Fringe – 4×16 Nothing As It Seems 4


Fringe - 4x16 Nothing As It Seems Dopo un episodio pieno di tanto (troppo) ammmore come il precedente, Fringe passa ora ad uno sull’orrore, ripescando un caso della prima stagione di cui certo non si sentiva la mancanza.

L’episodio risulta di per sé (appena) godibile, perché è pur sempre Fringe e i protagonisti – con ricordo di Peter o meno – stanno diventando sempre di più quelli che abbiamo imparato a conoscere nelle prime tre stagioni. In primis l’ironia di Walter (dai siparietti con Lincoln a quando esce dal bagno con la rivista sotto braccio) che risulta davvero l’unico aspetto che salva parzialmente l’episodio.

Fringe - 4x16 Nothing As It Seems Il caso del giorno (le cui basi reggono poco in quanto non mi spiego come l’assenza di Peter possa aver contribuito a far accadere questi avvenimenti con tre anni di ritardo) risulta poco interessante nonostante non si tratti di un filler ma di un elemento apparentemente fondamentale nell’evolversi della storia. Scopriamo infatti che Jones sta utilizzando la manipolazione genetica per creare una specie superiore, sin dagli albori di Fringe.  Gli “animali” presenti nell’arca nella nave sembrano essere quelli visti in diversi episodi delle scorse stagioni, e potrebbero rappresentare dei livelli intermedi o degli esperimenti per raggiungere la specie “perfetta”. “Potrebbero”, anche perché mi rifiuto di credere che la specie perfetta possa essere rappresentata da quei porcospini alati incapaci di comunicare e vulnerabili alla luce, e per fortuna ci sono le parole di Walter a confortarmi (“Assumendo che creare un ibrido umano di porcospino volante non fosse il suo scopo finale”).

Fringe - 4x16 Nothing As It Seems Ma venendo alla struttura dell’episodio, non ci offre certo nulla di nuovo: solito andamento dell’indagine (con tanto di classica capatina da Nina Sharp), zero hype per Lincoln infetto, nessun interesse per la faccenda dell’FBI che non si fida di Olivia (risoluzione scontata) e triangolo amoroso sempre meno utile. Degni di nota il ritorno del tipo della libreria amico di Peter e soprattutto la comparsata di Alessandro Juliani (il buon Gaeta di Battlestar Galactica). Il resto passa liscio senza nota fino al cliffhanger finale che apre ufficialmente i giochi per il rash finale di Fringe.

Fringe - 4x16 Nothing As It Seems Sembra dunque questa la base per il plot finale a cui gli autori hanno pensato: far rientrare tutte le mutazioni genetiche incontrate sinora all’interno di un “pattern” (il famoso “schema” di cui si parla sin dalla prima stagione) avente il fine di far evolvere la specie umana ad uno stato superiore.
Ma il pattern di cui si parlava nella prima stagione, vero motore di tutto Fringe, era ben altro in realtà: era tutto frutto degli esperimenti di Walter e Bell, che avevano avuto conseguenze incontrollabili. Quindi se vi state chiedendo “Gli autori avevano in mente questo sviluppo sin dall’inizio?” la mia risposta è “assolutamente no” perché manca di una certa coerenza con gli albori della serie; ma non è tanto questo il punto: oggi le serie si pianificano per il solo arco temporale della stagione, buttando solo accenni di idee per quelle successive, ed è quindi una cosa normalissima. Il punto è che, a meno di sorprese clamorose, a mio parere se la stanno giocando davvero male. A pochi episodi dalla fine le domande sono ancora molte, come fa notare la stessa Olivia (il che mi fa ben sperare perchè significa che gli autori ne sono consapevoli). Hanno messo in mezzo la “cancellazione fallita” di Peter per cosa? Che succederà quando anche gli altri inizieranno a ricordare Peter? I due universi torneranno in conflitto (ora sono in discreti rapporti visto che Walter non si è tenuto Peter – morto nel tentativo di portarlo over here per curarlo –  e Bolivia non ha rubato l’uomo alla sua alter ego)? A Bolivia apparirà un figlio tra le mani? Ed è cosi che sconfiggeranno Robert Jones (la ri-presenza di Peter avrebbe come conseguenza la sua uccisione)?

Episodio mediocre, che non mi fa stare certo tranquillo per questo finale di stagione/serie che sta arrivando. Spero che alcuni elementi finora trascurati come l’universo rosso, il figlio di Peter e l’uomo con la X riescano a rimescolare al meglio le attuali carte in tavola e a tirare fuori qualcosa di decente. Sperando, inoltre, che dopo tutti gli spiegoni degli observer sul fatto che non si tratti di un’altra timeline, lo riescano a capire anche i personaggi. Se magari Peter lo spiegasse loro.

Voto: 5-

Condividi l'articolo
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

4 commenti su “Fringe – 4×16 Nothing As It Seems