True Blood – 5×10 Gone, Gone, Gone 2


True Blood – 5x10 Gone, Gone, GoneMai titolo fu più eloquente: questo nuovo appuntamento con True Blood fa fuori almeno tre personaggi – non tutti di morte violenta – uno dei quali piuttosto importante. La costruzione continua ad essere molto buona, ma non possono non nascere forti perplessità, considerando che ormai restano solo due episodi alla fine di questa quinta stagione.

Intendiamoci: la struttura di questo episodio è ottimale, in linea con una stagione che, partita molto bene, pur riscontrando delle difficoltà lungo la strada si è mossa con grande agilità e completezza. Il che sarebbe perfetto per una serie da 22 episodi, ma considerando invece che ne mancano solo due e che solitamente l’ultimo è dedicato a preparare il terreno per la stagione successiva, ci si imbatte nel forte dubbio che gli autori saranno costretti a correre troppo velocemente.

Certo, alcune storie vengono concluse, come già successo la settimana scorsa, ed un grande personaggio esce di scena. Partiamo proprio da Hoyt.

True Blood – 5x10 Gone, Gone, GoneHoyt è stato un elemento che, per un certo periodo di True Blood, è riuscito a donarci moltissimo (aiutato anche da un ottimo Jim Parrack) prima di prendere una deriva che lo ha portato, in quest’ultima stagione, a diventare l’emblema del nulla cosmico. Non si è riusciti a trovargli una nuova collocazione in questo enorme carrozzone di personaggi; giusto e logico, quindi, accantonarlo e farlo andare via. Cosa rara in True Blood: infatti, Hoyt  non muore di morte violenta – almeno non ancora – ma decide di sua spontanea volontà di andarsene in Alaska a trovare fortuna. Il momento più alto di tutto l’episodio è l’incontro con Jessica e Jason, con la richiesta alla vampira di ammaliarlo e cancellare il ricordo della sua ex e del migliore amico. Sia Jessica in quest’occasione, che poi Jason, sono capaci di donarci alcuni momenti molto emozionanti (anche se Kwanten, che interpreta Jason, non sempre riesce ad essere convincente). C’è chi ha sostenuto che il tempo dedicato all’addio di Hoyt fosse troppo lungo, ma stiamo parlando di uno dei pochissimi esseri umani che sono sopravvissuti per tutte queste stagioni. Era doveroso, nell’ottica di un mondo corale come quello di True Blood, dargli una fine decorosa.

True Blood – 5x10 Gone, Gone, GoneCollegato ad Hoyt, per ovvie ragioni, bisogna spendere qualche parola in più per Jason, il nostro amato e stupido Jason. Incredibilmente il ragazzo sta crescendo, ed anche parecchio direi, prima con le sue difficoltà con il sesso e la storia con Jessica, quindi da qualche episodio a questa parte sta superando anche la non troppo sveglia Sookie. Brillante il ritrovamento della pergamena sotto il letto, con quel “Who’s the smart one now?” che detto da lui è tutto dire. Aver ricongiunto la sua storyline con quella della sorella sta funzionando perfettamente per entrambi i personaggi, riuscendo a rendere la questione sulla morte dei genitori dei fratelli Stackhouse quasi più interessante della vicenda dell’Autorità. Intanto Sookie, dopo aver ucciso il coroner con le bacchette cinesi, inizia a scoprire la verità sul suo passato (grazie anche a Maurella, palesemente incinta, direi, di Andy): un proprio antenato, nel lontano Settecento, ha promesso al vampiro Warlow la prima discendente femmina-Fata. Ossia, proprio Sookie. C’è chi a questo punto suppone che la “battaglia finale” sia proprio tra Warlow e Russell che, intanto, si è liberato delle sue catene.

True Blood – 5x10 Gone, Gone, GoneL’Autorità, dopo qualche episodio di stasi, è tornata ad ingranare la marcia. Salomè sta iniziando a vedere che mantenere il controllo sugli altri politicanti vampiri è tutto fuorché facile; non solo è costretta a far fuori Molly (peccato, era un personaggio interessante), ma non si rende conto che con Bill e Russell sta seriamente giocando col fuoco. Se la ribellione del più antico vampiro del gruppo era ampiamente prevedibile (nessuno credeva in un Russell addomesticato), è Bill che, a mio avviso, creerà il maggior numero di problemi. La sua ritrovata fede, tanto improvvisa quanto sospetta, lo ha reso apparentemente un politico a tutto spiano. Non si può negare che con lui Ball si stia fortemente divertendo: in una critica non poi così velata alle varie religioni, capaci di accecare anche chi era ritenuto fondamentalmente buono – pur con le dovute modificazioni al termine -, Ball ci sta seminando la strada di dubbi e perplessità. Proprio quando ci si convince che Bill stia fingendo (come quando osserva Eric e Nora parlare con Godric), se ne esce con qualcosa che torna a ribaltare l’assunzione precedente (in questo caso, il suo “Praise Lilith“). Certo è che si è sul filo del rasoio quando si agisce così fortemente su un protagonista ed il pericolo di danneggiare – ma anche di migliorare – il personaggio è dietro l’angolo. Per quanto riguarda Russell, invece, mi perplime il fatto che egli sia stato fatto tornare per poi seguire gli intenti della terza stagione, ossia migliorare il sangue di Fata – eresia per Salomè – per poter camminare sotto la luce del Sole. Tutto qui, davvero?

True Blood – 5x10 Gone, Gone, GoneEric ha un ruolo minore in questo episodio, dedicato prevalentemente alla sua conversione. Conversione, sia ben chiaro, che risulta completamente fasulla, soprattutto quando affronta a viso diretto persino Russell. Circa la visione di Godric, in stile Obi-Wan, ucciso per la seconda volta da Lilith, ci sarebbe molto da riflettere – anche perché Bill, che non aveva bevuto il presunto sangue della Prima vampira, non poteva vedere tali immagini.

Per quanto riguarda Sam e Luna, non è che ci sia intorno a loro grande interesse. Sono alla ricerca di Emma, consci che Newlin l’abbia tenuta come sua cucciolotta. Il loro arrivo nella sede segreta dei vampiri può subire interessanti sviluppi. Staremo a vedere.

True Blood – 5x10 Gone, Gone, GoneA fronte dell’assenza delle storie di Alcide e Terry, storie di cui nessuno sente la mancanza, la vicenda del nuovo Sceriffo viene risolta assai rapidamente. E non da Pam, la quale sembrava intenzionata a cedere le armi, ma da Tara e dalla mitica Ginger, tornata per la gioia delle nostre orecchie. Tara è il caso più eclatante in assoluto del recupero di un personaggio di cui tutti si auguravano la morte; invece in questa stagione, complice l’avvicinamento a Pam, Tara è notevolmente migliorata e la sua uccisione dello sceriffo emo è da manuale. Ora arriveranno i problemi: tanto meglio per noi.

Come ci si può rendere facilmente conto, non è che le storie siano statiche, tutt’altro. Diciamoci, però, la verità: che cosa c’è da concludere davvero della trama principale che si possa delineare in solo due episodi, oramai? Se la vicenda di Sookie verrà probabilmente portata alla prossima stagione, ci si può solamente aspettare lo sterminio di tutta l’Autorità da parte di Bill ed Eric, se non si vuole mantenere anche Lilith per il prossimo anno. Il pericolo è quindi un finale che non sia poi così conclusivo.

Voto: 7 ½ 

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Informazioni su Mario Sassi

Ormai da anni ho capito che il modo migliore per trascorrere le ore in aereo è il binge watching di serie TV. Poche cose battono guardare LOST mentre si è sull'oceano.


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2 commenti su “True Blood – 5×10 Gone, Gone, Gone

  • xfaith84

    stanno giocando molto con l’ambiguità di Bill, con questo suo “sto facendo il doppio gioco/credo davvero a Lilith”, e non so fino a che punto avrà senso continuare. Personalmente ritengo che Bill si sia davvero rincitrullito. Piuttosto, non capisco se Eric sia davvero convertito o se stia fingendo: fino a pochi secondi prima si sarebbe fatto ammazzare piuttosto che dire uno straccio di “praise lilith”, e invece arriva addirittura a perdonare Russell. Insomma, se ha in mente un piano deve aver avuto una folgorazione proprio all’ultimo eh.

    Hoyt spero sia fuori dalla serie per sempre, ma non mi stupirebbe se per qualche motivo lo facessero rientrare dalla finestra a rioccupare il suo ruolo di uomo inutile.

    Puntata carina, ma l’inizio della stagione prometteva molto meglio di così, peccato.

     
  • Paco


    xfaith84:

    Puntata carina, ma l’inizio della stagione prometteva molto meglio di così, peccato.

    Concordo, l’enorme potenziale dell’Authority è andato scemando pian piano. Un peccato davvero 🙁