Loki – 1×01 Glorious Purpose


Loki – 1x01 Glorious PurposeA meno di un mese dall’attesissimo ritorno del Marvel Cinematic Universe nelle sale cinematografiche – l’uscita di Black Widow è prevista per il 7 luglio 2021 –, arriva su Disney+ il terzo progetto seriale targato MCU dopo WandaVision e The Falcon and The Winter Soldier: Loki.

Lo show, ispirato sotto alcuni aspetti alla serie di fumetti Loki: Agent of Asgard (2014-2015), è ideato da Michael Waldron, un autore il cui curriculum risulta particolarmente significativo per inquadrare in maniera puntuale questo progetto. Waldron infatti ha all’attivo diverse collaborazioni con Dan Harmon, tra cui la scrittura di un episodio di Rick and Morty (“The Old Man and the Seat”, quello su Rick e la tazza del water), oltre a essere lo sceneggiatore di Doctor Strange in the Multiverse of Madness (in uscita nel 2022).

“Glorious Purpose” si apre con una scena di Avengers: Endgame ben nota ai fan del MCU, ovvero quella in cui vediamo il Loki del 2012 – quello che è stato appena catturato dagli Avengers in seguito agli eventi del primo film a loro dedicato – sparire con il Tesseract approfittando dell’alterazione degli eventi causata da Tony Stark e Ant-Man, tornati nel passato per recuperare le Gemme dell’Infinito. La serie ci mostra finalmente cosa accade a Loki dopo questa sorprendente fuga: il Dio dell’Inganno viene prontamente catturato da alcuni agenti della Time Variance Authority (TVA) – tra cui spicca Wunmi Mosaku nei panni di Hunter B-15 – e condotto nel loro quartiere generale, in quanto colpevole di aver causato un’alterazione in quella che loro chiamano “Sacra linea temporale”.

Senza scendere ulteriormente nei dettagli per evitare spoiler, è chiaro già da questa premessa che lo show di Waldron ha intenzione di proseguire sulla strada aperta da Endgame ed esplorare in maniera più ampia e approfondita le leggi del viaggio nel tempo che governano il MCU, riuscendo in questo primo episodio a stabilire una mitologia complessa e affascinante, che molto probabilmente avrà dei riflessi nei futuri progetti cinematografici (in primis nel prossimo Doctor Strange). In quest’ottica, un altro merito del pilot è quello di riuscire a inserire in maniera fluida all’interno del racconto i cosiddetti “spiegoni” – fondamentali per una storia basata sui viaggi nel tempo che si inserisce in un universo narrativo vastissimo –, utilizzando in maniera intelligente il format del filmato esplicativo animato.

Loki – 1x01 Glorious PurposeCiò non significa però che non ci sia spazio per l’approfondimento dei personaggi, e in particolar modo del protagonista assoluto dello show. Loki è senza dubbio una delle figure più amate del MCU: il merito è innanzitutto della fantastica interpretazione e della presenza scenica di Tom Hiddleston, ma anche della bravura dei diversi autori che hanno lavorato al suo personaggio e che, sotto la supervisione di Kevin Feige, sono riusciti a tratteggiare un arco narrativo convincente ed emozionante, che l’ha portato da essere il villain di Thor e The Avengers a sacrificarsi nel vano tentativo di sconfiggere Thanos in Infinity War.

L’idea di sfruttare il viaggio nel tempo per riportare in vita (se così si può dire) il suo personaggio, è quindi sicuramente vincente, ma il Loki protagonista dello show non ha vissuto il percorso di crescita che conosciamo. Ecco quindi che la parte centrale dell’episodio viene dedicata proprio al tentativo di colmare questo gap, tramite il confronto di Loki con il suo futuro e con l’agente Mobius del TVA (interpretato da Owen Wilson). Un elemento centrale in questo senso è rappresentato dalla discussione sul libero arbitrio e sulla possibilità di cambiare il proprio destino, una premessa senza dubbio interessante per una figura di antieroe tragicomico come quella del Dio dell’Inganno.

Anche dal punto di vista formale questo esordio non delude: il production value è decisamente alto, e la scelta di optare per un’estetica retro-futuristica risulta, se non particolarmente originale, comunque azzeccata e coerente. In maniera non troppo dissimile da quanto fatto da Legion – per restare nell’ambito delle produzioni basate su proprietà intellettuali Marvel – il retro-future investe e caratterizza il quartier generale del TVA, i suoi uffici e gli strumenti di manipolazione temporale che utilizzano, andando così a distinguere questa nuova organizzazione dal più noto S.H.I.E.L.D. A questo si aggiunge poi l’enorme potenziale dato dalla possibilità di muoversi a piacimento nello spazio e nel tempo, di cui abbiamo avuto solo un assaggio in questo primo episodio, ma che senza dubbio sarà un aspetto sempre più prominente nei successivi cinque capitoli di questa prima stagione.

In definitiva, in questa puntata di apertura, Loki sembra trovare il giusto equilibrio tra la sperimentazione di WandaVision e quella sensazione  di profondo radicamento nel più ampio progetto del Marvel Cinematic Universe, il tutto supportato dall’ottima performance di Tom Hiddleston, legato ormai indissolubilmente a questo personaggio. La speranza è quindi che la serie mantenga la stessa qualità nelle prossime cinque puntate, cosa che la renderebbe un altro tassello imperdibile del MCU.

Voto: 7 ½

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