Dexter – 7×07 Chemistry 2

La chimica è la scienza che studia la composizione della materia ed il suo comportamento in base a tale composizione. Quindi, di cos’è fatto Dexter? Dell’oscura materia del Dark Passenger o c’è qualcos’altro? Amore e desiderio di morte si intrecciano come non mai: Dex vs le due donne della sua vita.

Dexter a questo punto della sua storia si è fatto talmente vulnerabile che la prima scena è sintomatica: il protagonista si trova su una (sua) scena del delitto completamente nudo, reo confesso dei suoi peccati con una donna che non è nient’altro che il suo doppio femminino. Hanna McKay rappresenta tutto quello che Dexter ha sempre voluto da una donna: non solo che capisse quello che è veramente sotto la sua maschera di falsi sorrisi, ma che condividesse con lui l’esperienza di recare morte “giustificata”. Certo, la morte che dispensa la bionda non è conforme al codice di Harry, ma per Dexter ormai questo fa poca differenza, la sua vista è talmente annebbiata dal fatto di aver trovato una donna perfetta che non vede l’abissale differenza tra  l’operato della donna e quello che gli ha insegnato il padre.
Sin dall’inizio ho come avuto l’impressione che la McKay possa essere la donna definitiva per Dexter, e questo può valere in molteplici accezioni del termine. Potrebbe essere la sua donna della vita, quella con cui scappare (in Argentina?) e scomparire per sempre, oppure quella che lo porterà dritto alla sedia elettrica, reiterando quegli sbagli che non faceva quando stava accanto alla tranquilla Rita.

Hanna McKay è quindi il lato oscuro di Lumen, colei che voleva vendetta ma che ad un certo punto non ce l’ha fatta più, spezzando il cuore di Dex e del suo oscuro passeggero; Morgan pensava di aver trovato la ragazza giusta, ma a Lumen mancava quell’animalità che tanto ben rappresenta la Strahovski con i suoi occhi tristi. Quindi l’inserimento del suo personaggio ha una doppia facciata: quella di (forse) far innamorare davvero Dexter – quello che provava per Rita era un grande affetto, ma non di certo quella passione che lo infiamma alla sola vista di Hanna – e quella di allontanarlo per sempre dall’altra donna della sua vita: Deb, naturalmente.

Deb fa da contraltare a Dex in fatto di vita sentimentale: quando finalmente sembra avere trovato un fidanzato – questa volta almeno non era un serial killer – glielo fanno fuori. Devo dire che il colpo di scena è ben orchestrato, perché Philip sembrava essere importante nello svelamento del segreto di Dexter, invece muore per mano della McKay: un altro punto segnato nel cuore dell’ematologo.
Deb quindi non riesce ad avere una vita sentimentale normale, così come non la potrà mai avere suo fratello: questa dicotomia è interessante soprattutto se si ripensa alla tanto criticata scelta degli autori nei confronti dell’infatuazione che Deb aveva avuto nei confronti di Dexter nel finale della passata stagione. Siamo sicuri che non siano fatti l’una per l’altra? Di sicuro fa una certa impressione pensarli a letto insieme dopo che hanno vissuto tutta la vita come fratello e sorella, ma vorrei far presente che non sono fratello e sorella. Ovvio che la scelta narrativa sia messa in modo provocatorio, ma siamo sicuri che non possa essere una svolta davvero interessante? Adesso Deb ha capito quello che fa Dexter, ma soprattutto perché lo fa, e la sua telefonata finale è un chiaro riferimento alla poca speranza che i cittadini nutrono nelle forze dell’ordine. Contando che Deb ricopre un ruolo fondamentale nel corpo di polizia, il gioco è fatto: è una persona sempre ligia al dovere e alle regole che chiede ad un killer di ammazzare una persona perché se lo merita.

A questo punto i due fratellastri sono indissolubilmente legati nel crimine, perché un giorno non dovrebbero esserlo anche in qualche altro modo?

L’altra sequenza interessante dell’episodio è senza dubbio il dialogo che Dexter ha con Isaak Sirko, villain tra i migliori della serie. Lo scambio di battute che hanno al bar è illuminante per capire il rapporto che legava il boss a Viktor Baskov. L’interpretazione di Stevenson è ancora una volta superba perché riesce a conciliare il glaciale azzurro dei suoi occhi al tormento che prova dentro.
Sarà davvero una bella sfida tra i due, con Dexter che verrà probabilmente spalleggiato da Hanna nel tentativo di uccidere Sirko: credo proprio che sarà uno dei migliori scontri visti fin qui in tutta la serie.

Per quanto riguarda gli altri c’è (come al solito) poco da dire: LaGuerta continua nella sua ricerca che sembra ormai essere diventata infruttuosa, ma sono sicuro che prima o poi si ricorderà di qualcosa che la porterà al nome di Dexter – già in questa puntata arriva al suo nome, ma non abbiamo ancora capito il perché; Quinn è sempre più diretto verso la morte che ci libererà di un personaggio che gli autori non hanno più idea di dove mettere; per Batista c’è la spada di Damocle della pensione di un poliziotto che in questi casi vuol dire morte certa: si sacrificherà per salvare la vita a Quinn? Rientrerebbe nelle caratteristiche del personaggio.

Dexter continua a tenersi su buoni livelli: adesso dovrà dimostrare quella marcia in più che lo ha contraddistinto nelle prime stagioni, dove a dei monologhi interiori entrati nella storia si affiancavano anche storie all’ultimo respiro con plot twist imprevedibili. Di materiale ce n’è eccome, stavolta sono molto fiducioso del fatto che non venga sprecato.

VOTO: 7