I fratelli Harry e Jack Williams della Two Brothers Pictures non hanno bisogno di presentazioni: loro sono i nomi dietro le produzioni di Fleabag e One of Us e le collaborazioni con le piattaforme di streaming online come Amazon Video e Starz. Altrettanto lunga è la loro storia con i thriller di matrice cospirazionista, genere prediletto nelle produzioni del duo, come dimostrano prodotti come Strangers.
Con The Missing, infine, troviamo un’altra importante componente degli show targati Two Brothers Pictures: la ricerca disperata di un caro creduto morto da parte del protagonista.
Nel gennaio 2018 un nuovo progetto degli Williams ha ricevuto il greenlight di Amazon e dell’emittente britannica ITV e le entusiaste dichiarazioni di Harry e Jack facevano già capire che questo prossimo show si sarebbe configurato come il loro progetto più ambizioso, forti dell’importante nome che segna l’ennesima incursione di attori cinematografici nel mondo televisivo: Kate Beckinsale, alla sua prima interpretazione nel panorama seriale.
Con queste premesse, il primo marzo del 2019 debuttano su Amazon Video le prime otto puntate del dramma britannico The Widow. La storia che si presenta sin dal trailer e si introduce nel primo episodio, “Mr. Tequila”, appare come una summa delle esperienze seriali di cui è costellata la produzione dei fratelli Williams. Georgia Wells è la vedova del titolo e viene mostrata come una donna solitaria, ancora intenta a metabolizzare la morte del marito, coinvolto in un incidente aereo in Congo. Quando Georgia scorge una figura familiare in un servizio televisivo sulle tensioni del suddetto paese africano, decide di intraprendere un’audace ricerca per ritrovare il consorte creduto morto.
La storia del primo episodio si sviluppa su due piani, uno temporale ed uno spaziale. Nel primo caso, la narrazione viaggia su due binari paralleli, tra la ricerca disperata di Georgia e il maledetto giorno della tragedia. Un espediente semplice eppure efficace non solo a livello emozionale, complici le convincenti prove attoriali, ma anche per presentare i rapporti tra i personaggi che costellano la ricerca della protagonista e il suo rapporto con loro, introducendo anche un prevedibile spunto ad una svolta cospirazionista nella vicenda. Il mondo in cui si muovono Georgia e il cast di personaggi secondari è quindi in continua evoluzione e promette numerosi misteri da svelare; l’alone del segreto che ammanta la scomparsa del marito della protagonista è un po’ debole, complice la struttura non proprio fresca del pilot, ma è abbastanza presente perché induca almeno ad un binge watching in grado di intrattenere e non tener troppo sulle spine. I personaggi sono in grado di raggiungere lo spettatore, grazie alle già citate prove attoriali, ma nessuno di essi risulta memorabile, ancora.
A livello spaziale, la puntata si divide tra due ambienti, Inghilterra e Congo. La protagonista si muove dapprima in Europa, dove nessuno le crede quando sostiene che il marito sia vivo; con questo pretesto narrativamente consolidato, Georgia intraprende un viaggio per l’Africa, il luogo dove dovrebbe svolgersi la maggior parte delle vicende di The Widow. Questa scelta promette un’interessante variazione tematica rispetto ad una storia incentrata sulla sola protagonista, grazie alla possibilità di intrecciare la sua strada con le vicende che ruotano attorno all’incidente aereo.
In Emanuel, una delle vecchie conoscenze di Georgia, e nei due bambini-soldato si trovano delle figure rappresentative dell’atmosfera della serie, che ora si muove nel ritrarre il lutto di Georgia, ora tenta di tratteggiare una complicata e delicata realtà sociopolitica, profondamente legata alla ricerca della protagonista: un paese diviso, in preda ai disordini, dove le bande di guerriglieri ricorrono a espedienti orribili per vincere la guerra civile.
Questa scelta è simbolo del desiderio di usare un genere mainstream per portare in evidenza problemi lontani da noi, con il coraggio di affrontare tematiche sociali senza il filtro di un occhio occidentale, ma lasciando che il racconto sia narrato dal punto di vista di personaggi che di quella realtà fanno parte e di cui ne sono le prime vittime. Emblematica è la sequenza iniziale con cui The Widow si presenta: non con la ricerca di Georgia, ma mostrando i due bambini-soldato, che diventano anche loro protagonisti nel racconto della serie. Il primo episodio non consente ancora di affermare la riuscita di tale scelta e quanto questa sia ben eseguita, senza banalizzare temi scottanti e figure tragicamente reali; tuttavia le scene mostrate finora possono lasciar ben sperare, per quanto la concorrenza sia agguerrita (Black Earth Rising è il primo nome che viene alla mente).
The Widow ha frecce promettenti al suo arco, ma in questo primo episodio paga un po’ il prezzo degli stilemi narrativi necessari per presentare la serie al pubblico, soprattutto per gli appassionati di un genere avvincente. Il nuovo show Amazon tenta di fare del mistero il suo principale pregio per rientrare nelle aspettative del suo target, anche se non con la forza che ci si sarebbe aspettati; fortunatamente il grande nome del cast non occupa del tutto la vicenda con la sua presenza, lasciando spiragli per interessanti sviluppi futuri.
Voto: 6 ½
