L’Amica Geniale – 2×07/08 I Fantasmi & La Fata Blu 4


L'Amica Geniale - 2x07/08 I Fantasmi & La Fata BluCon il settimo e ottavo episodio, “I Fantasmi” e “La Fata Blu”, si chiude la seconda stagione de L’Amica Geniale, tratta dal secondo libro della tetralogia di Elena Ferrante “Storia del Nuovo Cognome”: un libro per certi versi molto più complesso del primo da mettere in scena perché, sebbene ormai i personaggi siano noti e non ci sia bisogno di grandi presentazioni, va a coprire una quantità elevata di eventi importanti che segnano per sempre le vite di Lila e Lenù. Ridurre il tutto a otto puntate era già quindi una sfida difficile, ma possiamo dire che l’accurata selezione del materiale originario è sicuramente uno dei punti di forza di questa stagione.

Non è facile riassumere quanto accade in tutto il secondo romanzo, e non lo è soprattutto in questa ultima parte, che racconta un periodo di diversi anni in cui le due protagoniste sono per la quasi totalità del tempo separate – cosa che poteva rendere ancora più difficile non solo la restituzione scenica degli accadimenti, ma anche e soprattutto di quello stretto legame che le tiene attaccate nonostante le distanze, la mancanza di comunicazione e quella di informazioni, di una e dell’altra. È questo ciò che colpisce delle ultime due puntate: l’abilità con cui la sceneggiatura manipola, a volte con alterazioni importanti di cui parleremo, il materiale originario per esaltare ancora di più la connessione di Lenù e Lila, quel legame che nemmeno la voce narrante di Alba Rorhwacher (che interpreta interi monologhi interiori di Lenù) riesce a rendere così potente quanto alcune significative scelte di scrittura e di regia. Non solo: sebbene entrambe siano le protagoniste della storia di Ferrante, non bisogna dimenticare come nei romanzi tutto venga raccontato da Elena, dal suo punto di vista, che è quello della narratrice della storia: una donna ormai matura che, a seguito della telefonata di Rino che le riferisce della scomparsa della madre, decide di mettersi a scrivere per raccontare certamente del loro legame, ma anche e soprattutto della sua vita in funzione di Lila.
L'Amica Geniale - 2x07/08 I Fantasmi & La Fata BluÈ così che nel libro troviamo ad esempio pochissime pagine volte a raccontare il primo periodo pisano di Lenù: la stessa relazione con Franco Mari occupa appena due pagine delle quattro dedicate al riassunto di quei primi anni che la narratrice commenta così: “Questo, grosso modo, è ciò che mi accadde a Pisa dalla fine del 1963 alla fine del 1965”. Trapela, dal libro, qualcosa che in televisione difficilmente poteva essere messo in scena se non rischiando un’accelerazione eccessiva per i non lettori: è così che quindi “I Fantasmi” inizia sorprendentemente con una lunghissima sezione – inesistente nell’originale – su Franco Mari  e con quella corsa sfrenata per Pisa della coppia di giovani che ha l’unico compito di farci capire, senza troppi preamboli, cosa è diventata la vita di Lenù da quando studia alla Normale. Non si tratta certo di invenzioni di sana pianta: come la stessa narratrice ci informa nel corso della puntata, a seguito della rottura non avrebbe più avuto notizie di Franco per un po’ di tempo, dunque non è certo uno spoiler dire che nel corso dei libri qualche informazione in più su Franco e sul suo futuro si avrà. Ed è a partire da queste che viene costruito un personaggio decisamente più approfondito rispetto ai pochi spunti presenti nel secondo libro, utile soprattutto per evidenziare la differenza che il ragazzo apporta nella vita della studentessa Elena Greco: le conoscenze che le permette di fare, i viaggi, tutta quella vita così diversa da quella di Napoli che, con la partenza di Franco, scompaiono a loro volta, lasciando Lenù di nuovo sola – e in questo senso la splendida scena della ragazza che gira per Pisa avvolta dalla nebbia restituisce visivamente una sensazione che a parole sarebbe stata davvero complicata da spiegare.

L'Amica Geniale - 2x07/08 I Fantasmi & La Fata BluDiverso è invece il discorso su Pietro Airota, che, al contrario, nella serie viene condensato molto di più rispetto al libro: non ci sono particolari problemi a riguardo, se non fosse che gli insulti che Elena riceve da un compagno (quelli per cui Pietro si scusa) risultano piuttosto senza senso se estrapolati dal contesto del libro – quel periodo post-Franco in cui Elena non solo era stata isolata, ma era stata ritenuta anche una ragazza “facile” per quella stessa audacia che le sentiamo raccontare nella scena precedente alla scrittura del suo primo romanzo. Ciò che tuttavia risalta sempre, in ogni scena che riguarda solo Lenù, è il suo non sentirsi mai interamente se stessa: una irrequietezza interiore che si placa solo nel periodo con Franco perché in qualche modo si sente integrata a pieno titolo nella sua stessa vita, ma che svanisce con lo svanire del ragazzo e che la riporta a quella condizione di “quasi”, di persona a metà che assume una sua completezza solo nel rapporto con Lila, nel confronto e persino nello scontro con lei. È un’assenza che pesa come un macigno, perché a Lila è legata non solo la sua identità ma anche la sua appartenenza a Napoli, la possibilità di avere successo accademico o di tornare a casa e diventare una copia della professoressa Galiani; ma al contempo troviamo la necessità di prendere le distanze dall’amica di sempre che le ha portato via “il giocattolo”, quel Nino Sarratore che comparirà solo alla fine dell’ultima puntata ma che aleggia più volte in entrambi gli episodi (con la visione del piccolo Rino, con i pensieri legati a Ischia, con la vergogna per il piacere che si lega indissolubilmente a Donato Sarratore e di conseguenza a suo figlio, con cui non ha mai avuto alcuna possibilità proprio a causa di Lila).

L'Amica Geniale - 2x07/08 I Fantasmi & La Fata BluTutti questi piani di sovrapposizione emotiva vengono raccolti in una scrittura che, attraverso qualche piccola modifica, riesce insieme alla regia di Saverio Costanzo a rendere concreta e visibile tale fusione. Il riferimento è ai quaderni di Lila che, se nell’originale venivano letti da Lenù superficialmente in treno durante un ritorno a Pisa per poi essere lanciati subito nell’Arno, qui vengono invece conservati, per riemergere solo quando Napoli torna prepotentemente e inaspettatamente nella vita da universitaria di Lenù, ossia con l’arrivo della madre a causa di una brutta influenza. Qui assistiamo a due momenti simbolicamente importanti sia per la vita della ragazza che per il racconto. Innanzitutto, questo è uno dei rari momenti in cui la madre di Lenù mostra del vero e autentico affetto per la figlia: una donna che non è mai uscita da Napoli e che da sola parte per raggiungere la figlia malata, per accudirla e prendersene cura, per poi ripartire sempre da sola all’alba, mette in scena una forza strepitosa. È l’amore materno, quello che troveremo anche in Lila per Rino, e che qui è in grado di far muovere persino lei, la donna claudicante, spesso sguaiata e sbrigativa, che mai avrebbe voluto vedere la figlia studiare ma di cui al tempo stesso è segretamente orgogliosa, tanto da sentire come una minaccia una figura come quella della maestra Oliviero – il modo con cui liquida la sofferenza di Lenù alla notizia della sua morte trova nel libro una più completa rivelazione di rivalità: “Quella cretina s’è sempre creduta più madre di me”.

L'Amica Geniale - 2x07/08 I Fantasmi & La Fata BluMa è il secondo aspetto quello più rilevante: con l’arrivo improvviso della madre, sbarca altrettanto improvvisamente nella camera di Lenù quella Napoli da cui lei si è allontanata, quel mondo di rione fatto di storie e di tradimenti, di camorra e di malaffari, che nella giovane risveglia la necessità di riprendere in mano i quaderni di Lila e scoprire così quanto è successo all’amica fino appunto alla consegna dei suoi manoscritti. La tecnica del flashback, che si avvale quasi sempre di dissolvenze nel passaggio da Lila a Lenù – come se le vicende della prima fluissero nella mente e nelle vene della seconda che quella vita la sta leggendo –, risulta quindi impeccabile nel sottolineare ancora di più il legame in absentia delle due giovani: è così, a differenza del libro, che Lenù scopre la prima parte degli eventi legati a Lila, che riprendono il racconto dalla ripetizione dell’ultima scena del sesto episodio, con il ritorno della giovane a casa di Stefano.
L’autoreclusione cui si sottopone Lila incinta e la ricerca di lei che portano avanti sia il fratello che Michele Solara – entrambi disposti a parlare con calma solo per finire ad insultarla quando non ricevono risposta – vengono raccontati con un’inquietudine magistrale, che procede ora per soggettive con lo sguardo attraverso lo spioncino (e dunque con un ulteriore livello di indagine: Elena sta leggendo dai quaderni che non dovrebbe leggere, dunque di nascosto, i momenti in cui Lila altrettanto di nascosto guarda chi da lei pretende tutto senza dare mai nulla), ora con primissimi piani, che evidenziano tutta la silenziosa disperazione della ragazza, ormai lontana dalla felicità vissuta con Nino e prigioniera di se stessa.

L'Amica Geniale - 2x07/08 I Fantasmi & La Fata BluLenù non sente mai davvero le parole di Lila se non in una rapida occasione, quella appunto della consegna dei quaderni: tutto il resto lo apprende dai suoi racconti scritti, da sua madre e infine da Ada, cui vengono affidati gli ultimi flashback che ricostruiscono quanto accaduto a Lila da quando le due amiche non si vedono più. In ciascuna di queste analessi prevale un senso d’angoscia, anticipato in Lenù dall’incubo causato dalla febbre alta, la cui resa scenica è tutto ciò che ci si poteva aspettare dal libro; ma soprattutto a emergere è una tensione degna di una narrazione thriller, che tocca i suoi picchi più alti nelle scene di cui è protagonista Stefano Carracci (interpretato da un eccezionale Giovanni Amura, in grado di infondere nel suo personaggio una violenza inaudita, ma anche una vasta gamma di emozioni, dalla rabbia allo sgomento, dall’incredulità a certe insospettabili vulnerabilità). In particolare non si può non parlare della scena notturna del confronto tra Lila e Stefano riguardo ad Ada: i lampi del temporale, il buio della cucina, l’iniziale apparente calma del marito che sfocia poi in violenza, con quella mano inquadrata sullo stipite della porta quasi fosse un film horror in cui il mostro di turno rapisce la sua vittima, e poi lo stupro, l’ennesimo, con la camera fissa sullo sguardo di Lila, a sua volta fisso, come ai tempi della violenza durante il viaggio di nozze, ma questa volta orientato solo al piccolo Rino nella culla accanto. Una regia magistrale, questa volta, che non indugia su alcun dettaglio del corpo di Lila che non sia lo sguardo straniato da se stessa, verso la persona che ama più della sua vita. E ancora, la regia si fa strumento della narrazione della furia cieca di Stefano durante la lotta con Rino, con la macchina da presa che segue i movimenti sconnessi del marito e che si ferma, stabile, solo sugli sguardi spaventati dei bambini, a sottolineare quanto la violenza a cui si assiste da piccoli sia incomprensibile, inspiegabile, in grado solo di lasciare attoniti o in lacrime.

L'Amica Geniale - 2x07/08 I Fantasmi & La Fata BluDopo la scena dello stupro i quaderni di Lila si interrompono e così anche le dissolvenze, sostituite da uno stacco netto su Lenù, ora a conoscenza di almeno la metà delle vicende relative all’amica. A seguito del lancio della scatola nell’Arno, della consapevolezza di essere un “quasi” comparato alla vita di Lila, l’ottima studentessa Elena Greco affronta così un periodo di impasse – “M’ingorgai” – in cui, come si diceva più su, tutti questi elementi si fondono, portandola ad una vera e propria crisi identitaria che si placa almeno in parte con la scrittura di getto di quello che diventerà il suo primo romanzo; un racconto che, nell’originale, viene lodato dalla casa editrice proprio per quel quid nascosto, quel “qualcosa di potente che non riesco a capire da dove viene” (come le dice il redattore nel romanzo di Ferrante) che Lenù ritroverà in quel “La Fata Blu” scritto dalla piccola Lila. È qui che capiamo, noi con lei, quanto la distanza fisica e comunicativa non abbia leso di un millimetro il legame tra le due donne: ed è così che la serie sceglie, subito dopo la scoperta della pubblicazione del romanzo, di far vivere a Lenù una sorta di ricordo ad occhi aperti. È emozionante rivedere le due piccole bambine nel momento che ha consolidato la loro amicizia – la lettura di quel “Piccole Donne” acquistato con i soldi dati da Don Achille dopo la perdita delle bambole –, ma non c’è solo volontà di muovere a commozione lo spettatore, tutt’altro: è stato probabilmente il modo migliore per far capire quanto quella promessa fatta da bambine di scrivere un libro insieme si sia poi effettivamente realizzata, seppur in modi diversi da come entrambe potevano immaginarsi.

Ecco quindi farsi necessaria, impellente e urgente la voglia di vedere l’amica, di parlarle, di dirle che se ce l’ha fatta è anche merito suo – o forse è solo merito suo. Del resto Elena soffre di un perenne senso di inferiorità, che la fa sentire napoletana a Pisa e pisana a Napoli: basti pensare alla scena del ritorno al rione, in cui il padre la loda davanti a tutti e tutti la fissano come se fosse un corpo estraneo, con un parallelo inequivocabile con quella scena di inizio stagione in cui era lei a osservare le donne del rione trasformarsi nel loro diventare madri. La sua è stata una scelta di vita diversa, ma ora sente di non appartenere a nessuno dei due luoghi, di non essere abbastanza brava per il mondo degli Airota ma troppo brava per poter tornare alla vita del rione come se nulla fosse.
L'Amica Geniale - 2x07/08 I Fantasmi & La Fata BluLa conversazione con Ada la mette quindi a conoscenza di tutto quello che è successo nel periodo che le mancava dopo la lettura dei quaderni, e di nuovo troviamo dei flashback in cui più che l’inquietudine prevale un senso di straniamento, sottolineato dai lunghi e profondi sguardi tra i tre protagonisti delle vicende: Lila e Ada, dopo che questa viene picchiata da Stefano; tutti e tre, quando Carracci torna a casa e le trova entrambe in salotto. In ogni caso sentiamo pochissime parole (“Famm’a camomilla”, “Vattinne” – “No”, “Sono incinta”) e la comunicazione è lasciata solo agli sguardi, di comprensione fra le due donne – nemiche, ma entrambe consapevoli di essere vittime di un sistema patriarcale che non lascia scampo –, di sfida e di rabbia fra Stefano ed entrambe, fino alla sua resa alla scoperta del nuovo figlio in arrivo.

Lenù trova Lila a San Giovanni a Tedduccio e l’incontro tra le due (alle quali è cambiata radicalmente la vita) suona come un ritorno a casa senza essersi mai lasciate. A colpire è soprattutto l’affetto di Lila, quel suo prendere le mani di Lenù alla notizia del romanzo per baciarle e sentirle sul viso – quelle mani levigate che hanno scritto una storia, al contrario delle sue, rovinate dal lavoro per i Soccavo – e quell’abbraccio carico di tutto l’amore che nessuna delle due ha mai smesso di provare per l’altra (e che mai finirà dato che, e non smettiamo di ricordarlo, stiamo assistendo al racconto di una anziana Lenù che dedica alla sua più cara amica scomparsa tutta la sua vita e tutta se stessa: di nuovo, un romanzo di Lenù che senza Lila non esisterebbe).
L'Amica Geniale - 2x07/08 I Fantasmi & La Fata BluLa notizia de “La Fata Blu” è – e come potrebbe essere diversamente – un dolore per Lila, qualcosa che all’inizio non ricorda o finge di non ricordare, per poi sminuire con decisione (“Sono stata una bambina presuntuosa”). E non stupisce, soprattutto alla luce del suo ultimo incontro con la maestra Oliviero che, ormai prossima alla morte, aveva abbandonato il suo cieco rifiuto di parlare a Lila per rivolgerle quelle parole ormai tardive e che l’hanno ferita come una coltellata (“Tu eri destinata a grandi cose”), ma che al contempo hanno innescato nella ragazza la necessità di istruire il piccolo Rino dandogli tutto quello che lei non ha mai avuto. Senza stupore alcuno, pur di sminuire se stessa finisce col farlo anche con l’amica che le rivela quanto di lei ci sia nel suo romanzo – “Allora chi te l’ha stampato è un pazzo” –, ma questo non impedisce a entrambe di dirsi quello che, lo sappiamo, avrebbero voluto dirsi in tutto il periodo della loro lontananza: “Io torno, non voglio perderti” / “Neanche io voglio perderti”.
La lunga ripresa su “La Fata Blu” che diventa cenere cede il passo con una dissolvenza a “La Divagazione”, come se appunto il secondo romanzo nascesse dalle ceneri del primo: ed è così che si chiude “Storia del Nuovo Cognome”, con la presentazione del romanzo di Elena e il ritorno di quella che è stata la più grande minaccia all’amicizia tra le due giovani: Nino Sarratore, cui Lenù dedica un sorriso tanto felice quanto foriero di pessimi presagi per il futuro.

L'Amica Geniale - 2x07/08 I Fantasmi & La Fata BluNon è stato facile, si diceva, ridurre a otto puntate un libro che è straripante di eventi, emozioni, fatti più o meno significativi. La scommessa è stata vinta in maniera praticamente perfetta, grazie a una quasi rara capacità di sintesi che non ha affatto danneggiato il materiale d’origine, ma che ha in molti casi – e queste puntate ne sono un esempio – donato al racconto delle letture ulteriori, rendendo quindi la serie non una mera trasposizione, bensì un’esaltazione delle capacità del mezzo audio-visivo. La regia di Saverio Costanzo e Alice Rorhwacher è risultata quasi sempre impeccabile nel rendere visivamente quel piccolo miracolo che già la sceneggiatura aveva compiuto; ma oltre a ciò non si può che ringraziare, soprattutto da lettori e lettrici, chi ha operato dietro ai casting di questi personaggi, che ancor più in questa stagione sono stati resi con una fedeltà al testo originario che è davvero merce rara. Bisognerebbe dedicare un paragrafo a ciascuno di loro, ma gli applausi più forti vanno tutti a Gaia Girace e Margherita Mazzucco, giovanissime e sorprendentemente alla loro prima esperienza attoriale: non potevamo sperare in due migliori Lila e Lenù.

Voto 2×07: 9
Voto 2×08: 9
Voto Stagione: 9

Nota:
Di tutti i cambiamenti apportati, quello che appare più senza senso è quello della tesi di Lenù: perché passare dal IV libro dell’Eneide virgiliana a un argomento come l’astronomia e l’astrologia nelle opere di Orazio?

 

Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.


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4 commenti su “L’Amica Geniale – 2×07/08 I Fantasmi & La Fata Blu

  • Boba Fett

    Ero decisamente prevenuto nei confronti di questa serie, trovavo mille difetti alla regia, alle interpretazioni, al trucco&parrucco senza rendermi conto che il racconto non solo mi attirava sempre più, ma che mi avvolgeva lentamene e inesorabilmente come un boa con la sua preda. E così dalle petulanti critiche iniziali sono passato agli occhi lucidi. Un plauso alla costanza di Costanzo, ma anche a quel suo modo di raccontarci una storia che mi ha ricordato anche un film che ho sempre amato, quel Le Creature del Cielo di Peter Jackson che oltre 20 anni fa ci mostrava con tinte al limite dell’horror, due amiche incomprese, sole e contro tutti…

     
    • Federica Barbera L'autore dell'articolo

      Che bel commento, caro Boba Fett! Non è da tutti ammettere di essersi ricreduti, quindi intanto grazie per quello che hai scritto!
      Il film che citi non l’ho mai visto, lo metterò sicuramente nella lista (infinita) delle Cose Da Recuperare☺️
      E se ti va prova a dare una chance ai libri.. se è la storia che ti sta conquistando non potrai che amarli!