True Blood – 5×11 Sunset


True Blood - 5x11 SunsetOnly one can lead us. I choose you.
Se vi è parso di sentire queste parole e di intenderle come rivolte davvero a voi, non vi allarmate. Non è il caldo africano di questi giorni a farvi avere le allucinazioni, e nemmeno un delirio di onnipotenza che tenevate nascosto in un cassetto e che è esploso tutto insieme. 

E’ molto più probabile che quella buontempona di Lilith abbia deciso di farvi sentire gli Unici Eletti e Scelti dalla Divinità Che Più Nuda e Vampira Non Si Può.
Ha scelto voi, sì, insieme a qualche altro migliaio di persone.

True Blood - 5x11 SunsetForse è questa la vera novità introdotta dall’episodio Sunset, tutt’altro che indimenticabile e non particolarmente degno di occupare il posto di “penultimo della stagione”: fino ad ora Bill e compagnia ci sono sembrati degli invasati, ma la veridicità della parola di Lilith non era mai stata davvero testata, tanto più che la scelta del Re della Louisiana come “vera guida dei Sanguinisti” sembrava anche avere un senso, all’inizio della puntata.
Poi si scopre che Lilith ci sta provando un po’ con tutti, e allora la questione si fa più complessa: cosa vuole questa divinità sanguinolenta? Qual è il suo scopo?
Quello che sappiamo è ridotto a pochissimo: il suo sangue induce comportamenti da vampiro-old-style e allucinazioni splatter, come la morte di Godric; il rimbecillimento di tutti i membri della Authority (sì, anche Eric e Nora, ma ci arriverò tra un po’) è dovuto anche alla “sindrome del nido”, come spiega abilmente Pam, cioè quando i vampiri vivono tra di loro e si cibano del loro stesso sangue. Non è una valida scusa per la demenza di Bill, me ne rendo conto, ma per ora non sappiamo altro, se non che l’Authority verrà distrutta molto presto dall’interno. Del resto, noi che la guardiamo da qualche puntata ne avevamo già intuito le sorti.

“Do you think I’m and idiot?” – quando il potere dà alla testa.

All’inizio di questa stagione l’evidente pezzo forte è stato proprio quello di mostrarci questa istituzione, mai approfondita prima, che ha messo in evidenza quanto di più interessante True Blood sia stata in grado di offrire negli ultimi anni: politica, religione, burocrazie e ipocrisie che governano una società a tutti gli effetti integrata nel mondo umano da qualche decennio.
Eppure, nell’arco di poche puntate – direi dalla morte di Roman in poi – la vicenda ha subito una virata inaspettata, portando l’elemento religioso ad essere l’unico predominante e a diventare puro e semplice fanatismo. Persino il ritorno di Russell ne ha patito delle conseguenze, lasciando che i suoi momenti migliori si verificassero nelle interazioni con Newlin – che per carità, sono divertenti, ma stiamo parlando di Russell Edgington, quello del tg, quello malefico e senza pietà, non quello che regala cuccioli e si limita a sterminare una confraternita.

True Blood - 5x11 SunsetL’attenzione è quasi tutta concentrata su Bill, che sembra diventato cattivo, anzi, cattivissimo: per dimostrarci tutta questa sua perfidia viene tirata in ballo Jessica (il cui ruolo in questa stagione è un enorme punto di domanda, ed è davvero un peccato) nei confronti della quale perde qualunque istinto paterno. Tutta la scena legata a Jason è servita solo a mettere delle immagini potenzialmente succosissime nei trailer – per chi se li fosse persi, si vedeva Stackhouse con la vampira nella fossa – ma soprattutto è servita per mostrare il cambiamento di Bill: il modo in cui tratta la sua creatura, prima costringendola a trasformare Jason e poi lanciandola da una parte all’altra della sala riunioni al grido “Io sono l’elettooooo!”, dovrebbe essere sufficiente indice del suo ormai totale e assoluto delirio. A meno che non ci dicano che nel sangue di Lilith c’è una qualche sostanza allucinogena, tutto questo non avrà mai una spiegazione sensata.

Ormai gli unici veri Sanguinisti sono Bill e Salomè: Kibwe è morto per mano di Compton (come ad avvertirci del possibile bagno di sangue del season finale), Rosalyn è al momento più presa dalla vendetta per la morte della sua progenie – lo sceriffo ucciso da Tara e usato da Pam come metodo per entrare nella sede dell’Authority e cercare il suo maker – mentre Nora ed Eric sono presi a fare altro.

God is a vampire.

Nella scorsa puntata la conversione di Eric era stata davvero un punto nebuloso: non avrebbe avuto senso farlo davvero convertire, ma come spiegare il suo cambiamento di posizione – addirittura il perdono di Russell – in pochissimi istanti, dato che fino a poco tempo prima si sarebbe fatto uccidere piuttosto che dire un solo “Praise Lilith”? E invece scopriamo proprio che sta mentendo, così come decide di farlo anche Nora, scioccata dall’ennesima morte di Godric e convinta dalle arti amatorie del suo big brother – non apro nemmeno la parentesi sull’inutilità della scena “Fratello, ho capito tutto, scappiamo via di qui che c’è ggggente pazza, ma prima una sveltina che non si sa mai quando ti torna utile”.

True Blood - 5x11 SunsetIl piano di Eric – intuito da un insospettabilmente sveglio Bill – prevede l’uccisione del Generale Cavanaugh, trait d’union per vent’anni tra l’Authority e le alte sfere politiche e militari umane, e una fantomatica “glamouring campaign” per far dimenticare a tutti il filmato della notte brava di Newlin e Russell alla confraternita. Spiace vedere come per il secondo anno consecutivo il personaggio di Eric sia stato completamente annientato: se l’anno scorso vagava per le campagne della Louisiana coprendosi i canini e chiedendo scusa del suo essere vampiro anche agli scoiattoli, quest’anno gli è toccata la parte di “sano di mente del gruppo”, di unico vampiro che “vede la luce”, fa strane facce pacifiche e scappa verso la salvezza con il Requiem di Mozart in sottofondo – e qui credo sia inevitabile dire che entrambe le scene che coinvolgono Eric e Nora vanno persino oltre l’imbarazzante.

Ke$ha: for or against?

True Blood - 5x11 SunsetQuando viene detto che una fata ha centinaia di anni e che “opera su più frequenze per volta” ci si può immaginare qualcuno con seri problemi di concentrazione, ma qui True Blood decide di dare il meglio del suo WTF e ci offre un personaggio completamente fuori di testa che, come da manuale, dopo essere stata sul punto di rivelare una grandissima verità su Warlow, si fa uccidere come una stordita portandosi il suo mistero nello spazio etereo. Non fraintendetemi: la scena Fata/Sookie è anche piuttosto divertente – soprattutto quando la prima dà praticamente della fangbanger seriale alla seconda – ma l’utilità del personaggio termina lì. Non scopriamo niente di più rispetto a prima e ci ritroviamo con un cliffhanger discutibile: Russell, dopato di sangue di fata, riesce finalmente a vedere tutti gli altri – che un po’ se lo meritano visto il pessimo “piano d’attacco” da loro ideato – e corre verso di loro.
Come pre-season-finale si è fatto decisamente di meglio in altri anni.

Altri personaggi di cui si è detto qualcosa che potrebbe tornare utile in futuro (o forse no).

Pam è meravigliosa ogni volta che apre bocca, ormai lo sappiamo. Anche quando dice che lei e le due baby-vamps si faranno le trecce insieme e noi sappiamo che le sta prendendo in giro, una parte di noi vorrebbe davvero farsi le trecce con lei. Il suo piano di finire all’Authority è riuscito, il suo “Who the fu*k is Luna?” è già leggenda e non vediamo l’ora del suo ricongiungimento con Eric: detto questo, se decidono davvero di farle avere una storia con Tara, come questa puntata sembrava preannunciare, gli sceneggiatori faranno la fine di Godric nelle mani di Lilith.
Maurella è incinta di Andy. Sì, si era già scoperto la volta scorsa, ma qui veniamo a sapere che quando tocchi il dito luminoso di qualcuno, e questo qualcuno non è E.T. ma una fata, hai fatto un giuramento dal quale non scappi più. Quanto ci scommettiamo che ci trascineremo questa storia fino al prossimo anno, toccando quindi l’enorme estensione di tre stagioni per una vicenda che puzza di inutilità da qui fino alla Louisiana?
– Luna e Sam bla bla bla topi bla bla si trasformano bla bla bla Emma! bla bla bla colazione di Bill bla bla Who the fu*k is Luna? (che è sempre bello da dire anche così, a caso, mentre si sta facendo altro).
– Alcide combatte baby-vamps ed è sempre uno spettacolo entusiasmante per gli occhi delle giovani donne.
I’m a bitch, not a snitch. Love it.

True Blood - 5x11 SunsetEcco quindi la solita molteplicità di storie che, come sempre, True Blood mette in scena.
Ci prepariamo ad un season finale sicuramente intricato e che, in maniera abbastanza prevedibile, non vedrà la conclusione di tutte le storyline.
La stagione risulta sicuramente migliore della precedente – non che si potesse fare di peggio – ma siamo ben lontani da quello che l’inizio di questa quinta faceva presagire.
Non resta che attendere l’ultima puntata e pregare Lilith che tutto questo acquisisca un minimo di senso.

Voto: 6/7

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Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.

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