True Detective: Night Country – 4×01/02 Part 1 & Part 2 6


True Detective: Night Country – 4x01/02 Part 1 & Part 2Se c’è una serie che ha saputo imporsi e diventare da subito un cult negli anni dieci, quella è stata sicuramente True Detective: la serie antologica HBO creata da Nic Pizzolatto, infatti, si è proposta di rinnovare il genere poliziesco attraverso storie popolate da personaggi che appartengono alle forze dell’ordine ma che viaggiano sempre in una zona grigia tra il bene e il male, opponendosi alle più canoniche rappresentazioni positive tipiche della tv tradizionale, come per esempio quelle dei procedurali.

A dieci anni esatti di distanza dalla prima stagione, True Detective torna con la sua quarta annata, per la prima volta con un sottotitolo che fa riferimento alla nuova ambientazione: “Night Country”, infatti, identifica subito l’immagine della notte polare, il periodo di buio – che può andare da 24 ore fino a 6 mesi – che caratterizza le zone della Terra che si trovano a ridosso delle calotte polari. In questo caso la trama si svolge in Alaska, vicino alla città fittizia di Ennis, e vede coinvolte due poliziotte – anche le protagoniste donne sono una prima volta per la serie, se si esclude il personaggio di Rachel McAdams nella seconda stagione, che però faceva da spalla ai più noti Vince Vaughn e Colin Farrell – alle prese con l’improvvisa sparizione di un team di ricercatori che lavoravano in una base poco fuori il centro abitato. A differenza delle altre tre stagioni, questa annata è la prima con la nuova showrunner messicana Issa López – anche sceneggiatrice e regista – e soprattutto la prima con Pizzolatto fuori dal team di autori, dato che rimane solo come produttore esecutivo.

True Detective: Night Country – 4x01/02 Part 1 & Part 2Questa scelta di cambiamento da parte della produzione può essere interpretata in molti modi; uno dei più chiari ed evidenti è la volontà di raccontare qualcosa di diverso approcciando un punto di vista nuovo, contemporaneo e accattivante. Non è un mistero, poi, che la seconda e la terza stagione di True Detective non sono riuscite a mantenere il livello qualitativo e l’apprezzamento di pubblico e critica che avevano travolto la prima; è quindi più di un sospetto la scarsa capacità di Pizzolatto di riprodurre quel meccanismo perfetto. In sostanza per riportare interesse verso un progetto che, ormai, inizia a sentire i propri anni e che risulta sempre meno adatto alla televisione contemporanea – anche a causa del suo successo, infatti, il genere poliziesco ha creato tantissimi emuli e molte serie derivate – era necessario operare un rinnovamento sostanziale, una sorta di reboot. Sarà riuscito questo True Detective: Night Country ad essere abbastanza diverso da poter emergere e farsi notare in mezzo ad altri prodotti del genere (ma allo stesso tempo non così diverso) e a mantenere le atmosfere e il tipo di personaggi che hanno fatto il successo dello show?

A giudicare dai primi due episodi siamo di fronte ad una storia molto classica, in linea con quelle già raccontate dallo show in passato: ci sono due personaggi complessi e con un passato turbolento, una detection che mischia elementi di mistero e misticismo con atti di violenza e brutalità, un’ambientazione isolata e suggestiva e un filo rosso che pare collegare tutti questi elementi. I punti di contatto con le stagioni precedenti – la prima soprattutto – si affiancano a numerose ispirazioni televisive e non solo; primi fra tutti sono i rimandi evidenti a Twin Peaks, dal personaggio di Jodie Foster che ricorda in alcuni suoi atteggiamenti l’immortale agente Cooper, agli elementi soprannaturali mostrati finora nello show. Ma True Detective: Night Country, come si diceva, subisce l’influsso di tutta la cultura televisiva degli ultimi anni e tra le pieghe delle sue immagini si possono individuare tantissime altre serie, come per esempio il dimenticato thriller Fortitude per quanto riguarda le ambientazioni polari – o anche The Terror, che però è un horror – o le storie recenti con protagoniste detective di genere femminile, da Sharp Objects a Mare of Easttown.

True Detective: Night Country – 4x01/02 Part 1 & Part 2La parte più originale che emerge da questo inizio di stagione, tuttavia, risiede nel contenuto della detection e nella scelta di portare a galla tematiche molto attuali. La trama della stagione non è direttamente ispirata ad una storia vera, tuttavia Issa López ha volutamente legato la sceneggiatura al problema reale della sparizione e degli omicidi di un numero elevatissimo di donne indigene tra Stati Uniti e Canada ogni anno, i cui corpi spesso non vengono mai trovati. Nella serie questo si esprime attraverso il cold case che attanaglia le protagoniste, in particolare l’agente Navarro (Kali Reis), che riguarda la sparizione di una donna Iñupiat – una popolazione indigena dell’Alaska – di molti anni prima.
Questo mistero che proviene dal passato delle due donne si lega immediatamente al caso del presente che dà il via alla vicenda principale alla quale si accennava prima: nei primi due episodi vengono, infatti, poste le basi della trama investigativa e viene costruito il contorno culturale e ambientale nel quale si inscrive la scomparsa degli scienziati. Ennis è un luogo isolato in cui l’inizio della notte polare e la calata del buio coincidono con l’avvento di un’oscurità che riemerge in tutti gli abitanti – qui un altro riferimento evidente a Lynch. Il setting e l’atmosfera sono l’altro grande punto vincente di questa versione di True Detective, che recupera dalla prima stagione anche gli elementi soprannaturali – che si fanno sempre più incisivi nel secondo episodio – ai quali a tratti aggiunge anche l’horror. Non mancano poi i guizzi creativi della regia dal punto di vista del macabro, primo fra tutti l’idea di rappresentare i cadaveri degli scienziati come una vera e propria raffigurazione artistica ghiacciata nella quale i loro corpi nudi si deformano e uniscono in un’unica scultura.

True Detective: Night Country – 4x01/02 Part 1 & Part 2Questi primi due episodi non avrebbero centrato così bene il loro obiettivo senza le ottime interpretazioni da parte di Jodie Foster e Kali Reis: entrambe interpretano personaggi interessanti e sfaccettati che rivelano pian piano le loro motivazioni nel corso degli episodi in una costruzione che non è mai forzata ma, anzi, si assorbe molto facilmente attraverso i dialoghi e le interazioni con gli altri abitanti di Ennis. La prima è una madre in difficoltà a casa e una lavoratrice totalmente assorbita dal suo lavoro, una caratteristica quest’ultima che la porta a pretendere la dedizione massima anche ai suoi sottoposti, come per esempio Peter con il quale è a tratti crudele e a tratti comprensiva, mettendo in evidenza la tossicità della sua leadership. La seconda è una poliziotta di origine indigena, di una generazione diversa rispetto al suo ex-capo e forse proprio per questo molto più sensibile alle ingiustizie e ai crimini che riguardano le donne della comunità di Ennis; nei primi due episodi il suo passato non viene esplorato in modo approfondito – sappiamo che ha dei traumi legati al suo passato in guerra – e la sua figura conserva un alone di mistero che la rende molto interessante in vista del resto della stagione.

Come si diceva a dare un taglio diverso rispetto al passato e ad avvicinare Night Country alla prima stagione dello show c’è la spinta decisa sul versante soprannaturale della trama; lo stesso prologo al primo episodio è una scena che trasporta immediatamente lo spettatore sul piano del weird e del misterioso – vediamo, infatti, un branco di caribù lanciarsi tutti insieme giù da un dirupo. Al centro della maggior parte di questi eventi c’è la figura indecifrabile ma affascinante di Rose Arguineau, interpretata dalla veterana Fiona Shaw (Killing Eve, Harry Potter), che interpreta una sorta di cacciatrice vedova che vive in solitudine lontana dalla città. Nel conto delle cose strane e delle figure inquietanti che popolano Ennis si annoverano anche il ritorno del simbolo della spirale – questo un chiaro riferimento alla mitologia interna della serie – e diversi riferimenti alla comunicazione tra il mondo dei viventi e quello dei morti.

True Detective: Night Country – 4x01/02 Part 1 & Part 2Se il primo episodio ha un carattere molto introduttivo e permette a Issa López di costruire una sorta di worldbuilding in vista della stagione, il secondo entra nel vivo dell’investigazione e racconta con un ottimo ritmo l’andamento della detection. I punti di svolta sono posizionati al momento giusto, così come l’esplorazione dei rapporti tra i personaggi che si inseriscono in mezzo agli eventi principali sono ben amalgamati e non pesano sulla visione; si arriva, infatti, facilmente alla fine di episodi di circa un’ora e si sente quasi immediatamente la cupezza e la tensione che aumenta lentamente man mano che la questione si fa più spinosa. Il colpo di scena che chiude “Part 2”, poi, è una sorpresa che può portare allo scenario abbastanza imprevedibile all’inizio di una caccia all’uomo tra i ghiacci dell’Alaska, magari introducendo anche una parte action che ancora non fa parte di questa stagione – e che invece nel passato di True Detective è stata importante, si pensi al piano sequenza famoso della prima stagione o alle sparatorie della seconda.

Le prime due parti di True Detective: Night Country sono l’ottimo inizio di una miniserie molto classica: in questo thriller poliziesco non ci sono elementi di novità particolari, non c’è l’ambizione di raccontare una storia in un modo come non si era mai fatto prima, non vuole sconvolgere gli spettatori contemporanei con un nuovo modo di intendere le serie tv. Questi primi due episodi ci regalano invece, al momento, uno show investigativo soprannaturale con tutti gli elementi al posto giusto, condito con un’ambientazione particolarmente suggestiva e intrigante: se il racconto e la costruzione registica sapranno mantenere questo livello fino alla fine di tutti e sei gli episodi potremo dire di essere di fronte ad un prodotto eccezionale nel suo genere, probabilmente alla pari o anche superiore alla tanto osannata prima stagione di True Detective.

Voto 4×01: 9
Voto 4×02: 8 ½

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Informazioni su Davide Tuccella

Tutto quello che c'è da sapere su di lui sta nella frase: "Man of science, Man of Faith". Ed è per risolvere questo dubbio d'identità che divora storie su storie: da libri e fumetti a serie tv e film.


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6 commenti su “True Detective: Night Country – 4×01/02 Part 1 & Part 2

  • Boba Fett

    Due episodi di sei non sono solo un inizio e francamente quel che ho visto mi ha colpito sì, ma in negativo! Ovviamente sono sensazioni a caldo e spero che il prosieguo del racconto mi farà ricredere, ma fin qui la noia regna sovrane e nulla mi convince particolarmente a cominciare dall’Alaska ricostruita in Islanda che però non si vede, vuoi per il buio, vuoi per il girato quasi totalmente in interni, salvo il prologo dove una scarsa CGI ci mostra il tramonto che introduce alla lunga notte. E quella sequenza soprannaturale che apre il secondo episodio, ma che assurdamente dopo i titoli di apertura è come se non fosse mai accaduta ne vogliamo parlare? Anche la Foster non mi convince per niente, non sembra calata perfettamente nel suo ruolo, non risulta empatica.
    Come molti ho amato la prima stagione, odiato la seconda e apprezzato con riserva la terza, ma questa per me è la peggior partenza per una storia alla True Detective (e quanto mi rode!).

     
    • Travolta

      Concordo molto piu’ sul tuo commento rispetto alla recensione.Un 9 imo si puo’ dare ad una puntata che sfiora il capolavoro e queste due puntate sono tutto fuorche’ capolavori.Tutto un po’ deja vu.Se poi Tuccella volessi cortesemente spiegarmi i richiami a Twin Peaks mi faresti una cortesia perche’ ,magari limite mio,io non li riesco ad identificare.

       
    • Domenico

      Certo che dare 9 ad un primo episodio, significa aver visto un capolavoro memorabile, cosa che mi devo essere perso durante la visione…. Inoltre mi azzardo a prevedere che questa stagione non sarà mai “un prodotto eccezionale nel suo genere, probabilmente alla pari o anche superiore alla tanto osannata prima stagione di True Detective”.

       
    • Davide Tuccella L'autore dell'articolo

      Ciao Boba Fett, rispetto la tua opinione ma dissento del tutto, la mia visione è stata diversa. Sarà che sono partito con aspettative bassissime e con un quasi totale disinteresse ormai per la serie (della terza stagione per esempio non mi ricordo nulla, solo che mi sono annoiato a morte) ma ho trovato molti spunti interessanti in questi due episodi che, come ho scritto, ritengo che non abbiano nessuna intenzione di rinnovare il genere o raccontare una storia incredibilmente nuova, anzi raccontano una storia molto derivativa, collegandosi in modo intelligente alle atmosfere della prima stagione e a tutti gli influssi della televisione di genere dagli anni novanta ad oggi, ma con uno stile e un ritmo del racconto per me ottimi. Alla fine del primo episodio si ha chiaro il caso della stagione (la scomparsa degli scienziati), i misteri che lo circondano, i protagonisti principali delineati attraverso pochi dialoghi e poche scene e un’ambientazione che offre subito una sensazione di isolamento e terrore. Per me aver lasciato spazio ad un altro autore (in questo caso autrice) e aver fatto fare un passo indietro a PIzzolatto è stata una svolta e non sono riuscito a trovare difetti in questi due episodi. Mi spiace che invece a te non siano piaciuti per niente, per esempio io ho trovato Jodie Foster perfetta nel ruolo proprio perchè non è empatica.

       
      • Boba Fett

        Ciao Davide e probabilmente hai adottato l’approccio giusto, contrariamente al mio solito hype esagerato; in cuor mio e alla luce del terzo capitolo appena visto, spero e credo nel progressivo sviluppo dello show.

         
  • Davide

    Ciao Dave,una bella e condivisibile rece…ho iniziato la visione il 14 febbraio,con un episodio al giorno,così arrivo lunedì al finale…ho scelto quest’opzione dopo aver visto la programmazione fatta di un episodio alla settimana…aggiungo oltre alla Foster e Reis,anche la presenza di Fiona Shaw,Christopher Eccleston e del giovane Finn Bennett,visto nella stagione1 di “Domina”…