Euphoria – 2×01 Trying to Get to Heaven Before They Close the Door


Euphoria - 2x01 Trying to Get to Heaven Before They Close the DoorScritto e diretto da Sam Levinson, il ritorno di Euphoria con la seconda stagione è segnato da un episodio che si svolge in due atti, il primo dal sapore tarantiniano, mentre il secondo torna ad avere a tratti l’aspetto di un video musicale psichedelico e compatto, dove a sorpassare la narrazione c’è la visione – come spesso accadeva nella prima stagione di Euphoria, ma in un modo che sembra in qualche modo diverso rispetto al passato.

Poteva esserci più di un dubbio rispetto a come Levinson avrebbe pensato il nuovo capitolo della sua creatura, dopo ben tre anni di assenza dallo schermo, un film “da pandemia” per Netflix (sempre con Zendaya protagonista), Malcom & Marie, e due episodi speciali molto diversi da quanto visto nella prima stagione, focalizzati sulle principali protagoniste, Rue e Jules. Per quanto a loro volta distanti tra loro, sia per scrittura che per regia che per le dinamiche narrative che ci sono al loro interno, sono stati entrambi dei racconti meno esplosivi, visuali e musicali rispetto a come ci aveva abituato Euphoria. “Trying to Get to Heaven Before They Close the Door” riprende esattamente da dove ci eravamo lasciatiaumentando se possibile ancora di più la dose di violenza (soprattutto fisica) e la volontà di volerla mostrare nella sua pienezza senza alcun rimorso, ma ci sono degli elementi nuovi e sono i più interessanti in assoluto.

Euphoria - 2x01 Trying to Get to Heaven Before They Close the Door L’episodio inizia con il racconto dell’infanzia di Fez (Angus Cloud), uno dei personaggi sicuramente più amati della serie, una sorta di spacciatore dal cuore d’oro. La sua è una storia di ordinaria violenza e follia, che ha inizio quando viene preso sotto l’ala protettiva della nonna “gangster”, come la definisce Rue da narratrice fuori campo – un personaggio che ha così tanti rimandi cinematografici e televisivi che non si sa proprio da dove iniziare (un incrocio tra Daryl Hanna in Kill Bill e la versione con qualche anno in più di Drea de Matteo in Sons of Anarchy). Da quel momento smette di essere un ragazzino di dieci anni e non diventa semplicemente un adulto, ma un “business partner”, pezzo fondamentale dell’attività di famiglia a cui viene aggiunto, senza troppe spiegazioni, un neonato che la nonna di Fez porta in casa. L’incontro con il piccolissimo Ashtray (Javon Walton) è un altro punto di svolta per Fez, che non diventa solo un fratello maggiore, ma sarà per il bambino ciò che per lui è stata sua nonna: l’allevatore di un altro “business partner”, così da completare una stranissima e sicuramente non convenzionale forma di famiglia. E quell’affetto, il senso di protezione che Fez ha sviluppato, lo estende ora su Rue – ultima arrivata della famiglia.

All’inizio vediamo infatti come i tre, Fez, Ashtray e Rue, vengono coinvolti in un pericoloso scenario in cui fanno la conoscenza con un’altra boss del posto e con cui i due ragazzi iniziano una collaborazione. Sembra un momento completamente stand-alone rispetto al resto, forse usato solo per chiudere il cerchio narrativo iniziato su Fez, che è passato dall’aiutare la nonna nelle sue faccende fino a raccoglierne l’eredità una volta morta, e quindi a dover continuare l’attività di spaccio.  Ma il personaggio viene raccontato in modo diverso rispetto a come accadeva nella prima stagione, quando veniva semplicemente definito ma mai contestualizzato.

Euphoria - 2x01 Trying to Get to Heaven Before They Close the DoorIl secondo atto è il momento del ritrovo con tutti gli altri personaggi di Euphoria, e l’occasione è una scatenatissima festa di Capodanno dove non manca davvero nessuno, Jules compresa. La voce fuori campo di Rue è molto meno presente nel corso dell’episodio, liberando il racconto del suo punto di vista e quindi dal “restringimento” al suo campo visivo, provando a farci vedere in che situazione sono tutti gli altri personaggi e quindi anche lei stessa. Uno dei vantaggi di scegliere un unico tempo ed un unico spazio per riproporre tutti i vari personaggi è che il tipico saltellare dall’uno all’altro, che ha sempre messo in scena la serie, qui ha molta meno schizofrenia, così che tutto e tutti si intersechino in modo se non proprio sensato, quantomeno collegato. Cassie (Sydney Sweeney) e Nate (Jacob Elordi) si incontrano in un negozio qualsiasi, dopo aver abbandonato la macchina della sorella Lexi (Maude Apatow) a causa di un forte litigio. Sarà Nate infatti a portarla alla festa per raggiungere gli altri, dove la velocità a cui spinge la sua auto mentre inizia il flirt con una Cassie a pezzi è profetico per l’accelerata che subirà anche il resto dell’episodio. Alla festa ci sono Lexi, Maddy (Alexa Demie), Kat (Barbie Ferreirae il suo fidanzato Ethan (Austin Abrams), e ovviamente sia Jules che Rue, scortata da Fez e Ashtray.

Euphoria - 2x01 Trying to Get to Heaven Before They Close the Door Nel corso dei festeggiamenti i personaggi si interfacciano tra loro in modo nuovo, e questa è un’altra cosa inedita. Cassie e Nate si rintanano in bagno nel tentativo di fare sesso ma vengono interrotti da Maddie, a cui segue la lunga attesa della prima di poter uscire senza farsi scoprire stesa nella vasca da bagno, dove la sua precaria stabilità emotiva viene messa a dura prova. E la telecamera alla Hitchcock-maniera che riprende la stanza dall’alto ci fa sentire tutta la tensione di Cassie e ci fa temere davvero per quello che le sarebbe potuto accadere se l’amica l’avesse scoperta lì. Poi ci sono Lexi e Fez, che si trovano a parlare per la prima volta e, immersi nel delirio che li circonda, sembrano i personaggi più pacati e sper i quali è impossibile non iniziare a tifare; entrambi legati da una lunga storia di affetto per Rue, potrebbero essere davvero una lieve ventata di “relazione sana” all’interno di questa grande centrifuga. Kat e Jules continuano la loro amicizia festaiola, e infine Rue ci introduce un nuovo personaggio, Elliot (Dominic Fike). Ma è con l’ennesima e profonda discesa di Rue nella sua dipendenza che la festa inizia ad avere la forza di un vortice, in cui ci sono due punti centrali: il primo è rappresentato dall’incontro tra Rue e Jules davanti al falò, in cui la luce inizia ad essere naturalmente intermittente, escludendo completamente il mondo al di fuori di loro e lasciandole al centro della scena. Il tempo rallenta, la musica ha un’eco quasi sacrale e mentre le due ragazze si ritrovano con un bacio e una semplice confessione, veniamo immersi in alcuni minuti da vero e proprio videoclip, in cui la luce extra-diegetica si accende e si spegne illuminando tutti i personaggi, uno dopo l’altro, provandone a coglierne l’essenza, o comunque nel tentativo di catturare in quale preciso istante emotivo si trovano – come fossero dei dipinti. E mentre il tempo sembra scivolare, arriva il secondo punto centrale di questo secondo attoFez, dopo aver chiesto il numero a Lexi, pesta a sangue Nate senza esclusione di colpi, in un moto di giustizia fai-da-te, per Rue e per Jules.

Nella prima stagione la regia, la performance, lo spettacolo e la musica hanno avuto un peso specifico molto più importante rispetto ad altri aspetti dello show, come ad esempio la caratterizzazione dei personaggi. Questo episodio ha una costruzione sicuramente solida, in cui si vede la necessità di raccontare e sviluppare una storia, e forse aver lavorato su due episodi speciali in cui la scrittura tridimensionale delle protagoniste era l’aspetto principale potrebbe condurre ad una seconda stagione dalla sceneggiatura più rotonda e robusta, restando comunque fedele alla sua “visualità”.

Voto: 8

 

 

Informazioni su Sara De Santis

abruzzese per nascita, siciliana/napoletana per apparenza, milanese per puro caso e bolognese per aspirazione, ha capito che la sua unica stabilità sono netflix, prime video, il suo fedele computer ed una buona connessione internet

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