Nancy Drew -1×01 Pilot


Nancy Drew -1x01 PilotThe CW è sempre più il network delle “rivisitazioni”, non solo di generi ma anche di importanti proprietà intellettuali. Oltre all’espansione continua dell’Arrowverse — recentissima l’uscita di Batwoman — e lo stravolgimento degli amati Archie Comics per creare quella serie folle e imprevedibile che è Riverdale, la rete che, almeno sulla carta, si rivolge ad un pubblico di giovani adulti ha sfornato un nuovo “reboot” di un grande classico americano: Nancy Drew.


Non altrettanto popolare in Italia, la Nancy del titolo è l’eroina di una collana di libri per ragazzi molto conosciuta negli Stati Uniti, pubblicata a partire dagli anni ‘30. Al centro della storia c’è appunto questa ragazza dai capelli rossi, una detective in erba che si cimenta con indagini al limite tra il thriller e il soprannaturale, qui interpretata da Kennedy McMann.
La serie tv è ambientata nella cittadina costiera di Horseshoe Bay, dove la poco più che diciottenne Nancy lavora in un classico diner americano nel corso di una specie di anno sabbatico, prima di partire per il college. Ex-ragazza modello e baby investigatrice improvvisata, la protagonista si trova a dover riprendere in mano gli strumenti da detective, appesi al chiodo dopo un trauma personale, per tentare di risolvere un caso in cui si trova suo malgrado coinvolta.

Fin dalle primissime sequenze sono chiarissimi i riferimenti ad un modello di scrittura e messa in scena ben preciso: quello della serie gemella Riverdale. Non si tratta di uno spin-off, certo, ma gli intenti e lo stile sono identici, e si vede. Perfino il setting, una cittadina piena di misteri in cui tutti sembrano in qualche modo intrappolati, ci ricorda inequivocabilmente con che tipo di racconto abbiamo a che fare. Tuttavia ci sono alcune significative differenze, che rendono comunque Nancy Drew un prodotto indipendente e con tutte le potenzialità di innovare il genere.
Nancy Drew -1x01 PilotInnanzitutto i protagonisti non sono più liceali, per quanto ancora adolescenti: Nancy, così come gli altri personaggi principali George (la responsabile del diner), Bess (collega svampita), Ace (il cuoco impiccione) e Ned/Nick (il love interest di Nancy) sono tutti lavoratori, con problemi diversi e più realistici di quelli che devono affrontare, proprio in quanto teenager, i protagonisti di Riverdale. Questo contribuisce a creare un senso di maggiore “responsabilità” rispetto alla verosimiglianza del racconto, che nell’altra serie citata è un aspetto volutamente ignorato. Per quanto agli inizi anche Riverdale si configurasse come un teen drama molto più convenzionale, si percepisce comunque una differenza netta nella costruzione dell’atmosfera.
D’altra parte, lo spirito rimane lo stesso: si tratta di una rivisitazione in chiave più accattivante, glamour se vogliamo, di un classico per ragazzi, che si serve di archetipi facilmente riconoscibili per costruirci intorno una storia nuova e appetibile per un certo tipo di pubblico, abituato ormai ad un genere di racconti leggeri ma curati ed avvincenti, in cui si fa un uso estensivo della componente “mistery”.
In Nancy Drew, rispetto a Riverdale – o almeno alle sue due prime stagioni -, si vira ancora di più verso l’horror/fantasy, mischiando quindi storie da detective con il soprannaturale, al momento senza che questo venga utilizzato soprattutto per il suo shock value. Fin dalle primissime sequenze, infatti, è chiaro che la serie si interesserà ampiamente di paranormale, probabilmente sfruttandolo per parlare dei fantasmi metaforici che tormentano gli abitanti di Horseshoe Bay ma anche integrandolo nel racconto in maniera non per forza unicamente strumentale.

Nancy Drew -1x01 PilotIl pilot, in questo senso, fa un ottimo lavoro: definisce l’atmosfera della serie, introduce velocemente i personaggi e i temi del racconto, e dà un’idea chiarissima di cosa ci aspetta.
Come episodio, però, non è eccezionale, soffre di qualche difetto di scrittura per via della fretta di definirsi, e risulta molto derivativo proprio rispetto a quel genere sopra delineato. I personaggi e soprattutto le relazioni tra di essi, nello specifico, rimandano un’idea fortissima di già visto, che sicuramente può anche essere intesa come punto di forza — definizione del target — ma può anche portare a pensare “perché dovrei guardare anche questo, con tutto quello che c’è già da vedere?”.
Beh, molto dipende da quanto questo genere di storie vi attirino: se vi piace Riverdale, ma ne cercate una versione più horror e magari anche leggermente più adulta, Nancy Drew potrebbe fare al caso vostro. Il mistero introdotto nel pilot sembra effettivamente avvincente e di sicuro ci sono tutte le premesse per svilupparlo in modo da farci aspettare con ansia l’episodio successivo. Nancy Drew, insomma, potrebbe rivelarsi un buon prodotto, molto ben definito negli intenti e nello stile, capace di appassionare e intrattenere con gusto.

Se vi aspettate una serie innovativa, però, vi conviene probabilmente cercare altrove. Il pilot, infatti, sembra il frutto di un calcolo preciso rispetto alle preferenze, le aspettative e le richieste del pubblico di riferimento. Josh Schwarz, che conosciamo soprattutto come creatore di The O.C. e Chuck, sembra quasi aver costruito questa serie con il supporto di un algoritmo. O almeno, questo è quanto emerge dal primo episodio, che per sua stessa natura deve rappresentare un’introduzione semplificata alla serie.
Cosa ci riserverà davvero la nuova detective di casa CW possiamo scoprirlo soltanto andando avanti.

Voto: 6½

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Informazioni su Francesca Anelli

Galeotto fu How I Met Your Mother (e il solito ritardo della distribuzione italiana): scoperto il mondo del fansubbing, il passo da fruitrice a traduttrice, e infine a malata seriale è stato fin troppo breve. Adesso guardo una quantità spropositata di serie tv, e nei momenti liberi studio comunicazione all'università. Ancora porto il lutto per la fine di Breaking Bad, ma nel mio cuore c'è sempre spazio per una serie nuova, specie se british. Non a caso sono una fan sfegatata del Dottore e considero i tempi di attesa tra una stagione di Sherlock e l'altra un grave crimine contro l'umanità. Ah, mettiamo subito le cose in chiaro: se non vi piace Community non abbiamo più niente da dirci.

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