Sono anni di grande fermento per la serialità televisiva e se c’è un genere che sta cambiando più di ogni altro è proprio quello delle comedy. Surreali, ciniche, irriverenti, a volte anche critiche nei confronti dell’uomo e della società senza per questo rinunciare ad essere divertenti: le comedy si stanno differenziando sempre di più e queste 10, a nostro avviso, sono quelle più rappresentative di tale cambiamento.
NB: in questo articolo non sono incluse le serie dramedy, di cui parleremo domani in una classifica ad hoc.
10. Man Seeking Woman (FXX)
In un anno che ha visto fiorire comedy che vanno dal post-apocalittico (The Last Man on Earth) al fantascientifico (You, Me and the Apocalypse), il genere surreale non è stato da meno con l’approdo su FXX di Man Seeking Woman, la comedy basata sulla raccolta di racconti “The last girlfriend on Earth” di Simon Rich. La serie riprende gli elementi classici della romantic comedy e ne stravolge la prospettiva, proponendo una visione surrealistica e parodistica che la fa spiccare per originalità e al contempo le fa ottenere un risultato comico sopra le righe. Le (dis)avventure di Josh Greenberg (Jay Baruchel) nella difficile ricerca dell’anima gemella, infatti, ci sono raccontate attraverso il filtro della sua immaginazione che, con iperboli e sketch surreali che ricordano un po’ quelli di JD in Scrubs, rende la narrazione completamente scollegata dalla realtà, passando da incontri con un redivivo novantenne Hitler nei panni del nuovo ragazzo della ex ai viaggi nel tempo. Una serie fresca e divertente, che ha saputo farsi notare in questo 2015 e che ritornerà il 6 gennaio con la seconda stagione di 10 episodi.
9. Silicon Valley (HBO)
In continua ascesa a partire dalla conclusione della prima stagione, Silicon Valley non si è fermata un attimo, complici uno spirito comico incredibilmente in forma ed un cast sempre più compatto ed elettrizzante. La trama orizzontale, comunque, rimane il grande punto di forza dello show, vero e proprio punto di riferimento per le comedy di nuova generazione: con un Gavin Belson ormai in caduta libera, il percorso di Pied Piper si è fatto più libero, ma non per questo meno rischioso. E sono proprio le sconfitte, l’amaro in bocca, il realismo dell’ambiente in cui i protagonisti si muovono a rendere il tutto più concreto, più tangibile; l’ultimo atto della stagione lo dimostra e tocca al black humor e all’umorismo più sporco stemperare una situazione che, su carta, sarebbe stata decisamente insostenibile.
8. Galavant (ABC)
Le reti broadcast non sono solite prendersi dei rischi, preferendo scommettere raramente su prodotti televisivi atipici o comunque distanti da quello che sembra andare per la maggiore. Per fortuna, però, la ABC ha colto l’occasione mandando in onda una serie che non ha nemmeno bisogno dei suoi otto episodi per conquistarsi lo spettatore: Galavant è una delle novità comedy più riuscite del 2015. E questo non solo per il proprio comparto musicale – curato dal due volte premio Oscar Alan Menken –, ma soprattutto per la straordinaria intuizione di dar vita ad una serie dal profondo racconto metanarrativo e geniali momenti di demenzialità che non le permettono mai di prendersi troppo sul serio. Impreziosita da alcune superbe interpretazioni – Timothy Omundson spicca in un cast comunque ben assortito –, Galavant è la classica serie che avrebbe potuto trasformarsi in un disastro ed invece sorprende per la sua capacità di divertirsi e divertire.
7. Scream Queens (FOX)
Concettualmente, si può considerare Scream Queens come parte di una trilogia che comprende AHS Hotel e American Crime Story (in arrivo a febbraio), le tre creature più recenti di Ryan Murphy; seppure non sia ufficialmente pensata come un unicum, a tutti gli effetti è un mostro a tre teste che ha in questo show la sua anima più slasher e adolescenziale. La trama è un omaggio agli horror/teen movie americani che rimescola tradizione del genere, parodia e pop culture: un campus universitario in cui impazza un serial killer ma soprattutto la KKT, sorority guidata da Chanel, mean girl sopra le righe al centro di un turbine di eventi che comprende omicidi efferati ed eccentrici, one liner sarcastiche e politicamente scorrette e perfino Jamie Lee Curtis, progenitrice di tutte le scream queens. Uno show godibilissimo e assolutamente camp, con cui Murphy si dimostra nuovamente autore marketing-oriented, capace di creare prodotti di facilissimo consumo che nascono già con una mentalità metatelevisiva non solo nel citazionismo delle fonti, ma anche nel quoziente di citabilità a posteriori e creazione dell’instant cult.
6. Ash vs. Evil Dead (STARZ)
Prendete una saga cinematografica cult degli anni Ottanta, un regista con una lunga carriera sulle spalle, un intrattenimento horror genuino e una non irrilevante dose di intelligente ironia; mescolate tutto per bene e otterrete Ash vs Evil Dead, una comedy irriverente, spaventosa e ben realizzata, sequel della trilogia horror iniziata con “La Casa” e terminata con “Army of Darkness“. La sfida più grande, ampiamente superata da Starz, è infatti l’aver creato un prodotto acronico, perfetto sia per i fan della trilogia della Casa che per i neofiti del cinema di Raimi, che riusciranno subito a entrare in sintonia con il carattere sfacciato e disturbante del protagonista. Bruce Campbell fa un ottimo lavoro nell’interpretazione del suo storico personaggio, circondato da un ottimo cast ma soprattutto da un’efficace spalla comica (Ray Santiago) e da avversari tanto spaventosi quanto ben realizzati. Tanto citazionismo, azione, violenza e divertimento concentrati in una sola serie non sono cosa di tutti i giorni, e il fatto che si sia guadagnata un posto in questa classifica con la prima stagione ancora in corso dimostra l’eccezionalità di questa horror-comedy.
5. Unbreakable Kimmy Schmidt (NETFLIX)
In una stagione di rinascita delle comedy, Unbreakable Kimmy Schmidt emerge come una delle migliori novità pur non essendo un progetto rivoluzionario, ma la classica commedia del pesce fuor d’acqua: Kimmy ha perso la sua adolescenza intrappolata in un sotterraneo convinta che la fine del mondo fosse già arrivata; liberata dall’FBI, decide di cambiare vita e restare a New York. Prodotto da Tina Fey e debitore alle atmosfere e al cast della sua serie storica 30 Rock, UKS è una parodia dei cliché sulla ragazza single nella Grande Mela e una versione moderna del “Candide” di Voltaire, in cui la naiveté della protagonista serve per massacrare amabilmente i tic dell’America contemporanea, ma anche per sottolineare il significato più ampio dell’essere “sopravvissuti” oggi, mettendo alla gogna i mille modi in cui il mondo ci mette alla prova. Non solo un intrattenimento piacevole con alcuni picchi straordinari (vedere “Peeno Noir” per credere), ma anche un riferimento significativo di costume che ci fa vedere il presente in cui siamo immersi da un punto di vista davvero differente: quello di una donna che lo vede per la prima volta.
4. Broad City (COMEDY CENTRAL)
Arrivato alla seconda stagione, Broad City ha dato prova di essere non solo un buon esperimento televisivo, ma soprattutto una comedy solida e costante. Il salto dal web alla tv non ha scalfito il genio comico delle autrici-interpreti Abbi e Ilana, che rispetto alla prima stagione hanno alzato la posta in gioco, ignorando il politicamente corretto e osando come raramente si vede fare. La vita di tutti i giorni nella New York di oggi diventa una serie di avventure al limite dell’incredibile, grazie all’abilità delle due protagoniste di giocare con gli stereotipi, partendo da loro stesse e allargando il tiro a chiunque incontrino sulla loro strada. Le ragazze non risparmiano nessuno con la loro satira sociale e tramite questo punto di vista ci raccontano soprattutto le contraddizioni del mondo dei giovani. L’ottima scrittura e il livello costante di ogni puntata non permettono la creazione di nessuna zona d’ombra, facendo salire Broad City al quarto posto nella classifica delle dieci migliori comedy del 2015.
3. Review (COMEDY CENTRAL)
È difficile parlare di Review senza usare il termine “rivoluzionaria”: sia nella prima che in questa seconda stagione, la serie di Andy Daly è riuscita a trasformare un format apparentemente innocuo in qualcosa di incredibile, capace di sfruttare una continuity solidissima incentrata sul protagonista indiscusso dello show. Perché Forrest MacNeil è, senza dubbio, il centro di tutto, il banco di prova su cui testare i vizi e le tentazioni che affliggono la gente tutti i giorni; quest’anno in particolare, il processo è stato più coraggioso e doloroso che mai, trasformando l’umorismo nero in qualcosa di tragico senza, allo stesso tempo, privarlo della sua vena comica inimitabile. Il livello qualitativo mantenuto per tutta l’annata è incredibile, ma sono gli ultimi tre episodi a risaltare su tutto: un’analisi su temi come la felicità, l’omicidio e la paranoia, che porta il concetto di serie comedy su un piano mai visto e sperimentato finora.
2. You’re the Worst (FXX)
Il primo posto della classifica comedy 2014 scende quest’anno di una posizione, riuscendo però a conservare intatto – se non addirittura ad accrescere – il proprio fascino da outsider. Con una stagione forse meno solida della precedente ma senza dubbio più coraggiosa, Stephen Falk consegna al pubblico di FXX uno degli archi narrativi più interessanti dell’ultima stagione televisiva e un’esperienza di fruizione destabilizzante e dolorosa, inedita per una comedy. Quest’anno, infatti, la storia di Gretchen ha preso una piega del tutto inaspettata e problematica ma allo stesso tempo assolutamente credibile, attraverso un lavoro di scrittura sottilissimo ed encomiabile che ha dato vita ad episodi eccezionali come “There is Not Currently A Problem” o “LCD Soundsystem“. Il format della commedia romantica, per quanto possa essere disfunzionale e alternativa, rischia facilmente di stagnare: il cambiamento, dunque, si fa alle volte necessario. Nel caso della seconda stagione di You’re The Worst si è giunti anche ad un capolavoro imperdibile.
1. Inside Amy Schumer (COMEDY CENTRAL)
Amata e odiata al contempo, Amy Schumer è una figura che polarizza il pubblico per via di una sensibilità estremamente raffinata, senza peli sulla lingua e capace di utilizzare le maggiori tendenze contemporanee mettendole in dialogo con la tradizione, senza mai abbandonare la caustica comicità che la contraddistingue. Non è facile tenere alto il livello di uno show così sperimentale come Inside Amy Schumer per tre stagioni e l’autrice non solo ce l’ha fatta, ma è riuscita finanche a realizzare l’annata migliore al terzo tentativo, proprio mentre viene consacrata definitivamente anche come attrice e sceneggiatrice grazie al successo di Trainwreck. Parodie di video musicali, rifacimenti di sketch televisivi, rivisitazioni della rom-com, interviste a tema sessuale, reportage militanti, stand up spiazzanti. Questi e tanti altri i generi e i livelli del racconto che tocca lo straordinario show di Comedy Central, che quest’anno ci ha regalato momenti altissimi come il video “Milk Milk Lemonade” ed episodi indimenticabili come “12 Angry Men Inside Amy Schumer”, insindacabile testimonianza dell’intelligenza e della creatività della giovane autrice.
Non posso credere che Parks and rec non abbia trovato un posticino… 🙁
Ciao Gabriele, Parks and Rec purtroppo è finita fuori di poco, nonostante l’ottima stagione di chiusura!
Come fa la comedy più emozionante degli ultimi 10 anni a non essere in questa lista? Per me è come se mancasse Mad Men dalla lista dei drama del 2015.
Bella classifica. Non ho visto inside Amy Schumer quindi non obietto sul primato anzi correrò ai ripari recuperandola ma di queste 10 il mio podio sarebbe sicuramente:
1-Silicon Valley
2-You’re the worst
3-Ash vs Evil dead
Secondo me mancano due grandi nomi, Master of None e UnReal, soprattutto il primo.
Le classifiche dei dramedy escono domani 🙂
Ah ecco, mi confondo sempre con questa divisione, anche perché You’re the worst è stata più sul dramedy quest’anno, per esempio. È una linea sottile ma marcata. 😉
Bella lista e belle considerazioni in generale. Non ho visto tutta le serie qui presenti, anzi – sono più un tipo da drama, ma sto rimediando alla cosa in questi giorni.
Queste serie sono tutte nella mia lista, eccetto per Man Seeking Woman, a cui, dopo il trailer invitante, le critiche positive e il vostro – importante per me – riconoscimento, manca solo la conferma finale, ovvero delle buone reazioni anche per la seconda stagione in arrivo.
Curioso nel trovare Scream Queens, prodotto ancora indecifrabile a causa della divisione del pubblico fra quelli che lo considerano un capolavoro trash indiscusso e quelli che invece lo pensano a una grande offesa alla serialità in generale.
Ho iniziato ieri Unbreakable Kimmy Schimdt, e semplicemente, per ora, non convince affatto – o almeno me. Un concept interessantissimo, generatore di un hype incrementato dal successo di critica e pubblico, e poi inserobailmente distrutto una volta viste le prime due puntate, il cui unico lato positivo è stato, in parte, la protagonista, unica portatrice di quella freschezza narrativa che mi aspettavo dall’idea di base. Ho comunque intenzione di proseguire nell visione, sperando in un miglioramento.
Detto ciò, passo a You’re the Worst, di cui sono alla 2×11 e che non ha deluso le aspettative, regalando personaggi in grado di far scaturire risate sguaiate. E Aya Cash, col lavoro fatto nella seconda stagione, ha davvero bisogno di un riconoscimento. Comedy spettacolare, ogni battuta è qualcosa di fantastico.
Infine, sebbene forse non sia del tutto appropriato, visto che si tratta di sole otto puntate andate in onda per adesso, avrei aggiunto anche un posticino di quella perla che è Crazy Ex-Girlfriend. In caso, recuperatelo! Comedy, drama, musical… tutto perfetto.
Delle serie presenti in classifica seguo solo Man Seeking Woman, You’re the Worst e Scream Queens. La prima è indubbiamente molto originale, ma a volte l’ho trovata esagerata; di certo però si ride di gusto. Sulla nuova creatura della Murphy, ne riconosco la “genialità trash”, ma non mi piace. La comedy di FXX invece, dopo la delusione della prima annata, con la seconda stagione mi ha conquistata.
In ordine sparso, e con qualche dubbio di collocazione per Episodes e Grace and Frankie (comedy o dramedy?), le migliori del 2015 per me sono:
Episodes
Grace and Frankie
Life in pieces
Faking It (con una seconda stagione, però, nettamente inferiore alla prima)
Jane the Virgin
You’re the Worst
Ecco, Inside Amy Schumer è una di quelle cose che vorrei disperatamente farmi piacere, ma non ci riesco. Gli stereotipi, la misoginia etc etc. Sulla carta dovrebbe piacermi. nella realtà a malapena mi strappa un sorrisino. Non mi fa ridere. E non è che mi faccia riflettere su chissà che, quello che sottolinea mi sembra abbastanza ovvio.
Ho amato molto, invece, You’re the worst e Review.
Ah, bravi per aver messo Scream queens tra le comedy. In giro c’è un sacco di gente che non ha capito ancora che trattasi di comedy. Pensavano che fosse un horror e stanno lì a lamentarsi. Quando si dice essere de coccio.
La seconda stagione di You’re the Worst l’ho trovata “terribile”. Si salvano pochissimi episodi e si risolleva con un episodio finale fatto come si deve.
La prima stagione era brillante e irriverente. La seconda si guarda l’ombelico. Resta sempre una delle migliori cose nel campo “sitcom”, ma alcuni episodi sono proprio inguardabili.
Per il resto, penso che in qualunque universo Catastrophe dovrebbe essere prima (ma capisco sia stata vista da poche persone fuori UK) e Impastor avrebbe uno dei primi 5 posti garantito.
Ma io non faccio testo, visto che è molto difficile farmi ridere.