True Blood – 5×07 In The Beginning 7


True Blood - 5x07 In The BeginningC’è un senso di morte e allo stesso tempo di malinconia che pervade Bon Temps, dove tutto è sempre più oscuro e votato al male, dove i sorrisi sono solo un ricordo del passato e l’odio è radicato in un presente nefasto. Il futuro? Non promette davvero nulla di buono.

Puntata interlocutoria questa In the Beginning, che tira le fila dei recenti fuochi d’artificio, approfondisce tematiche e personaggi e si lascia andare a qualche intermezzo nostalgico che sembra già preparare al grande addio di Alan Ball, che forse proprio per questo potrebbe offrirci finalmente un season finale degno di True Blood.

True Blood - 5x07 In The BeginningNe è un perfetto esempio il filmino del matrimonio che Arlene guarda in una sequenza molto toccante e che riporta alla mente una Bon Temps felice, in cui Russell era ancora sepolto vivo, Tara aveva levato le tende e quella porta sfiga di Sookie era in un altro mondo. Congiunzione astrale più favorevole non poteva esserci; peccato che poi, uno dopo l’altro, siano tornati tutti e tre, e ora quell’immagine di serenità cozza terribilmente con la tetra atmosfera del presente, con l’odio, la rabbia e il male che sembra stiano ormai divorando un protagonista dopo l’altro. Non è però l’unico esempio di contrasto che abbiamo nell’episodio: il matrimonio della famigliola felice che sfocia subito dopo in un’orgia di sangue, l’apparizione demoniaca di Lilith e quella celestiale di Godric, il Male che serpeggia tra le vie affollate della città e la luce di Sookie che progressivamente va spegnendosi, il bacio d’amore di Jessica che nasconde però tracce di sangue.

True Blood - 5x07 In The BeginningTutto l’episodio è imperniato di questi giochi di contrasti, come a simboleggiare un passaggio di testimone dal Bene al Male e la definitiva vittoria del Lato Oscuro in quasi tutti i personaggi. Non c’è la grottesca malvagità di Maryann o la sarcastica efferatezza di Russell: stavolta, pur sempre nel trashume generale, si fa sul serio e, si sa, quando True Blood decide di fare sul serio (si veda la morte di Godric), riesce a dare il meglio di sé. E così, seppur “di transizione”, questo diventa comunque un altro ottimo episodio di una sempre migliore stagione, che, scommettiamo, Alan Ball utilizzerà per dare anche la SUA conclusione ai personaggi, prima che Mark Hudis dia loro nuova vita e nuove avventure.

True Blood - 5x07 In The BeginningL’unica cosa che stona è forse un’eccessiva accelerazione degli eventi nella trama principale legata a Russell e all’Autorità. Nel giro di 50 minuti si passa dalla morte improvvisa di Roman, ad un Russell che torna già indisturbato a giganteggiare, fino all’apparizione di Lilith in persona. Tutto un po’ troppo sbrigativo, sopratutto per una trama che finora aveva avuto una gestione perfetta delle tempistiche. Certo, è pur vero che la stessa morte di Roman rientra nel simbolico passaggio di consegne dal Bene al Male, che vede ora prevalere, in attesa della rivalsa di Russell (perché qualcosa in mente Mr. Edgington ce l’ha sicuro), una Valentina Cervi che tiene banco alla grande anche senza essere “spalla” di nessuno. Salomè è del resto simbolo vivente del fascino del Male, ma anche della sua perversione e della sua forza distruttiva.

True Blood - 5x07 In The BeginningDicevamo in altre recensioni che questa era una stagione incentrata sul cambiamento. E cose produce in una società lo “spettro” del mutamento? Il Fanatismo, il cieco rifiuto, la paura. Se c’è una cosa di cui l’essere umano ha terrore è proprio il cambiamento, il diverso, ciò che egli potrebbe diventare. Newlin e Hoyt, i due frustrati per eccellenza, i due che per primi rifiutano ciò che sono, decidono di rispondere alla loro inadeguatezza con l’odio per il diverso, dando la colpa all'”altro” invece di ammettere di essere loro stessi la causa del proprio fallimento. La stessa cecità la ritroviamo in Jason che, pur conoscendo bene Jessica, non riesce a vederla diversa dai vampiri che hanno ucciso i suoi genitori, perché del resto, in assenza del vero colpevole, ci deve essere qualcuno su cui dover scaricare la responsabilità.

True Blood - 5x07 In The BeginningEd ecco il male manifestarsi agli occhi dei presenti, ma solo attraverso una droga, perché la stessa essenza del Male è come un allucinogeno. Mai con tanta inquietudine Alan Ball ha guardato alla religione come vero e proprio “oppio dei popoli“, una droga che abbatte la razionalità, che ti fa vedere ciò che vuoi e che lascia spazio solo a deliri e a ipocrisie. Non a caso, l’unico personaggio che in questo momento appare connotato positivamente è Eric, conosciuto fin dall’inizio come il più egoista, cattivo, menefreghista del pianeta, ma alla fine l’unico capace di “vedere” perché non così debole da cedere all’appiglio di una Fede per sopravvivere.

True Blood - 5x07 In The BeginningViceversa, vittima di questo rifiuto del diverso finiscono per essere i diversi stessi, costretti a rifiutare il proprio essere perché responsabile della loro emarginazione: il dialogo amaro tra Sookie e Sam è un’altra perla di questo episodio. Con la decisione di perdere la propria luce in nome di una normalità umana (che non ha niente di illuminante, sembra suggerirci Ball), Sookie vuole cancellare non solo la propria diversità, ma la propria unicità. Lo stesso accade al branco di licantropi, decisi, per volontà del loro capo, ad unirsi al Male e a rifiutare se stessi pur di avere un posto nel mondo che non sia quello di mostruosità soprannaturali da abolire.

True Blood - 5x07 In The BeginningCerto, True Blood continua ad avere storie frammentarie, alcune più interessanti, altre meno, ma ormai criticare questo aspetto è pressoché inutile: tale è la struttura della serie, prendere o lasciare. Nell’ambito però di questa più o meno apprezzabile organizzazione narrativa, il lavoro fatto quest’anno è per il momento quanto di più egregio si sia mai prodotto. Non si può negare ovviamente un Alcide che continua ad avere uno spessore che rasenta la nullità, sebbene la sua essenza da personaggio “buono” salverà probabilmente il branco dall’alleanza con Russell Edgington, o la debolezza della storyline di Lafayette, forse la peggiore quest’anno. Bisogna però dare atto di come molte di queste storie “separate” si inseriscano comunque in un orizzonte tematico e metaforico simile: prendiamo Tara e Pam, la prima ancora troppo spaventata per accettare il cambiamento (cioè il manifestarsi di “nuovi” sentimenti), la seconda troppo ancorata al passato (la madre) per staccarsene e accettare finalmente la sua natura.

E poi c’è Terry Bellefleur: un uomo che ha provato a cambiare, ma che è rimasto vittima del suo passato; un uomo sconfitto e disperato che può solo tentare il suicidio, con alle spalle Il Male che si prende gioco di lui. Immagine più cinica della condizione umana non poteva esserci. Caro Alan Ball, va bene che tra cinque episodi molli tutto, però almeno lasciaci un po’ di speranza.

Voto: 8+

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7 commenti su “True Blood – 5×07 In The Beginning

  • xfaith84

    complimenti per la bellissima recensione, son d’accordo praticamente su tutto.
    l’unica cosa è che io non ho mai apprezzato il fantasma di godric, mi rendo conto che qui abbia se non altro una valenza drammaturgica importante, ma proprio non riesco a vederlo senza provare fastidio XD

    sulla questione “frammentarietà della trama” è vero, ormai non si dovrebbe manco più dirlo, ma quanto ci stava male il segmento brevissimo di terry? sembrava proprio dire “scusate, anche lui ha bisogno dei suoi 3 minuti a puntata se no alan ball ci picchia” XD

    e per favore, qualcuno dica a sam di controllare i suoi istinti in pubblico, che quando rotolava per terra era ridicolo!

     
  • Paolo

    Complimenti per la recensione.
    Non so perchè ma sono bastati il segmento di Terry e quelle poche scene riservate a Lafayette per farmi annoiare…devo dire che quest’episodio mi è sembrato un pò più pesante degli altri, e un pò al di sotto dei precedenti, malgrado ciò mi è piaciuto.
    Particolare la parte dell’ “allegra combriccola” di vampiri,certo la storyline ha avuto un’accelerazione quasi esagerta,ma ci può stare,perchè se vogliamo avere risposte e progresso nella trama serve velocità(anche se non credo che la storia del ritorno di Russel finisca questa stagione).La comparsa del fantasma di Godric è stata fantastica,perchè mette in evidenza la vera natura di Eric.


    xfaith84:

    e per favore, qualcuno dica a sam di controllare i suoi istinti in pubblico, che quando rotolava per terra era ridicolo!

    Quoto in pieno XD
    P.S.: ma solo a me Hoyt comincia a dar fastidio???

     
  • xfaith84

    Hoyt E’ il fastidio
    prima stava con jessica, poi ha cominciato a darle del mostro, poi se l’è presa con Jason (e ok, non è carino se il tuo migliore amico si fa la tua ex, va bene, ma era necessario tirarla così per le lunghe?!)
    e ora? prima fa il fangbanger vestito da deficiente e ora fa il fang-hater?! e domani?! questo è psicolabile…

     
  • Anto H.

    Solo ora comincia a darti fastidio?
    E’ come un brufolo sul didietro!!!!!
    Sam che si rotolava sul pavimento non voleva visto.
    A parte ciò, a me la puntata è piaciuta, Russel è stato superbo e mi è piaciuto per la prima volta: poi con Newlin come (sotto) spalla!!!
    La visione di Lilith potevano però risparmiarcela, come l’ennesima visione di Godric, che comunque non è detto sia un “fantasma”, ma anche solo la coscienza di Eric che gli parla!

     
  • xfaith84

    sìsì ma fantasma o proiezione dell’inconscio, per me è orrendo lo stesso! XD
    comunque fantastica la scena “bere il suo sanague? lei era un vampiro, noi siamo vampiri… non dovrebbe farci niente”
    due secondo dopo: fattissimi in giro per le strade tipo carnevale di rio XD

     
  • Aragorn86 L'autore dell'articolo

    Vabbè, Hoyt è appunto il classico frustrato che invece di farsi un esame di coscienza, scarica la frustrazione sul resto del mondo (qualcuno ha detto Tara?)!
    A me tutto sommato la storyline di Terry piace, è quella di Lafayette (personaggio che non ho mai troppo amato) a risultarmi proprio insignificante!

    Ma perché tutto questo astio nei confronti Godric? 🙁 Era un po’ invasato (come tutti del resto lì in mezzo), però a me non è mai dispiaciuto 🙂

     
  • xfaith84

    no ma io non ho astio nei confronti di Godric personaggio eh! Anzi, mi era piaciuto moltissimo! E’ che dopo che è morto-morto, non mi è mai piaciuto quando ha cominciato ad apparire come fantasma/proiezione a Eric e rivederlo qui tutto shiny e smarmellato mi ha riportato a vecchi ricordi non molto apprezzati eheheh =)