Servant – 3×01 Donkey


Servant - 3x01 DonkeyLi avevamo lasciati sotto shock alla fine della seconda stagione di Servant – così come anche noi spettatori – e ora li ritroviamo, tre mesi dopo tutto quel trambusto dark, come una famiglia felice (o quasi). I Turner sono tornati con il loro carico di inquietudine e primissimi piani, con lo stesso M. Night Shyamalan dietro la macchina da presa: questa terza stagione reggerà il peso del racconto?

È una domanda lecita da porsi dopo una prima stagione sorprendente e una seconda che ha un po’ diviso i giudizi, ma che comunque ha retto il peso del dipanarsi della storia, andando a svelare più in profondità l’origine di Leanne e della sua famiglia e soprattutto con l’entrata in scena degli “zii”, veri e propri protagonisti che hanno gettato ancora di più un’ombra grottesca sull’intera serie.
Questa terza stagione ci presenta una Leanne forse più libera di essere sé stessa con la famiglia Turner – Nell Tiger Free è molto brava ad avere un viso da ragazza rilassata in alcuni momenti e di pura preoccupazione in altri, quasi fossero due persone diverse – e sicuramente più consapevole di sé, molto più matura della gente che la circonda – specie dei maschi, su tutti Julian e Tobe – e una Dorothy resa ancora più insopportabile da una felicità che pensava di avere perso per sempre, ma che la rende, se possibile, ancora più inquietante di quando era immersa nelle depressione più nera.

Questa prima puntata della stagione ci proietta quindi da subito nella nuova dimensione familiare dei Turner, che ormai pensano solo a fare foto al piccolo da postare sui social e a come passare il weekend: Julian è sempre il solito, anche se forse vuole tentare di essere migliore grazie all’armonia che sembra essere stata ritrovata in famiglia, Sean invece si lascia scivolare addosso tutto con la leggerezza di chi sembra avere finalmente trovato il suo posto nel mondo. Ma tutto questo è come guardare uno specchio lindo nei cui angoli si annida la polvere più nera: la regia di Shyamalan, che dona ormai da anni un tocco ben riconoscibile alla serie, è perfetta per ricordarci in ogni momento che niente può essere normale se c’è Leanne di mezzo.

Servant - 3x01 DonkeyEd è proprio Leanne ad essere al centro di “Donkey”, lasciata a casa da sola dalla famiglia per la sua fobia di incontrare di nuovo gente della setta in giro per strada.
Tutta la sequenza si può dividere in due filoni: quello dei disegni in trance sul diario e quello del ladro che si intrufola in casa. Il primo si può collegare alla macabra collezione di insetti morti che Leanne tiene nei bicchieri in bagno – per altro poi bicchieri magistralmente usati come mezzo per suscitare inquietudine quando vengono lavati e rimessi in credenza, dopo aver ospitato cadaveri di ogni sorta – e che non riesce a resuscitare. Sembra che la sua abilità sia svanita, perlomeno fino a quando un nuovo potere, se possibile ancora più oscuro, sembra sgorgarle dalle mani: gli uccelli che attaccano Julian sono opera sua o lei li ha semplicemente “visti”? Nel primo caso potrebbe essere collegato al discorso di Julian sull’essere più responsabile ed evitare di andare ancora a letto con lei: sappiamo che è meglio non fare arrabbiare la ragazza, quindi tutto è possibile.
La sequenza dell’effrazione è come al solito ben girata, rendendo in maniera molto chiara la tensione; viene usata come scusa per farci vedere da dove arrivano le falene, e di come quel corpo ormai mummificato sia ancora lì nell’intercapedine del muro, ricordandoci che anche la casa dei Turner, forse, ha ancora qualcosa da raccontare.

Servant - 3x01 Donkey“Donkey” è chiaramente un episodio preparatorio per la terza stagione e un ponte con la seconda: è ovviamente straniante vedere quanto equilibrio sembrano aver trovato i personaggi (almeno all’apparenza) quando sappiamo che sotto la sottile superficie di normalità si nasconde qualcosa di terribilmente sinistro.
La forza di Servant sta sicuramente nello stile con cui sono scritte e girate le puntate ma anche in un cast che ormai abbiamo imparato a conoscere e che ha fatto propri i personaggi, in particolare Lauren Ambrose con Dorothy e Rupert Grint con Julian: dovranno essere questi gli elementi che faranno da pilastri per la stagione. Tony Basgallop dovrà, tuttavia, essere bravo a non cadere in schemi già visti, che hanno cominciato a scricchiolare durante la seconda stagione ma che sono stati nascosti bene dall’esplosione di cringe con l’entrata in scena degli “zii” di Leanne. La speranza è che le stranezze, la cupezza e il senso di disagio che ci hanno fatto amare la serie dalla prima stagione non ristagnino nella ripetitività, un rischio che, come detto, si è già sfiorato con la scorsa annata ma che sarebbe un vero peccato se centrato in questa stagione.
Questo episodio di Servant pone, dunque, delle semplici basi per la terza stagione, senza strafare ma anche riuscendo a tenere viva l’attenzione, specialmente per scoprire quale sarà il nuovo elemento disturbante che rovinerà il sottile equilibrio della famiglia Turner.

Voto: 6½

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Informazioni su Ste Porta

Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.

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