Fargo – 5×01/02/03 The Tragedy of the Commons & Trials and Tribulations & The Paradox of Intermediate Transactions


Fargo - 5x01/02/03 The Tragedy of the Commons & Trials and Tribulations & The Paradox of Intermediate TransactionsSi torna nel Minnesota, alle porte dell’inverno, con umorismo nero, scene di azione stravaganti, colpi di scena, personaggi che impattano già dai primi minuti sullo schermo e una storia che intriga fin dalle sue prime battute: si scrive in tutte queste parole, si legge Fargo, serie di Noah Hawley che torna su FX a distanza di tre anni dalla sua quarta stagione.

Questa volta ci troviamo nel 2019, nel classico paese medio borghese del Minnesota, dove un’assemblea scolastica sta andando molto male: in mezzo a botte e spintoni, una madre cerca di portare al sicuro la figlia, quando in mezzo alla confusione stordisce un poliziotto e viene arrestata.
Un classico inizio alla Fargo, quindi, che lascia con la faccia attonita ma allo stesso tempo divertiti e incuriositi già dai primissimi secondi da una scena surreale e grottesca. Sono proprio questi gli elementi che hanno fatto del film dei Coen prima e di tutte le stagioni seriali poi un prodotto unico nel suo genere, che affronta sempre temi attuali e di rilevanza sociali “nascondendoli” sotto una patina di humor nero e di grottesco, probabilmente dandogli così ancora più importanza e rilevanza.
Da questo punto di vista, anche questa quinta stagione non poteva essere da meno e fin da subito mette in chiaro una cosa: Dorothy Lyon, detta Dot, una sorta di casalinga disperata di Scandia interpretata da Juno Temple, è l’assoluta protagonista della storia e si capisce subito – ancora di più se si è avvezzi al franchise – che non è esattamente chi sembra.

Lo show ha sempre il pregio di inserire la storia in un contesto molto particolare, con personaggi al limite dello stereotipato ma che risultano sempre credibili all’interno dell’universo narrativo di Fargo, proprio perché la cifra stilistica della serie – che come detto mutua in maniera perfetta quella del film originale – ci ha insegnato che l’universo di questo tipo di narrazione deve necessariamente essere così.
Fargo - 5x01/02/03 The Tragedy of the Commons & Trials and Tribulations & The Paradox of Intermediate TransactionsE allora non possiamo che ammirare forse uno dei personaggi più stereotipati della serie fino a qui (almeno per questi primi tre episodi) ma che risulta assolutamente credibile e perfettamente inserito in questo mondo: Roy Tillman, lo sceriffo interpretato da Jon Hamm che dice “qui la Legge sono io” è un personaggio trumpiano in tutto e per tutto, scritto sicuramente non in punta di penna ma con una matita a punta grossa, e forse proprio per questo è così magnetico e credibile, perché è esattamente quello che ci si aspetta da questa serie.

Oltre al grottesco e allo humor nero, quello che non può mancare in Fargo è sicuramente la violenza, che non è mai farsesca o ridicola, tutto l’opposto: la violenza in questa serie è violenza vera, con sangue e modi di farsi del male sempre più artistici ma anche in questo caso del tutto credibili. Bruciare facce o tagliare orecchie con lame di pattini non è sicuramente una violenza edulcorata e per tutti: anche questi primi tre episodi confermano che l’esplosione violenta in Fargo è repentina, come un bagliore accecante che ti colpisce all’improvviso e che per un attimo ti obbliga a non guardare, anche se subito dopo cerchi di capire cosa diavolo ti stia colpendo, pur correndo il rischio di rovinarti gli occhi.
Soprattutto il primo episodio di questa quinta annata è un insieme di violenza e azione davvero niente male. Al netto della primissima sequenza in slow motion dove c’è sì violenza ma quasi comica (i pugni nelle parti basse sono da slapstick comedy o cinepanettone), il resto dell’episodio continua placido fino al punto di svolta in casa di Dot: qui la violenza si fa seria e cattiva, per poi proseguire per tutto l’episodio in un crescendo di tensione che culmina in un altro WTF. Ci accorgiamo però alla fine della premiere di stringere il bracciolo del divano, perché, pur essendo solo la prima puntata, si viaggia già a duecento all’ora.

Fargo - 5x01/02/03 The Tragedy of the Commons & Trials and Tribulations & The Paradox of Intermediate TransactionsParlavamo prima di come un personaggio stereotipato come quello dello sceriffo fosse magnetico: di sicuro lo sono anche il personaggio di Dot e di Lorraine Lyon, la suocera di Dot; questo sicuramente perché sono scritti molto bene ma è da sottolineare come sia stato fatto un lavoro non indifferente a livello di casting.
Juno Temple, Jennifer Jason Leigh e Jon Hamm sono tre scelte azzeccatissime per le parti che ricoprono e soprattutto continuano nella tradizione di Fargo di avere un ventaglio di attrici e attori di primo piano o in rampa di lancio. Anche i ruoli all’apparenza secondari sono affidati ad attori magari ancora meno famosi ma che sono ampiamente riconoscibili, soprattutto dal pubblico televisivo: Joe Keery, Sam Spruell e Dave Foley ne sono un ottimo esempio. Poteva poi mancare la poliziotta del piccolo paese medio borghese che fin da subito capisce che c’è qualcosa che non va? Richa Moorjani dà infatti il volto a Indira Olmstead.
E poi c’è lui, il factotum di questa serie: Noah Hawley colpisce ancora, verrebbe da dire. Sebbene abbiamo visto solo tre puntate su dieci, la sua firma si vede perfettamente – è sua la sceneggiatura di tutti gli episodi – e questo non può che darci la speranza di vedere un prodotto all’altezza delle aspettative.

Come dicevamo poc’anzi, sotto lo humor nero, la violenza, il grottesco e il dramedy più spinto sembra fare capolino una tematica molto importante, che dovrebbe esserlo sempre ma che è tornata prepotentemente alla ribalta negli ultimi tempi: una donna che cerca di scappare da un mondo dominato dal patriarcato più duro e puro, facendo qualsiasi cosa pur di riuscirci. Non sappiamo come finirà perché Fargo è tutto fuorché banale e scontato, ma sicuramente non possiamo che fare il tifo per lei. Costi quel che costi.

Voto 5×01: 7½
Voto 5×02: 7
Voto 5×03: 7

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Informazioni su Ste Porta

Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.

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