero mondo colpisce nel segno e ci consegna una macchinazione che fa già presagire non pochi conflitti all’interno del mondo vampiro.

True Blood - 5x02 Authority Always WinsBill e Eric vengono catturati perché, avendo ucciso Nan Flanagan e tentato successivamente di scappare con Nora, sono sospettati di essere dei Sanguinisti che, seguendo alla lettera la vera Bibbia (quella che identifica Dio con un vampiro e la razza umana come mero alimento), vogliono abbattere ogni progetto di integrazione a favore della sottomissione dei figli di Adamo ed Eva a quelli di Lilith. Già, perché non paghi di fornirci una trama politica che si preannuncia tutt’altro che serena, quest’anno Alan Ball e soci ci regalano anche un po’ di sana mitologia ed ecco che spunta questa vera prima donna. Come Santa Wikipedia insegna, Lilith, ai tempi della Mesopotamia, era considerata un demone foriero di morte, ma è il suo ruolo nella religione ebraica ad essere particolarmente interessante: infatti sarebbe stata la prima moglie di Adamo, fuggita dall’Eden in quanto non disposta a sottomettersi all’uomo. Le sue evoluzioni successive e le lunghe storie di tradizione ne danno diverse interpretazioni, ma ciò che conta è senza alcun dubbio la sua natura demoniaca, eversiva e rivoluzionaria.

True Blood - 5x02 Authority Always WinsL’aspetto importante è che persino all’interno dell’Authority (comprendente anche un bambino, che ovviamente per contrasto avrà almeno un migliaio di anni) non sembra esserci una grande comunione d’intenti: non solo il disaccordo su cosa fare dei prigionieri, ma soprattutto il rituale dedicato a Lilith risulta persino troppo “sentito” per delle persone che non credono al significato letterale di frasi come “And their flesh shall nourish yours. Their blood shall flow within you. For as the beetle nourishes the lark, so shall human nourish vampire.”
Per ora Bill e Eric (che ormai sono così cicci da cercare di salvarsi la vita reciprocamente) hanno guadagnato un po’ di libertà usando Russell Edgington come moneta di scambio; ma non credo ci sarà da stare molto tranquilli. Roman appare già come un personaggio più complicato del previsto e anche Salomè (una dignitosissima Valentina Cervi) darà del filo da torcere a Fuckup One e Fuckup Two.

L’episodio si divide quindi tra parti appassionanti e storyline sempre al limite dello sbadiglio, però devo dire che – forse complice una sezione davvero buona come quella dell’Authority – la puntata scorre via discretamente bene e soprattutto getta delle ottime basi per questa stagione (insieme al finale che ci mostra Russell Edgington in convalescenza).

Voto: 7 ½

Note:
– c’è un’evidente intento nel sottolineare le capacità telepatiche di Sookie: con Lafayette, al negozio anti-vampiri, nel flashback della puntata scorsa con Tara. Dobbiamo aspettarci un ritorno delle fate?
– Hoyt non può dire le parolacce in casa, ma la signora Fortenberry non le manda certo a dire. E noi la amiamo anche per questo.
– le torture sono famose anche tra i vampiri e credo che non sia casuale il parallelo tra i raggi UV e la luce costantemente accesa, il cui utilizzo viene denunciato in parecchie strutture come “metodo” per far parlare i detenuti.
Best Line Ever: “Do something” “I am. I’m laughing”. Grazie, Pam.

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Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.


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5 commenti su “True Blood – 5×02 Authority Always Wins

  • Anto H.

    Bella recensione come sempre, Fede.
    Ma sei riuscita a confondermi le idee sui Sanguinsti!: da quel che ho capito io da una parte c’è l’Authorty e dall’altra i Sanguinisti!
    L’Authority vuole sottomettere gli uomini a semplice pasto, mentre i Sanguinisti vogliono l’integrazione.
    Sbaglio io?

     
    • xfaith84 L'autore dell'articolo

      eh no, è il contrario: l’authority vuole l’integrazione (ti ricordi tutti gli sbattimenti di nan flanagan?) e i sanguinisti seguono alla lettera la bibbia dei vampiri. E’ stato comunque abbastanza un casino, ed è per quello che sostengo che all’interno dell’authority non tutti la pensino così.

      In ogni caso, questo è un pezzo di dialogo che fa capire la posizione ufficiale dell’authority
      “Every vampire on this council has committed our careers, our lives, our destinies, to mainstreaming. Coexistence with humans is not an option. It is a necessity. It is merciful. […..] Any threat to mainstreaming is a threat to us”

       
      • Anto H.

        Mi sono rivista ora l’interrogatorio di Beeeel: era quello ad avermi tratto in inganno, per cui ho seguito al contrario tutto l’episodio.
        E’ solo che a me l’Authority vista sotto il nuovo punto di vista Meloniano/sacerdotale la fa sembrare meno corporation come me l’ero immaginata ma più da pazzi esaltati veneratori di Lilitha.
        Vediamo i prossimi episodi che si inventano.
        La cosa che mi secca è che Russel ha ucciso il magister che non è stato rimpiazzato.

         
  • xfaith84 L'autore dell'articolo

    ma infatti è quello che mi ha lasciato il dubbio sulla coerenza interna all’authority. diciamo che tutti credono nella bibbia, ma c’è chi crede più al significato letterale (i sanguinisti) e chi invece la prende per quello che è e capisce che c’è bisogno di integrazione. e infatti era per quello che volevano russell morto, perché aveva ammazzato il giornalista in diretta dichiarando la supremazia o giù di lì dei vampiri.
    il magister in effetti manca, comunque è meno importante dell’authority se non ho capito male

     
  • Anto H.

    Ho rivisto da poco su Youtube degli spezzoni di vecchi episodi con in mezzo il magister: mi ero fatta un’idea diversissima dell’authority, una diversa gerarchia. Nel senso: ci sarà stato un magister in ogni area o uno in ogni stato? Sembrava che contasse di più, ma una volta eliminato il suo personaggio, sparito il ruolo. Mi stupisce a questo punto che abbiano sostituito Nan!
    Comunque, aspettiamo l’evolversi degli eventi e vediamo cosa ci dicono di più.
    PS: a morte quella vecchia nel consiglio…