The Big Bang Theory – 5×11 The Speckerman Recurrence 4

“Teribbbile”, sarebbe l’espressione che userei se dovessi definire questo episodio con una parola sola.
“The Speckerman Recurrence”, infatti, risulta essere l’emblema di ciò che è stato, con qualche sporadica eccezione (vedi gli ultimi episodi della scorsa stagione), The Big Bang Theory nelle ultime due stagioni: assenza di idee, gag non originali, personaggi appiattiti e chi più ne ha più ne metta.

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L’episodio in questione affronta il tema del bullismo in maniera, as usual, superficiale e improntata semplicemente a cercare di ottenere la gag estremizzando o ridicolizzando i protagonisti.
Ma andiamo con ordine.

Cold opening
Apertura che dovrebbe spiazzare e buttare lì già un paio di scambi genialmente ironici, che invece gli autori hanno usato per far raccontare a Sheldon i torti subiti da Leonard al liceo. Dato che stiamo commentando una sit-com caratterizzata da comicità “usa e getta” fine a se stessa e adatta ad un pubblico occasionale o quantomeno all’oscuro del panorama comedy offertoci da Mamma Usa, neanche mi soffermo sul fatto che i due al liceo nemmeno si conoscevano (e dubito che Leonard glieli abbia raccontati – o che Sheldon avesse prestato attenzione), ma mi limito ad esprimere il mio disappunto per una sceneggiatura non più brillante come quella di una volta: l’elenco delle vessazioni subite da Leonard è spiritoso all’inizio, logorante subito dopo.

Leonard, Sheldon e gli altri due
In questo episodio l’unico ruolo di Sheldon, rivestito anche in abbondante tempo-quantità, è quello di denigrare l’intelligenza degli altri di fronte alla sua – superiore. Una novità di grande spessore (LOL), quindi, per il personaggio che passa dall’offendere i premi nobel a sminuire i riconiscimenti ottenuti da Leonard. Same old shit. Per il resto, inconsistente, noioso, inutile. Nessuno spunto geniale a cui ci aveva abituati a long time ago.
Leonard, nonostante sia il protagonista dell’episodio, non riceve la benchè minima attenzione verso la sua caratterizzazione o un qualche riferimento a ciò che sta passando (dal lasciarsi con la sorella di Raj, ad un mi-avvicino/non-mi-avvicino con Penny). Si limita, infatti, a portare avanti l’inutile e poco interessante situation dell’episodio, che mette in luce – ancora una volta – il suo desiderio di rivincita.
Raj e Howard non ricordo se abbiano mai proferito parola in questi 20 minuti.

Penny & Friends
La storia riguardante le tre amiche mi ha interessato meno di zero, e fatto ridere meno di quanto mi abbia interessato. Soliti clichè per Penny, che dopo 5 anni è ancora la stessa donnina superficiale; per quanto riguarda Amy, l’avevo odiata durante la scorsa stagione e rivalutata ad inizio quinta perché sembrava portare un po’ di “freschezza” nelle situazioni, ma ora sta ricadendo in basso soffocata dagli ormai soliti schemi (come la sua latente – ma neanche troppo – attrazione nei confronti di Penny). Bernadette, dal canto suo, ha più o meno lo stesso ruolo del comodino in camera di Penny in questa puntata. E, se la scorsa stagione si era conclusa con grosse novità per lei e il suo fidanzato, ora i due sembrano abbandonati a fare da sfondo a tutte le vicende.

Episodio, tra i più brutti della serie, che evidenzia le difficoltà strutturali di The Big Bang Theory, che sembra ormai la brutta copia di se stesso, ingabbiato da poche idee, da una sceneggiatura scadente e da personaggi stagnanti. E nonostante questo fosse pure un fall-finale (il prossimo episodio il 12 Gennaio), non c’è niente che si salva.

Se vi eravate domandati come mai quest’anno non stessimo recensendo questa serie di settimana in settimana, ora sapete il perché. Meglio riguardarsi da capo Louie, The Office o Community che continuare a guardare questo show per inerzia.

Voto: 3