Le 30 Migliori Serie del 2022: Top 10 8


Le 30 Migliori Serie del 2022: Top 10Siamo quindi arrivati alla decina finale della nostra Top 30: dopo aver visto le posizioni dalla 30 alla 21 e dalla 20 alla 11, eccoci alle prime dieci posizioni della classifica di Seriangolo del 2022! Non è mai facile scegliere la prima cinquina, ed è un compito che ognuno di noi in Redazione prende molto seriamente, per questo motivo, in fondo all’articolo, come lo scorso anno troverete le Top 5 individuali, così da avere un quadro più chiaro e immediato delle nostre preferenze.  

Vi ricordiamo che le serie prese in considerazione, senza distinzioni di genere, sono quelle andate in onda tra il 17 dicembre 2021 e l’11 dicembre 2022.
Fateci sapere nei commenti qual è la vostra Top10 del 2022!
Ecco la nostra:

10.  We Own This City (HBO)

Le 30 Migliori Serie del 2022: Top 10

Inutile dirlo: il principale punto di forza di We Own This City è la sceneggiatura. Simon e Pelecanos rompono l’attesa riportandoci nella loro amata/odiata Baltimora, raccontando di brutalità e corruzione con un occhio rivolto al passato (The Wire), ma attualizzandole in maniera naturale e accattivante. I due autori regalano una serie dalla trama non lineare ma comunque fluida grazie alla rottura di alcune accademiche regole di sceneggiatura, in particolare quella del “mostra, non raccontare“. Sia chiaro, però, che la serie non poggia su scene didascaliche, ma su dialoghi efficaci e un montaggio che rende la visione nitida nonostante le molte sottotrame, il ritmo non sempre dinamico e l’intrecciarsi di due linee temporali.
A completare l’opera c’è un cospicuo numero di personaggi intorno alla città-protagonista: tra tutti spicca l’agente Jenkins, interpretato da un sontuoso Jon Bernthal (The Punisher), che incarna l’essenza della serie dando al personaggio la giusta incisività. Un altro perno della narrazione è Nicole Steel (Wunmi Mosaku, The End of the F***ing World) a cui si aggiunge Sean M. Suiter (Jamie Hector, The Wire): i due accompagnano lo spettatore attraverso le pieghe della vicenda di una serie che, tra gli iniziali dubbi e speranze, si conferma come un altro gioiello della “corona” di Simon e Pelecanos.

Domenico Raimondo

9.  The Good Fight (Paramount+)

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È arrivata alla sua stagione finale – la sesta! – e The Good Fight si conferma ancora una volta una delle serie più geniali della televisione (in senso lato), capace di portare avanti storyline che si muovono su livelli diversi. Nessuna satira della società americana è tanto affilata quanto quella della serie dei coniugi King, i quali rendono credibile l’assurdo e spietato lo sguardo sul nostro mondo fatto di eventi gravi a cui non si presta più attenzione. Come sempre, le avventure di Diane Lockhart si intrecciano con quelle di interessi personali, guerre intestine e volontà di riscattarsi dai traumi del passato e del presente; il tutto è poi condito da un desiderio di speranza che sembra permeare le azioni di tutti i personaggi. Ecco perché The Good Fight non poteva che finire nella nostra Top10, con la tristezza di dire addio (questa volta si direbbe in modo definitivo) ai nostri avvocati preferiti e la soddisfazione di aver seguito uno dei pochi spin-off in grado di completare – e non di inseguire – la serie madre.

8. Better Things (FX)

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La quinta e ultima stagione di Better Things conclude l’ottimo percorso dello show davvero nel migliore dei modi: la serie di Pamela Adlon riesce a indagare tematiche profonde e complesse senza mai perdere quell’autenticità e quella semplicità che la caratterizzano da sempre. Sono tanti i temi affrontati in questa ultima annata, che continua a indagare il rapporto fra madre e figlie in maniera sempre nuova e ispirata; come al solito, lo show non si limita alla sola messa in scena dei momenti casuali e tragicomici della famiglia Fox ma, attraverso il loro racconto, riesce a introdurre tematiche complesse e profonde che – a dispetto della peculiarità della famiglia protagonista – assumono carattere universale.
Quest’ultima annata mette in luce tale meccanismo in maniera impeccabile, portando Better Things ad approfondire temi, fra gli altri, come il passaggio del tempo e i cambiamenti inesorabili che lo accompagnano, fino a riflettere sulla morte stessa. Il tutto è, però, sempre accompagnato dal tipo di narrazione leggero e consapevole che Pamela Adlon ha donato allo show, riuscendo a donarci un prodotto capace di divertire ed emozionare in un modo davvero ineguagliabile. Better Things si è riconfermata, insomma, come una delle perle più preziose di questo fertile anno televisivo e, ancora adesso, è difficile trovare un prodotto che sappia raccontare la vita (con tutte le sue imbarazzanti, difficili e assurde peculiarità) con la stessa autenticità e ricchezza di questa serie.

Denise Ursita

7. Derry Girls (Channel 4)

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Lisa McGee racconta la sua Irlanda del Nord nelle tre stagioni che compongono quel piccolo gioiello che è Derry Girls: ripercorrendo i mutamenti socio-politici che hanno caratterizzato il paese negli anni ’90, si assiste alle vicende di un gruppo di ragazze (e un ragazzo), negli anni che segnano il passaggio tra l’adolescenza e la maturità. La terza e ultima stagione della serie di Channel 4 si inserisce nel solco già sapientemente tracciato dalle annate precedenti; un insieme di episodi che funzionano anche come stand-alone e che utilizzano le tematiche tipiche di una comedy, mescolandole a quelle del racconto generazionale. Tanto il focus sui ragazzi che quello sui loro genitori risulta efficace, e la serie non fallisce nello strappare più di una risata – spesso dal gusto dolceamaro – allo spettatore. Il finale di serie, poi, regala allo show quel momento di risoluzione che la rende un prodotto particolarmente riuscito: attraverso le parole di Erin, una delle protagoniste, si può leggere sia una riflessione generale sull’adolescenza che una più peculiare sui mutamenti del paese. Sin dal pilot, la serie è stata capace di muoversi bene tra i vari generi di riferimento: per tutto il percorso fatto e per un finale impeccabile, Derry Girls si merita senza dubbio un posto nella nostra Top10.

Annalisa Mellino

 

6. House of the Dragon (HBO)

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Il fenomeno Game of Thrones si è concluso in maniera controversa, ma sarebbe stato impensabile non tornare a Westeros prima o poi, considerata la vasta produzione letteraria sui Sette Regni e il successo della serie. Molti erano scettici alla notizia del ritorno del colosso di George R.R. Martin e HBO, ma il prequel della blasonata serie fantasy ha superato le aspettative, perché House of the Dragon, pur conservando molti punti di forza della serie originale, è una storia con un’identità propria e ben definita. Lo show è tratto dal volume Fire & Blood ambientato quasi due secoli prima degli eventi di Game of Thrones, durante il dominio dei Targaryen sui Sette Regni; l’epoca diversa ha permesso agli autori di costruire un racconto completamente originale in luoghi familiari così da arrivare a una prima stagione completa sotto quasi tutti i punti di vista. Gli intrighi di corte sono rimasti, ma si respira parallelamente un’atmosfera da ‘tramonto degli Dei’ assistendo al declino della casata del drago, nel maestoso preludio di un’ultima grande guerra che coinvolgerà le creature alate di Valyria e i loro cavalieri. Proprio i personaggi della casata del drago sono i più memorabili perché i più umani, in una triste ironia che li accompagna durante un racconto che per certi versi supera la serie di Benioff & Weiss svecchiando alcune spigolature. Tutto questo unito a una produzione di primordine conquista il sesto posto nella classifica delle migliori serie del 2022.

Massimiliano Barberio

5. The Bear (FX)

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Tra le più grandi sorprese di questo 2022 televisivo c’è sicuramente The Bear, la serie FX disponibile in Italia su Disney+ e creata da Christopher Storer, che vede come protagonista Carmen “Carmy” Berzatto (Jeremy Allen White), chef di fama mondiale che torna nella città natale di Chicago per prendere in mano le sorti della paninoteca del fratello maggiore, Michael, suicidatosi poco tempo prima. Arrivata a inizio estate, The Bear ha conquistato da subito critica e pubblico, tant’è che il rinnovo per la seconda stagione è arrivato a pochissime settimane dalla messa in onda. Il suo grande pregio è la capacità di unire alla perfezione il caos e la frenesia tipiche delle cucine dei ristoranti alla parte più emotiva e malinconica che ruota attorno a un gruppo di aspiranti cuochi (e non) che cercano di superare il lutto per la morte di Michael e farsi strada in un mondo che non sembra lasciare un momento per fermarsi e riprendersi. Con otto episodi – tra cui spicca il penultimo “Review”, girato praticamente in tempo reale – The Bear ha fatto breccia nel cuore di molti conquistando meritatamente il quinto posto nella nostra classifica.

Ivan Pavlović

 

4. Pachinko (AppleTV+)

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A un passo dal podio troviamo una delle novità più apprezzate di questo 2022: al quarto posto si posiziona Pachinko, serie AppleTV+ creata da Soo Hugh e tratta dall’omonimo romanzo di Min Jin Lee. Sono diverse le motivazioni per cui questa stagione, prima ancora del rinnovo della serie, aveva tutte le carte in regola per imporsi in un’annata pur ricca di molte novità, dal successo di questi ultimi anni dei prodotti coreani di intrattenimento fino alla resa televisiva di un autentico best seller. Eppure c’è molto di più, che si inserisce proprio nel cambio di medium e nell’operazione svolta da Soo Hugh nel rimaneggiare il romanzo per la serialità: la saga familiare, che segue ben quattro generazioni tra Corea, Giappone e Stati Uniti attraverso il XX secolo, viene raccontata senza l’ordine cronologico presente sulla carta ma attraverso salti temporali che conferiscono alle vicende un dinamismo nuovo e la possibilità di creare parallelismi tra personaggi anche molto distanti tra loro.
C’è poi la scelta linguistica: la serie è presentata con un’alternanza tra coreano, giapponese e inglese sempre profondamente motivata – soprattutto come strumento per far comprendere ancora più a fondo le atrocità dell’invasione di un paese da parte di un altro. Impossibile non menzionare la qualità straordinaria degli ambienti, delle ricostruzioni impeccabili di paesi interi, nonché l’eccellenza del cast, che vede tra gli altri l’attrice premio Oscar Youn Yuh-jungPachinko si guadagna a buon diritto il suo quarto posto nella nostra classifica 2022 – ma poteva essere altrimenti con una sigla come questa?

Federica Barbera

3. Andor (Disney+)

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Negli anni, Star Wars è passato dall’essere un evento a diventare un franchise capace di sfornare serie e film in continuazione, con il rischio di far scendere entusiasmi e aspettative all’arrivo di ogni nuovo prodotto. Andor è dunque arrivato un po’ in sordina e con un’accoglienza tiepida da parte del pubblico, ed è un peccato, perché è forse la cosa migliore di tutta la saga dopo The Mandalorian. Non è un caso che al timone ci sia Tony Gilroy, sceneggiatore della saga di Bourne ma soprattutto di uno dei film più riusciti del nuovo corso, Rogue One.
Andor  paga forse un inizio lento nei primi due episodi, ma poi costruisce un thriller solidissimo, privo di ogni fan-service e senza alcun richiamo a figure storiche della saga. Gilroy imposta infatti un racconto dal basso, senza eroi o potentissimi Sith Lord, ma personaggi comuni che aspettano solo di potersi mettere in mostra e dimostrare il loro valore: questo rende il racconto molto più umano – e politico – e per questo molto più riuscito. Dove The Mandalorian rispolverava il carattere western della saga, Andor è più impostato sulla distopia e sulla rappresentazione di come il “regime” imperiale si applichi alla vita quotidiana dei suoi abitanti. Non è stato un successo di pubblico, ma è indubbiamente uno dei must-see di questa stagione.

Diego Scerrati

2. Severance (AppleTV+)

Le 30 Migliori Serie del 2022: Top 10

Quante volte la nostra vita lavorativa ha impattato su quella privata e viceversa? Quante volte ci siamo detti che questi due aspetti non dovrebbero mischiarsi, spesso fallendo nel nostro intento? Severance parte da questo semplice assunto per costruire una storia sci-fi di altissimo livello: con la “scissione”, infatti, le due vite restano nettamente separate, facendoci dimenticare dei nostri problemi quotidiani al lavoro e viceversa. Scritta da Dan Erickson e diretta da Ben Stiller (quest’ultimo forse la vera rivelazione di quest’anno), Severance ha svariati livelli di lettura, da quello puramente fantascientifico all’aspetto thriller, passando per l’alto coinvolgimento emotivo che ci procurano tutti gli splendidi personaggi di questa prima stagione, con menzione particolare per quelli interpretati da due mostri sacri del cinema come John Turturro e Patricia Arquette.
Severance parla quindi di un tema di assoluta attualità, ovvero l’invadenza sempre più acuta della vita lavorativa in quella personale, con un genere che sottolinea perfettamente le difficoltà nel tenere questi due mondi separati, portando all’estremo una situazione che per molti è diventata (o diventerà) insostenibile. E quando uno show riesce a parlare di questi temi importanti e seri inserendoli in un racconto di intrattenimento con questa classe e con questa qualità, non può che issarsi sul secondo gradino del podio delle migliori serie TV dell’anno.

Ste Porta

1. Better Call Saul (AMC)

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Speravamo che il momento di dover dire addio a Better Call Saul non sarebbe mai arrivato, e invece eccoci qui: come era stato per Breaking Bad e forse anche di più, siamo arrivati con gli occhi lucidi a un finale eccezionale per il personaggio portato in scena in modo magistrale da Bob Odenkirk. Nell’ultima stagione della serie di Vince Gilligan c’è un compendio perfetto di tutto quello che è stato lo show: si trova la parte sentimentale, con la risoluzione della storia d’amore tra Jimmy e Kim – una delle più belle e meglio raccontate in TV –, ritorna la parte legale con una storyline incentrata sul piano dei due protagonisti per vendicarsi di Howard, e c’è la parte più action legata al narcotraffico, con il confronto tra Lalo e Gus che entra nel vivo. Insomma Better Call Saul si conferma uno show totale, ricco e raccontato in modo perfetto: sarà difficile, se non impossibile, eguagliare una tale maniacale precisione nel delineare personaggi, storia e ambientazione di una serie che, sebbene sia cominciata come uno spin-off con l’ambizione di raccogliere il pubblico che aveva amato la serie madre, è diventato alla fine un prodotto persino più completo e acclamato, in grado di meritarsi con distacco il primo posto della nostra classifica.

Davide Tuccella

 

Qui sotto trovate le Top 5 individuali dei nostri redattori (in ordine alfabetico).
(Vi ricordiamo che per il raggiungimento della nostra Top 30 vengono prese in considerazione non solo le posizioni che le serie raggiungono nelle classifiche di ogni redattore e redattrice, ma anche quante serie sono state viste da quella persona, in modo da avere un risultato il più possibile ponderato.)

Alice Tagini: 1) After Life 2) Inventing Anna 3) Stranger Things 4) The Boys 5) Wednesday

Annalisa Mellino: 1) Pachinko 2) Atlanta 3) The Bear  4) Derry Girls  5) Heartstopper

Davide Canti: 1) Better Call Saul 2) The Crown 3) House of the Dragon 4) Better Things  5) Pretty Little Liars: Original Sin

Davide Tuccella: 1) Severance 2) The Bear 3) Pachinko 4) Peacemaker 5) Better Call Saul

Dalila Speciale: 1) Better Call Saul 2) The Crown 3) Tutto Chiede Salvezza 4) This is Us 5) Wednesday

Denise Ursita: 1)  Better Things 2) Undone  3) Better Call Saul 4) Peaky Blinders 5) Pachinko

Diego Scerrati: 1) Severance 2) The Sandman  3) For All Mankind 4)  The Crown 5) Stranger Things

Domenico Raimondo: 1) Derry Girls 2) Boris  3) We Own This City 4) Paper Girls 5) Yellowstone

Federica Barbera: 1) Pachinko 2) Better Call Saul 3) Severance 4) Better Things 5) The Good Fight

Francesca Gennuso: 1) The Crown 2) The Staircase  3) Petra  4) Undoing  5) Prisma

Ivan Pavlović:  1) Andor 2) Station Eleven 3) Frozen Planet  4)  Better Call Saul 5) Light and Magic

Mario Sassi: 1) House of the Dragon 2) Andor 3) Abbott Elementary 4) Stranger Things 5) The Good Fight

Massimiliano Barberio: 1) The Sandman 2) House of the Dragon 3) Andor 4) The Boys  5) Obi-Wan Kenobi

Simona Maniello: 1) Station Eleven 2) Better Call Saul 3) Hacks  4) Severance 5) Andor

Ste Porta: 1) Better Call Saul 2) Severance  3) House of the Dragon 4) Esterno Notte 5) Yellowjackets

 

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8 commenti su “Le 30 Migliori Serie del 2022: Top 10

  • Eraserhead

    E’ venuta fuori una bella classifica, anche se con alcune mancanze fondamentali, per me:

    La mia credo sarebbe:
    1) Better Call Saul
    2) Euphoria
    3) The Good Fight
    4) The White Lotus
    5) Severance
    6) Atlanta
    7) The Bear
    8) The Sandman
    9) Undone
    10) L’amica Geniale

     
  • Carmen

    De acuerdo con la lista aunque difiero con Severance la vi y ni la termine de ver a la mitad me quede no no es mi gusto la verdad pero Pachinko me atrapo desde el primer capitulo la calidad,las actuaciones de todos los actores me pudo encanto, la escena del lavado y preparacion del arroz estuvo sublime me saco una lagrima y el capitulo 7 off te lleva de la alegria mas profunda a la tristeza mas cruel.Siento que es una serie que por estar en apple no mucha gente la vio y es una lastima porque es muy buena.

     
  • Luigi

    Ma Mercoledi’ ? Nemmeno al trentesimo posto?Sul serio?E’ probabilmente la serie che e’ piaciuta di piu’ da anni a questa parte a qualsiasi eta’ .Capisco che non e ‘ i Sopranos o Mad Men .Ma snobbarla cosi’….Stranger things ultima stagione non gli allaccia nemmeno le scarpe secondo me.

     
    • Eraserhead

      Tra serie più guardata e serie piaciuta maggiormente ce ne passa, non sono le visualizzazioni a rappresentare la qualità…

       
      • Luigi Podesta'

        Certo hai pienamente ragione .Ma il caso di Mercoledi’ e’ un po’ diverso.E’ una serie che ha creato un fenomeno di costume senza precedenti recenti per un serial.Poi per i primi 4 episodi c’e’ un Tim Burton forse non ai massimi ma in grande spolvero.Ripeto: non ptretendevo certo fosse messa nella top ten , ma un posticino ci stava magari a scapito di qualcos’altro che ( parere personale ) meritava di meno.Ma lungi da me creare polemiche: il sito e’ molto serio e rispetto la sua classifica.

         
  • Boba Fett

    Nel ringraziarvi davvero tanto per quello che fate per noi serialdipendenti e per questa top 30 piena di chicche da cercare e riscoprire, mi permetto di esprimere la mia personalissima top 5 delle maggiori delusioni:
    5 – Le 3 serie viste nel 2022 del Marvel Universe (iniziano bene, finiscono in vacca)
    4 – ISDA: Gli Anelli del Potere (il nulla meravigliosamente confezionato)
    3 – The Book of Boba Fett (Andor l’ha letteralmente annientata)
    2 – The Boys (una stagione da dimenticare, anzi, già dimenticata)
    1 – The Expanse (il peggior epilogo dell’anno, grazie Prime)
    Buon 2023 a tutti!